Nu calcio e punizion’ p’alluntana’ na grossa delusione (Traduzione: Il Napoli ha reagito da grande squadra !)

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Giocato tra sabato e martedì, anche il sedicesimo turno è alle spalle.
Nessuna sorpresa ha caratterizzato la giornata di campionato.
Il Napoli dalle due trasferte fatte in settimana sulle isole, prima in Inghilterra e poi in Sardegna, esce con qualche ammaccatura in più, in spirito e corpo, ma anche con la ritrovata consapevolezza di poter disputare una grande stagione.
La sconfitta di Liverpool è stata una brutta botta, ma la successiva affermazione di Cagliari ha fatto intendere che il Napoli non mollerà facilmente la presa in campionato, nonostante le lapalissiane difficoltà di giocare in un torneo che mostra un’evidente sperequazione economica.
Ma non importa. Questo è il primo anno di Carletto e va considerato come un anno di assestamento. Non mancheranno di certo le soddisfazioni, così come di tanto in tanto probabilmente ci sarà anche qualche rallentamento. Comunque, prepariamoci al meglio !

Cosa è successo nella sedicesima di campionato?
Ha vinto il Napoli, questo è poco ma sicuro. Ma hanno vinto pure Inter, Sassuolo, Fiorentina, Samp, Roma, Atalanta.
Hanno impattato Spal e Chievo, Bologna e Milan.
Ha perso il solo Torino mazzarriano.

Qui di seguito qualche breve nota sulle singole partite.

Inter-Udinese 1-0. Sesta vittoria di fila in casa nel massimo torneo per la squadra nerazzurra made in China, che così prova a ripartire dopo la sconfitta della scorsa settimana nella tana delle iene e la successiva misera figura rimediata in CL a metà settimana. Tre punti arrivati su rigore, realizzato da Icardi con un tiro a cucchiaio in stile Totti. I players di mister Spalletti, apparsi non molto lucidi nello sviluppo del gioco, hanno avuto ragione dei friulani solo al 70esimo e grazie all’intervento del VAR che nella circostanza è stato assai generoso nel rilevare un fallo di mano di un bianconero apparso poco evidente. Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Per niente entusiasmante, però. Secondo me o’ filosof’ che sta in panchina l’ann’ ch’ ven’ o fann’ allena’ direttamente in Cina.

Torino-Rubentus 0-1. Non ho visto la partita, anche se stavolta, di tanto in tanto, ho mandato un pensiero da gufo ai serpentini. Niente da fare. Quindicesima vittoria su sedici gare. Nun ce stann’ speranz’, o scudett’ o vencen’ sei mis’ annanz’. Inguardabili. Loro e gli arbitri troppo poco imparziali.

Spal-Chievo 0-0. Il Chievo ha smesso di perdere, proprio come la Spal ha smesso di vincere. Una interessante congiunzione astrale ha fatto si che le squadre pensassero solo a non farsi male. Qualcuno ha pensato: tanto è Natale. Telegraficamente: partita piatta, come lo è la terra per quelli del movimento 5S.

Frosinone-Sassuolo 0-2. Quasi una passeggiata in terra laziale per gli emiliani, ormai stabilmente piazzati nella zone alta della classifica, contro una squadra decisamente mal messa in campo ed apparsa anche piuttosto sfortunata. Cammino balbettante quello dei gialloblu di casa sin qui nel massimo torneo. È previsto il cambio in panchina per i ciociari: al capolinea l’esperienza di mister Longo. Persona veramente per bene, ma che paga oltre modo il salto di categoria, dopo aver ben figurato lo scorso anno in serie B. Manco a farlo apposta, si è liberato da poche ore Mourinho ma di certo la società punterà su Baroni, allenatore con un palmares di tutto rispetto (detiene il record di sconfitte consecutive in serie A con il Benevento!). Per i neroverdi invece sembrano aprirsi scenari sempre più rosei, grazie ad una sapiente organizzazione tattica ed ad un proficuo lavoro atletico del talenti più promettenti. Bravo mister De Zerbi.

Fiorentina-Empoli 3-1. Derby tutto toscano meritatamente vinto dalla Viola, ritornata al successo dopo un digiuno di tante giornate (la precedente affermazione risaliva al 30/9). Per i blues di Empoli (nella circostanza in divisa bianca), invece è arrivata la prima sconfitta da quando si è accomodato in panchina l’hobbit Iachini. Tra l’altro la partita, con l’iniziale vantaggio empolese, si era messa anche bene. Poi si è scatenata la rabbiosa reazione dei padroni di casa ed il risultato è stato ribaltato con piglio ed autorevolezza agonistica. Per i guagliunciell’ di Pioli una buona prova di carattere. A proposito e guagliunciell’. Interessanti anche diversi di quelli schierati con la maglia dell’Empoli. La gara, in verità, è stata disputata tra due delle squadre con l’età media più bassa del torneo. Ed infatti, nell’ allestita vetrina del rettangolo verde, sono stati tanti i pezzi pregiati in prospettiva che hanno ben figurato. Fioccano offerte milionarie. Chissà se anche il Napoli si sta muovendo in tal senso. 

Samp-Parma 2-0. Prosegue la striscia positiva della squadra doriana che nelle ultime quattro gare ha vinto due partite in casa ed altrettante ne ha pareggiato in trasferta. La squadra di mister Giampaolo è uscita fuori nella ripresa con i gol del duo Caprari-Quagliarella, sempre più abili in coppia, e con una manovra fluida e ficcante. Il tecnico a fine gara si è espresso in modo quasi lussurioso: “Questa è la Samp che mi fa godere”. Tre punti meritati e sorpasso sul Parma anche in classifica. Per i ducali una prova incolore, insapore e, volendo, pure inodore. Dalle parti dei prosciutti e dei formaggi di pregio, non si respira più la profumata aria d’Europa, dopo la sconfitta.

Cagliari-Napoli 0-1. Che vittoria. Sofferta. Soffertissima. Quasi da far venire i crampi allo stomaco. Stranamente però sono venuti ai cagliaritani i crampi, prima alle gambe e poi, dopo lo splendido gol di Milikkone nei minuti di recupero, anche allo stomaco. Che battaglia in campo. Senza esclusione di colpi. Nonostante il Napoli giocasse con 2 o 3 in meno (Zielinsky, Diawara ed anche Ounas hanno fatto vacanza o quasi in terra sarda) e con altri 2 o 3 a mezzo servizio (Allan, Maksimovic e Ghoulam hanno offerto prove sotto gli abituali standard), è riuscito con una prova di carattere a conquistare con merito, seppur solo al novantesimo e passa, tre punti fondamentali. Il positivo ingresso nel corso del secondo tempo di Insigne, Mertens e Callejon nell’arena degli assatanati rossoblu, mai sconfitti in casa sino a domenica scorsa, ha determinato l’innesco giusto per far esplodere il bomber polacco: prima la traversa colpita con un potente colpo di testa e poi il gol liberazione con un calcio di punizione in stile Maradona (lo so l’accostamento è azzardato, ma il ragazzo va in qualche modo incoraggiato!). Dopo la sconfitta di Liverpool, serviva una vittoria per dimenticare in fretta la delusione di CL. E così è stato, seppur sudando più del dovuto. Per tutti i commenti sui singoli combattenti partenopei, non mancate di leggere le pagelle di Felice !

Roma-Genoa 3-2. Finalmente una vittoria per i giallorossi. Nu poc’ arremmeriat’. Ma pur sempre na vittoria. Diciamo pure, in stile decisamente serpentino. Si perché i liguri meritavano il pari ed ancor prima meritavano la concessione di almeno un rigore nettissimo. Arbitraggio veramente scadente, per non parlare del VAR: ha compensato in malo modo, a mio avviso, il torto subito dai capitolini ad inizio mese contro l’Inter per un rigore non dato e neanche visto (ricorderete lo show nel post partita di Totti in versione dirigente). Partita ricca di gol con le difese allegre e poco concentrate. Troppo importante la posta in palio: tanti gli errori commessi in campo forse per la troppa tensione. Da menzionare una clamorosa papera di Olsen sul primo vantaggio dei rossoblu ed il bel gol di Kluivert sul momentaneo 2-2. Con i tre punti, arrubbati un po’, la Roma si riavvicina ai cugini laziali e prova a rientrare, in classifica, nella corsa per i piazzamenti che contano.

Atalanta-Lazio 1-0. Zapatone non si ferma più ormai. Ha steso nel mondei nait pure la difesa laziale. Partita veloce e vivace, dove la solita squadra bergamasca, tutta corsa ed agonismo, ha colto subito di sorpresa la difesa biancazzurra: il gol infatti è arrivato poco dopo il fischio d’inizio. Il pallone è stazionato a lungo nelle zone centrali del campo ma non sono mancate occasioni da gol da una parte e dall’altra. In una di queste la Lazio ha anche segnato, pareggiando a pochi minuti dal termine. Ma il VAR ha richiamato l’attenzione dell’arbitro in campo che, dopo interminabili momenti di riflessione approfondita della squadra arbitrale addetta ai monitor, ha annullato la marcatura. Per la squadra di mister Inzaghino continua il periodo un po’ storto. Secondo me Lotito nun è cuntent e comm’ stann’ jenn’ e cos’. Ma mi sembra anche piuttosto taccagno per esonerare l’attuale allenatore ed ingaggiarne uno diverso. Mister Gasperini gne gne, man’ a man’, sta purtann’ e nerazzurr’ a scala’ a classific’ o lat’ e copp’.

Bologna-Milan 0-0. Nell’ultimo posticipo del martedì sera lo spettacolo pallonaro è stato pressoché latitante. Partita quasi fotocopia dell’altro pareggio di giornata, quello tra Spal e Chievo. Pochi spunti esaltanti, pochissime azioni degne di interesse, nessuna reale occasione da gol. Insomma una noia mortale. La squadra felsinea ha badato in primis a difendersi con tanti uomini a fare densità nei pressi dell’area di rigore. Della serie: mettim’ o pullmann annanz’ a port’ e nun o spustamm’ cchiu’. Per l’undici di mister Gattuso una prova piuttosto scialba. Forse la rigida temperatura ha irrigidito anche le idee dei milanisti e del chiattone traditore, apparso di suo poco ispirato.

Bene. Chiuso il sedicesimo turno di campionato, le attenzioni sono ora rivolte ai prossimi tre turni di campionato che si giocheranno tra sabato 22 e sabato 29, con rococò, struffoli e panettone a portata di mano. I nostri amati beniamini giocheranno, nell’ordine, contro la Spal, l’Inter ed il Bologna. M’arraccumann’ mo facimmc’ na bell’abbuffat e calcio, ma nun perdimm’ e vista ch’ a Natale si festeggia una cosa importante: la venuta di Cristo.
Forza Napoli sempre e comunque.
Andrea P&B 😉👋

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Tifoso del Napoli dai tempi del maestro Luis Vinicio, sognatore da sempre, fotografo mancato e strimpellatore convinto di strumento a sei corde, bancario fedele ultratrentennale, laureato in economia aziendale alla tenera età di 50 anni, sposato con prossima vista sulle nozze d’argento con due figli parimenti tifosi del Napoli sin dalla nascita, provo a seguire gli insegnamenti del Cristo Gesù e di tanto in tanto mi cimento a parlare di pallone… ma solo a mente fredda. Non odio la Juventus, mi limito solo ad evitarla scrupolosamente per non cadere in tentazione! Saluto di solito con “Pace e Bene”… e qualcuno recentemente mi ha apostrofato proprio così, “Andrea Pace e Bene”. Mi sembra una buona idea per il mio nick name da provetto blogger azzurro. Andrea P&B.

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