Scusate ma che è succiess?
Voi dovete sapere che, in quest’epoca di uargames e giocatori che costano più di 50 ville a Posillipo, ci stanno i procuratori sciemi che si dondolano n’gopp i cavallucci rossi e che vogliono vendere i giocatori del Napoli quanto un pacchetto di patatine e due succhini! Nientemeno che mo’, perché simm o’ Napule, avessam’ fa ‘e sconti, manco vendessimo ‘e borse appezzottate n’gopp è bancarelle?
Jorginho se ne vuole andare a Manchester perché s’è sfasteriato di giocare con i criaturi a via Duomo.
L’ultimo dei moicani vorrebbe andare a farsi le vacanze in Cina, forse perché gli si è ammosciata pure la cresta e se vuless fa nu bello caschetto comm a Nino D’Angelo, prima maniera, essendo ormai vicchiariello.
E semmai si fa pure un bel lifting, accussì ci vengono pure gli occhi a senga di salvadanaio e invece di essere Marekiaro addivent MarGiallo.
E nuje fuss’m è sciem, o meglio Adl fosse l’ultimo re’ sciemi?
Fino a mo’: “Aurelio pappone, i biglietti costano assai, nun accatt a nisciuno, tenimm o problema ro’ budget, amma vinto solo lo scudetto del risparmio”.
Mo’: “però se il capitano vuole andare nel sol levante, dopo tutto quello che ha dato in 11 anni, Adl deve levante le mani da cuollo e lo deve lasciare andare”… “Si ma Jorginho alla fine vuole andare a Manchester, mica può tenerselo, altrimenti quello torna scontento e non gioca bene”… “Vabbè ma a Sarri, dopo tutto quello che ha fatto per il Napoli, la potrebbe togliere la clausola e lasciarlo andare al Chelsea”…
si vabbè però… oh però… ma però che?
Il problema vero della società, a parte che sembra gestita da Gengis Khan, sono i tifosi, i giornalai napoletani e tutti quelli che ruotano intorno al mondo del calcio partenopeo che sembra non facciano per nulla gli interessi della società, ma anzi troppo spesso creano solo danni!
Se iniziassimo a svendere pure i pezzi pregiati che abbiamo, come li compreremmo i nuovi giocatori? Comm’o vincessm ‘o scudetto? Come andremmo in Champions a fa é bellill n’gopp ‘o stadio ad alluccare: “the chaaampioons?”.
Poi ci stanno quelli belli: “pappò lievt a’nanz, invece di vendere ad Hamsic a’ Cina, vienn’t o’Napule!”.
Quelli so ‘e meglio!
A tutto questo logicamente Aurelio non risponde, perché nun é scemo, anzi tutt’altro.
Anzi io so convinto che quando incontra quelli sciemi, quei pezzi di giornalai grossi così, che gli danno gli schiaffi in faccia e i pugni sulla testa, che gli gridano figlio di un cane, lui si scompiscia.
E quando qualcuno a lui vicino gli chiede: “Aure’ ma che sei masochista?” Lui ridendo gli dirà: “E che mi frega a me, che so’ Pasquale io!”. E chest’é