E anche questa quinta di campionato è volata via, veloce come un’aquila reale. E di reale c’è che siamo una squadra fottissima. Devo dire la verità, prima di questa infrasettimanale ero preoccupato, perché la Lazio mi sembrava una squadra “ostrica”, infatti siamo stati risucchiati ed ingabbiati, ma poi ne è uscita una gran perla!
La Lazio si è dimostrata la classica squadra catenaccio e contropiede all’italiana. Finché quel nerone di Bastos è rimasto in campo, quel povero nano di Insigne, ogni volta che lo vedeva, aveva timore ed aveva ragione.
Poi San Gennaro ha fatto il miracolo e l’ha fatt struppià, ma non solo lui, si sono struppiati in tre.
Inzaghino non sapeva più che fare, stava pensando pure di entrare lui tanto che era a corto di uomini. Nel bene e nel male questa partita è stata decisa dai neroni: Bastos e il nostro Koulibaly, che ha trovato un gol dopo una respinta di quel gran culone di Strakosha che, come tutti i portieri ha cacciato la scienza contro di noi, mentre il nostro Reina è stato ancora una volta imperfetto sul gol di De Vrjj. Ormai lo abbiamo capito che solo col carisma non si parano i tiri, ce vo nu poco e impegno!
Ci so voluti ben 5 interi minuti per risolvere la questione, cinque minuti ben fatti per godere, che poi mi sembra sia un tempo abbastanza decente, no?
O voi credete ancora ai film porno?
Dal gol di Koulibaly all’assit al bacio di Hamsik con classico gol di Callejon, al super, fantastico, indecente, impossibile gol di Mertens, uno di quelli che pensi “se questo entra se ne car o’ stadio” e infatti se n’è carut.
E manco lui ci credeva quando il pallone ha fatto quella traiettoria assurda e si è insaccato all’incrocio dei pali, facile come bere una tazzulella e cafè, avrà pensato, e infatti se l’è bevuto.
Ma voi laziali, ve la siete bevuta la cosa che vincevate dopo il vantaggio eh?
La volata finale, del ciuccio con le ali colmo di Red Bull, è avvenuta con il quarto gol su rigore segnato da Jorginho!
Comunque queste ultime tre partite del Napoli potrebbero essere riassunte perfettamente con un antico detto napoletano che recita così: “Dicette o pappice vicino a’ noce, ramm’ o tiemp’ ca te spertose” e noi giusto un tempo gli abbiamo dato!