RICOMINCIO DA TRE. E COMUNQUE ZERO NON SI CONTA.

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Tre amichevoli del Napoli nel ritiro di Dimaro.
Tre buone occasioni per sciogliere idee e muscoli, dubbi e gambe lignee.
Benevento, Feralpisaló e Cremonese si son ben prestate alla causa. Anzi di più.
Due squadre di B, di quelle attrezzate al meglio per vincere il torneo cadetto, ed una di C, meno forte di certo ma tanto quanto serve per la categoria di appartenenza.
I risultati dei test non sono stati del tutto incoraggianti, si attendeva il filotto di vittorie. Invece…
Una sconfitta, una vittoria ed un pari.
Qualche tifoso ha storto la bocca, qualche altro supporter ha letto cattivi presagi, qualche altro ancora non ha mancato di sottolineare l’atavica avarizia del Pappone capro espiatorio.
I più però, per intendersi quelli che hanno lo sguardo lungo, hanno visto le cose sotto il profilo giusto.
I carichi di lavoro imposti da mister Lancillotto di fatto hanno reso un po’ lente e prevedibili le giocate in attacco ed un tantino scoordinati ed improbi i piazzamenti in difesa.
Tempo di esperimenti, di prove.
Di graduale inserimento dei nuovi (Manolas, Di Lorenzo, Elmas) ed attenta osservazione dei promettenti giovani (Gaetano, Tutino).
Tempo di duri allenamenti e di lunghe sedute atletiche, intervallati da mille e passa notizie sparate dal moloch del calciomercato.
James verrà, non verrà, forse si farà, forse no. Trattativa difficile, complicata assai.
Pepé sta qui, no sta lá, macché sta un po qui ed un po là. Intanto sono arrivati i suoi agenti, magari piazzano il colpo. Chissà.
Al momento le informazioni sono piuttosto scarne e senza oggettivi riscontri.
Non credo, tuttavia, che né James né Pepé né chicchessia, presi singolarmente, potrebbero mai consentire il salto di qualità al Napoli.
È sul collettivo, sulla crescita dei singoli nel gioco di squadra, congiuntamente all’innesto delle pedine giuste, che mister Lancillotto sta puntando con decisione, per sparare in orbita lunare il razzo partenopeo.
Si… la nostra luna si chiama scudetto, e sarebbe una conquista veramente galattica al cospetto di quelli là, che non fanno che spendere milioni di milioni per i calciatori più forti del mondo e l’allenatore più falso dell’universo.
A momenti si va negli States, prosegue il programma di amichevoli ma con squadre più prestigiose.
Mi fido del lavoro che sta facendo l’allenatore, mi fido degli acquisti azzeccati, mi fido nel ritrovato entusiasmo di tutti.
Tassello dopo tassello, verrà fuori qualcosa di molto bello.
P&B.
Andrea 😉

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Tifoso del Napoli dai tempi del maestro Luis Vinicio, sognatore da sempre, fotografo mancato e strimpellatore convinto di strumento a sei corde, bancario fedele ultratrentennale, laureato in economia aziendale alla tenera età di 50 anni, sposato con prossima vista sulle nozze d’argento con due figli parimenti tifosi del Napoli sin dalla nascita, provo a seguire gli insegnamenti del Cristo Gesù e di tanto in tanto mi cimento a parlare di pallone… ma solo a mente fredda. Non odio la Juventus, mi limito solo ad evitarla scrupolosamente per non cadere in tentazione! Saluto di solito con “Pace e Bene”… e qualcuno recentemente mi ha apostrofato proprio così, “Andrea Pace e Bene”. Mi sembra una buona idea per il mio nick name da provetto blogger azzurro. Andrea P&B.

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