Titolo: A Natal amma ra a mazzett’ o purtier’, m’arraccumann’. (Traduzione: Finalmente il Napoli ha un estremo difensore coi fiocchi!)

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In una sola giornata, stranamente, si è giocato l’intero 17esimo turno di campionato. A ben vedere, stavolta, qualche sorpresa c’è stata.
A Milano il panettone quest’anno tiene un po’ i canditi col sapore amaro.
Colpa dell’Inter, lontana ormai anni luce dal primo posto, ma colpa pure del Milan, vicino invece, suo malgrado, ad una nuova stagione senza cose esaltanti.

Hanno vinto… no, una volta tanto non ve lo dico. Leggete e lo scoprirete da soli. Piano piano però, eh !

Napoli-Spal 1-0. Di sofferenza in sofferenza, dopo i cagliaritani pure i ferraresi ci hanno procurato più di un grattacapo. A momenti abbiamo anche pensato al peggio, vedendo i soliti noti degli ultimi tempi (Hjsay, Callejon, Mertens) mettersi a giocare addirittura contro il Napoli stesso. Alla mente sono affiorati i più cattivi presagi e, per giunta, tutti insieme quando negli ultimi minuti di partita la Spal ha cacciat’ e pall’ mentre Hamsik e cumpagn’ s’ chinavn’ rint’ e spall’. Attimi di terrore. I tifosi atterriti. Gli occhi sgranati.
Poi è arrivat’ iss’.
Bell’, avt’, cu e man’ ross’ ross’, a faccia pulit’ e o completin’ ro Napul’ tutt’ordinat’.
Ha ritt: “M’o bech’ ie”.
E da perfetto napoletano ha sistemat’ ogni cos’. Pur’ o cugnom’ s’è ambientat’: Meret’…na bon’ impression’.
Mo l’aggio scopert’ nu grand’ campion’ !
E meno maleeeeeeeeeeee.

Lazio-Cagliari 3-1. I biancazzurri hanno liquidato, senza tanti patemi d’animo, gli isolani che sono apparsi meno brillanti rispetto alla gara disputata allo spasimo contro il Napoli domenica scorsa. Tutto facile o quasi per la squadra di mister Inzaghino. È ritornato al gol Milinkovic Savic, dopo un’astinenza che durava da mesi. Il serbo, dal rendimento estremamente deludente in questa prima parte del torneo, è stato uno dei migliori in campo insieme a Luis Alberto, altro giocatore sin qui poco utilizzato perché, lontano dalla miglior condizione fisica. Con la vittoria contro i sardi e la contemporanea sconfitta del Milan, gli aquilotti hanno riconquistato la quarta piazza in classifica. Sai com’è contento il presidente Lotito ? Na cifra… no, de più.

Empoli-Samp 2-4. Continua il momento favorevole per i liguri che nelle ultime 6 gare hanno collezionato 2 pareggi e 4 vittorie, risalendo in classifica verso le posizioni che contano. Il match giocato senza troppi tatticismi ad Empoli è stato ricco di gol e di colpi di scena, buona parte dei quali ad opera del VAR, pronto a convalidare gol decretati in un primo momento in off side, ad annullare rigori in precedenza generosamente concessi ed altro ancora. Questa la cronologia dei gol: 1-0, 1-1, 1-2, 2-2, 2-3 e 2-4. Sono degne di essere segnalate tra i doriani le ottime prestazioni di Caprari, autore di una doppietta, Quagliarella, ancora in gol, e Gaston Ramirez, anch’egli autore di una pregevole rete. Per i toscani, purtroppo, è arrivata la seconda sconfitta di fila. Già finito l’effetto di mister Iachini subentrato qualche settima fa ad Andreazzoli ? Chissà.

Sassuolo-Torino 1-1. Partita equilibrata che i granata hanno sperato fin quasi alla fine di portare a casa vittoriosi, dopo il gol del vantaggio di Belotti, realizzato al 54esimo. Invece in pieno tempo di recupero è arrivata la zuccata di testa dell’altissimo Brignola (168 centimetri di puro talento casertano), entrato in campo solo al 70esimo, ed il risultato è ritornato in parità. Risultato che forse non accontenta pienamente le due contendenti, ma tant’è. Furioso mister Mazzarri che ritiene aver subito più di un torto dalla direzione arbitrale e dal VAR (semp’ iss’!), rei di non aver concesso un rigore piuttosto netto sul capellone Zaza e per aver annullato un gol a Iago Falque all’ultimo minuto di gioco. In classifica i neroverdi sono ottavi con 25 punti, mentre quelli del Toro sono undicesimi con 23 punti.

Genoa-Atalanta 3-1. Prima vittoria per i rossoblu targati mister Prandelli. I padroni di casa sono tornati alla vittoria dopo quasi tre mesi e lo hanno fatto in modo molto determinato contro una delle squadre accreditate di miglior forma nel periodo. Piatek è risultato essere sempre più decisivo in attacco, con un gran gol realizzato ed un altro trasformato in autogol da Toloi dell’Atalanta. Per il resto, gli episodi poco favorevoli agli atalantini hanno indirizzato il match verso il successo ligure: un rigore fallito (Ilicic) e due espulsioni (Palomino e Toloi) avrebbero messo ko anche il miglior Barcellona. La battuta d’arresto in terra ligure ha fatto perdere posizioni in classifica alla squadra di mister Gasperini, ora in nona posizione. Per il Genoa una grossa boccata d’ossigeno, dopo l’ascesa al tredicesimo posto.

Milan-Fiorentina 0-1. Mister Gattuso, alias il boss a bordo campo milanista, ha pronunciato al termine della partita delle parole pregne di significato:”Il Milan è in crisi”. Dopo due pareggi senza reti e la sconfitta contro la Viola, senza aver parimenti inciso in attacco col chiattone traditore, i milanisti hanno preso piena coscienza del fatto che stann’ mal’ cumbinat’. Infatti hanno anche lasciato la quarta posizione alla Lazio. Per i toscani, invece, protagonisti di un’affermazione non preventivata, è stata una partita giocata con caparbietà e spirito di sacrificio, premiata dall’eurogol di Chiesa. A dirla tutta il Milan non meritava di perdere, ma le parate del portiere gigliato Lafont e la poca precisione nel tiro degli avanti rossoneri hanno creato le condizioni giuste per trascorrere nu Natal’ cu mill’ penzier’ brutt’.

Udinese-Frosinone 1-1. Sfida tra due delle più serie candidate a retrocedere. Entrambe, come risaputo, hanno già provveduto a cambiare guida tecnica nel corso del torneo, con la speranza di dare una svolta al loro cammino. In tal senso, si è registrato l’esordio, sulla panchina dei ciociari, di mister Baroni, chiamato ad un vero e proprio arduo compito: far risalire la china ai gialloblu. Ritornando alla partita: tutto sommato è stata una gara combattuta soprattutto a centrocampo e, per larghi tratti, si son viste ben poche azioni da gol. Detto dello spettacolo piuttosto latitante, il risultato non ha accontentato nessuna delle due squadre ed ha lasciato i friulani al 17esimo posto ed i laziali alla 19esima posizione.

Chievo-Inter 1-1. Sesto pareggio di fila per i clivensi che grazie alle straordinarie prestazioni di due arzilli quarantenni (altro che quota 100 ed abrogazione della riforma Fornero!) hanno fermato nientepopodimeno che l’armata nerazzurra made in China. I due protagonisti assoluti del match sono stati il portiere Sorrentino e l’attaccante Pellissier: il primo ha ripetutamente respinto gli assalti del marito di Wanda (che bionda!) ed il secondo ha meritatamente segnato il gol del pari quando ormai metà squadra dell’Inter era già a passarsi il bagnoschiuma sotto la doccia (che banda!). Un trionfo per mister pelatino Di Carlo ed i suoi indomiti giocatori, sempre ultimi ma con un esemplare spirito da  gagliardi combattenti; l’ennesima delusione per mister pelatone Spalletti ed i suoi distratti calciatori, sempre meno antagonisti ma con lauti contratti plurimilionari. Questo è il bello del calcio. Al di là del fatto che la palla è rotonda e si gioca undici contro undici, tutto o quasi poggia sulla forza motivazionale del gruppo. Secondo me il gruppo interista ten’ tropp’ a mangiatora vascia. Mo’ speramm’ ca a Santu Stefan’ nun se metten’ ncap’ e romper’ o sacicciott’ proprio o Napule nello scontro diretto.

Parma-Bologna 0-0. Tante attese, poche emozioni, nessun gol. Questa la sintesi del derby emiliano. Le due squadre sono arrivate alla sfida reduci da un periodo non proprio positivo (un punto sia per i ducali che per i felsinei nelle precedenti tre gare) e, con ogni probabilità, il diktat è stato: cercamm’ e nun ce ntusseca’ Natale, verimm’ e nun fa’ strunzat’. Ne è venuta fuori una partita suppergiù equilibrata. I padroni di casa hanno cercato con maggior convinzione forse di conquistare la posta piena (colpito anche un palo ad inizio partita) ma tutto sommato lo zero a zero rispecchia l’andamento del match.

Rubentus-Roma 1-0. E che ve lo dico a fare. Pardon, che ve lo scrivo a fare. L’invincibile corazzata non incontra ostacoli. Cammino inarrestabile. Senza intoppi. Neanche di quelli prenatalizi. Anche i capitolini hanno raccolto briciole o poco meno nella tana delle iene. La squadra serpentina gioca bene e vince, gioca male e vince, non gioca proprio e gli arbitri la fanno lo stesso vincere. Già campione d’autunno, ora è arrivato con largo anticipo anche il titolo di campione d’inverno: in antipatia fa a gara solo con il governo gialloverde, quello del finto cambiamento.

Neanche il tempo di riprender fiato dai copiosi pranzi delle feste, che subito tocca correre di nuovo annanz’ a television’… c’è già da assistere alla 18esima giornata. Il Napoli fa visita agli interisti. Che dire… se non che pure a Natale un bel Forza Napoli non ci sta proprio male !!
Auguri. Tanta serenità.
Andrea P&B.
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Tifoso del Napoli dai tempi del maestro Luis Vinicio, sognatore da sempre, fotografo mancato e strimpellatore convinto di strumento a sei corde, bancario fedele ultratrentennale, laureato in economia aziendale alla tenera età di 50 anni, sposato con prossima vista sulle nozze d’argento con due figli parimenti tifosi del Napoli sin dalla nascita, provo a seguire gli insegnamenti del Cristo Gesù e di tanto in tanto mi cimento a parlare di pallone… ma solo a mente fredda. Non odio la Juventus, mi limito solo ad evitarla scrupolosamente per non cadere in tentazione! Saluto di solito con “Pace e Bene”… e qualcuno recentemente mi ha apostrofato proprio così, “Andrea Pace e Bene”. Mi sembra una buona idea per il mio nick name da provetto blogger azzurro. Andrea P&B.

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