SECONDA GIORNATA: È già tempo di prevedere un VAR del VAR ?

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Anche il secondo turno di campionato appartiene ormai alla storia. In programma c’erano partitissime, come quelle andate in scena dalle parti del Colosseo ma soprattutto dalle parti del Vesuvio, e diverse altre partite d’interesse sparse lungo l’italico stivale.
Si sono registrate 4 vittorie casalinghe (Napoli, Torino, Milan, Spal), 1 pareggio (tra Crotone e Verona), 4 vittorie esterne (Inter, Sampdoria, Lazio, Bologna) ed una sconfitta casalinga (Genoa).
Tralasciando la sconfitta del Benevento, che sembra pagare oltremodo lo scotto di giocare in serie A senza avere tra le sue fila giocatori di esperienza o di categoria, l’altra gara giocata nel tardo pomeriggio di sabato, è stata disputata a Genova, dove la squadra del grifone ha prima illuso i suoi tifosi (… e tutti i tifosi d’Italia) andando in vantaggio per 2-0 ma poi nulla ha potuto contro lo strapotere economico e finanziario degli avversari che, nella circostanza, si son travestiti da canarini veronesi.
Alla fine il risultato è stato un fortunatissimo 2-4 per il simil Verona.
Protagonista assoluto o quasi nello stadio ligure è stato il VAR: prima ha suggerito all’arbitro un rigore al Genoa (sacrosanto), poi ne ha suggerito un altro per gli avversari (dubbio assai).
Qualcuno, che di imbrogli se ne intende, ha gridato allo scandalo… cosi non VAR bene!! E buffoneggiando ha apostrofato: “checcose’ pallanuoto o calcio, arbitro?”
Ad ogni modo il Genoa ha mostrato per oltre un ora di saper tenere testa alla squadra più blasonata e avrebbe meritato almeno il pari.
Nell’altro anticipo del sabato sera l’Inter ha fatto vedere di aver bene assimilato, seppur a distanza di qualche anno, gli schemi voluti da Mazzarri… con il sentito ringraziamento del gongolante Spalletti.
La Roma ha segnato 1 gol, ha colpito 3 legni della porta di Handanovic e per ben 2 volte il neo acquisto interista Dalbert le ha negato il raddoppio fermando i tiri di El Shaarawy e di Nainggolan.
L’ Inter, cinicamente, ha piazzato tre micidiali contropiedi ed ha sovvertito le sorti del match intorno alla metà del secondo tempo.
Icardi, in stato di grazia con una doppietta da vero bomber d’area di rigore, e Perisic, in ottima forma con due assist al bacio, hanno regalato l’importante vittoria esterna ai nerazzurri nel primo scontro diretto tra 2 delle 5 pretendenti al titolo finale.
Nella domenica pomeriggio, vittoria del Torino contro il Sassuolo. Spicca, nel 3-0 finale, lo straordinario gesto atletico di Belotti che con una splendida rovesciata ha segnato un gol di rara fattura ed ancor di più rara bellezza.
Infine domenica sera, come tipicamente avviene nelle sagre di paese e nelle feste di piazza, ci sono stati poi i fuochi pirotecnici su tutti i campi di gioco tranne che in terra calabrese dove si è registrato l’unico pareggio senza reti.
Splendida seppur sofferta assai la vittoria dei nostri beniamini al S.Paolo. Troppi errori in fase di impostazione, troppo poco movimento, troppe palle perse, troppa frenesia di gioco. Poi nel secondo tempo tre colpi di classe di Zielinsky, Mertens e Rog hanno sovvertito il primo tempo chiuso sotto di un gol (la consueta amnesia difensiva sui calci d’angolo).
Rispetto al primo anno di Sarri, il Napoli ha 5 punti in più mentre rispetto allo scorso anno ne ha 2 in più… e comunque è stata ottenuta brillantemente la qualificazione ai gironi di CL.
Partenza decisamente valida: sono soddisfatto per come la squadra si è presentata ben preparata e caratterialmente determinata in questo inizio stagione.
Se sofferta è stata la vittoria del Napoli, sofferte sono anche state la vittorie del Milan in casa e della Lazio fuori casa.
La prima, per 2-1, ha avuto ragione di un Cagliari estremamente combattivo con un gran bel gol di Suso su calcio piazzato, mentre la seconda, con lo stesso punteggio, ha messo sotto a Verona il coriaceo Chievo con un pregevole gol di Milinkovic Savic.
Insomma la differenza in entrambe le partite l’hanno fatta solo le giocate super dei due centrocampisti goleador.
A Ferrara, invece, è andata di scena la seconda sconfitta consecutiva dell’Udinese ma soprattutto la prima vittoria della Spal, nella quale l’innesto di Borriello ha portato peso ed esperienza in attacco.
Semplici, allenatore spallino, propone il suo calcio fatto di corsa e di sacrificio con giocate lineari ed efficaci.
Sorpresa della giornata è stata, a mio avviso, la vittoria della Samp a Firenze.
La Fiorentina, come avevo già scritto la scorsa settimana, appare essere ancora un cantiere aperto.
C’è tanto da fare per il tecnico viola che deve fronteggiare anche una piazza sportiva amareggiata per le troppe partenze dei propri campioni.
L’ ossatura della squadra dello scorso anno (Tatarusanu, Gonzalo Rodriguez, Borja Valero, Vecino, Bernardeschi) si è dileguata in più direzioni e la ricostruzione di un team ex novo richiede tempo e pazienza, oltre che di giocatori di maggior qualità forse.
Dall’altra parte, zitta zitta, la Samp, senza Schick, ha approfittato della situazione attuale dei viola ed ora, non casualmente, si ritrova in compagnia di Napoli, Inter, Milan e di un’altra, di cui mi sfugge il nome, in vetta alla classifica.
Ed ora arriva la prima sosta del campionato. Spazio alle qualificazioni mondiali con le partite delle nazionali.
In altre epoche la sosta sarebbe stata la benvenuta per consentire ai nostri beniamini di riprender fiato… ma ora è diverso: con tanti nazionali in squadra Sarri, e con lui tutti noi tifosi, spera solo che i vari Milik, Hamsik, Mertens, Insigne rispondano alla grande alle convocazioni… senza strafare però.
Meglio conservare le energie per la successiva ripresa del campionato.
Match di cartello sarà Lazio-Milan, mentre per l’ Inter e quell’altra sono in programma partite casalinghe molto più abbordabili.
Interessante sarà la partita del Marassi: la Roma affronterà la Samp prima in classifica… e dopo averle portato via Schick farà di tutto per portare via ai doriani anche i tre punti.
Il Napoli sarà di scena a Bologna. Campo insidioso, ma gli azzurri faranno di tutto per giocare al meglio e per portare a casa la posta intera. Intanto facciamo il tifo per Insigne in nazionale, no ?

Andrea. P&B.

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Tifoso del Napoli dai tempi del maestro Luis Vinicio, sognatore da sempre, fotografo mancato e strimpellatore convinto di strumento a sei corde, bancario fedele ultratrentennale, laureato in economia aziendale alla tenera età di 50 anni, sposato con prossima vista sulle nozze d’argento con due figli parimenti tifosi del Napoli sin dalla nascita, provo a seguire gli insegnamenti del Cristo Gesù e di tanto in tanto mi cimento a parlare di pallone… ma solo a mente fredda. Non odio la Juventus, mi limito solo ad evitarla scrupolosamente per non cadere in tentazione! Saluto di solito con “Pace e Bene”… e qualcuno recentemente mi ha apostrofato proprio così, “Andrea Pace e Bene”. Mi sembra una buona idea per il mio nick name da provetto blogger azzurro. Andrea P&B.

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