Che è… che è stato… che è succies? Penultima giornata.

72

Quanto manca?
Ancora una?
Mmmmmm.
Siamo sicuri?
Meno male.

Ehm… ehm…
Ed anche questa è fatta: ci siamo tolti un’altra bella soddisfazione.
Aver posto un freno alle copiose lacrime del chiagniazzaro pugliese (d’adozione, però, cinese). Embè, da sempre il Napoli ha un cuore grande. Bontà smisurata.

La penultima di campionato ha portato a noi in dote la 12esima sconfitta. Gattuso, in conferenza stampa post gara, ha detto di aver visto in campo una squadra senza veleno. Sapesse noi tifosi quanto ne abbiamo di veleno. Tenimm’ nu fegat’ tant’… chin’ e vlen’.
È così che la squadra di gne gne Gonde, toma toma, cacchia cacchia, ha sconfitto i partenopei con una enorme dose di fortuna ed un pizzico di bravura. Il Napoli, dal canto suo, ha ceduto il passo a causa di 2 costose disattenzioni e tanta, troppa sfortuna.
In buona sostanza, a loro è andato tutto per il verso giusto, agli azzurri invece ogni cosa è andata nel verso sbagliato.
Come spiegare, diversamente, il tiro di Insigne deviato per soli pochi centimetri dai tacchetti della scarpetta di Candreva?
E ancora, come spiegare, differentemente, un altro tiro di Insigne intercettato dal gomito di Candreva in piena area di rigore?
Ma stu caxx e Candreva è stat’ semp’ miezz’?… Manc’ na distrazion’?… E o Var, invece, addò stev’? Che stev’ guardann’?

Loro hanno schierato Lukaku. È veru, nun ha segnatu, però è stato determinante in entrambe le azioni da gol interiste, attirando parte della difesa azzurra su di sé e liberando spazio per D’Ambrosio prima e Lautaro Martinez poi.
Il Napoli, invece, ha schierato Milik. È vero, pur’ iss’ nun ha signat’, però, a differenza di Lukaku, nun ha nemmenu giucatu.

Chi lo ha visto? Io no, e voi?
Impalpabile, abulico, quasi indisponente.
In alcune occasioni sono state trasmesse dalla tv sue mimiche facciali, più che altro smorfie… ma erano senza dubbio immagini di repertorio, filmati di archivio, non riprese in diretta.
Impossibile, il polacco era altrove. Dove, non si sa, ma in campo non c’è stato affatto.
Ho letto un commento su twitter che ha ben colto il segno della situazione: “certo, è stato difficile giocare in 10 contro 11”.
Arek o turist’, seppur sollecitato, è stato assente ingiustificato. Di più. Si è beccato persino un 3 in pagella da Felice. Una rarità nel registro dei voti. E l’ha trattat’.
C’è qualcuno disposto ad accompagnarlo al più presto in aeroporto, destinazione Torino? Lì dove abbondano i traditori?

In terra lombarda, a ben vedere, ci sono state anche delle note liete. Faccimc’ cuntent’ accussì, jamm’.
Ai 2 gol interisti, il Napoli ha contrapposto i 2 inattesi ritorni in campo di Ghoulam e Malcuit. Una vittoria, a suo modo, anche questa. Scampoli di gioco per entrambi che, diciamoci la verità, sono a lungo mancati e, forse, in futuro ancora mancheranno visto che si accaseranno presso altre squadre.

Il boss a bordo campo è piuttosto di pessimo umore. Vorrebbe affondare ogni barca a motore.
Così gli azzurri resterebbero senza distrazioni. In vista della gara nella tana dei campioni.
Ma si sa, è una situazione complicata. In fondo una coppa è stata già alzata.
Il mare, come il cielo, a Napoli è di colore intenso. Tenere sotto chiave i calciatori, non ha senso.
Meglio farli sfogare ogni istinto represso, poi a Barcellona, comunque vada, sarà un successo.

Dopo aver detto del Napoli ed aver dato un piccolo spazio alla vena poetica, vediamo cosa altro è successo nel 37esimo turno di campionato.

In terra emiliana, l’Atalanta è prima andata sotto, nel gioco e nel punteggio. Poi nel secondo tempo si è riscattata alla grande, ed ha conquistato un successo in trasferta con il 12esimo risultato utile consecutivo (30 punti fatti post lockdown). Tra i parmensi ha brillato ancora una volta Kulusevski, che appare esser già pronto a soffiare il posto a Douglas Costa e Bernardeschi nella Rubentus del prossimo anno. Per i bergamaschi, con Zapatone un po’ appannato, il solito Papu ha trascinato i suoi alla vittoria.

La Lazio ha liquidato, senza grosse difficoltà, il Brescia. Si attendeva una goleada, almeno una tripletta a testa per Immobile, Milinkovic Savic e Luis Alberto. Alla fine hanno fatto appena un gol a testa Correa ed Immobile. Ciruzzo da Torre è ora a quota 35 marcature, sempre più capocannoniere del torneo. Sabato, contro il Napoli, farà di tutto per battere il record oggi esistente a 36 gol. Riusciranno gli azzurri a rendergli agevole l’impresa?

Il Verona è ritornato alla vittoria dopo sette giornate senza successi (3 sconfitte, 4 pari). La Spal ha rappresentato la vittima predestinata per la ghiotta occasione. Tre punti conquistati dai veneti con estrema facilità.

Il Milan ha strapazzato a dovere la Samp. I milanisti hanno mostrato bel gioco ed un Ibrahimovic in forma straordinaria: 2 gol ed un assist hanno impreziosito la sua gara. I rossoneri sono in serie favorevole da 11 partite consecutive e si candidano ad un ruolo di primo piano per il prossimo campionato. Oltre all’exploit del lungagnone svedese è giusto qui segnalare altre tre cose interessanti offerte dal match ligure: 1) il rigore parato da Donnarumma a Gonzalo Maroni, 2) il gol realizzato dal milanista Leao e 3) la splendida rete fatta dal 19enne doriano Askildsen con un tiro all’incrocio dei pali, scagliato da circa 30 metri.

Se il Milan ha strapazzato la Samp, il Sassuolo ha addirittura asfaltato il Genoa. Insomma le due liguri hanno rimediato nel complesso una valanga di gol. Gli emiliani hanno giocato in modalità rullo compressore e per i rossoblù non c’è stata alcuna possibilità di fronteggiare le ondate neroverdi. Nella serata hanno brillato Berardi, un gol e tre assist, e Caputo, due gol.

Il Lecce ha fatto il colpaccio sul campo dell’Udinese e così si è avvicinato ad un solo punto dal Genoa in quart’ultima posizione. Tutto verrà deciso domenica per la permanenza in serie A. Partita tutt’altro che noiosa. I salentini hanno il merito di aver ribaltato l’iniziale svantaggio: non hanno mai mollato fino al fischio finale.

La Fiorentina, dopo un primo tempo in cui ha subito il predominio del Bologna, è tornata in campo nella ripresa con Chiesa in versione Ivan Drago, il pugile nel film Rocky 4: “ti spiezzo in due”. L’attaccante gigliato ha realizzato una tripletta ed ha piegato in due la resistenza di un molle Bologna. Il poker di marcature è stato completato da Milenkovic. La Viola con la rotonda vittoria ha appaiato in classifica proprio i bolognesi, che hanno rimediato proprio una pessima figura.

La Roma, in un sol colpo, ha battuto il Torino e si è aggiudicato aritmeticamente il quinto posto in classifica, a più 4 dal rinvigorito Milan. Ottima prestazione di Dzeko in avanti e di Smalling in difesa. Entrambi anche marcatori nella serata piemontese. I capitolini, al settimo risultato utile consecutivo (6 vittorie ed 1 pareggio), hanno imposto il loro superiore tasso tecnico, domando un Toro combattivo ad intermittenza.

Il Cagliari ha battuto meritatamente i pluriscudettati con il più classico dei punteggi. I sardi hanno chiuso la pratica serpentina già nel primo tempo e poi nella ripresa hanno badato a rintuzzare il ritorno degli inviperiti giocatori di Sarri. A proposito del tecnico dai natali illustri, a fine partita ha avuto parole di elogio per i rossoblù di casa: “avevamo 9 infortunati e venivamo da un campionato vinto 68 ore fa, quindi era una partita atipica”. Così atipicamente, il tecnico, recente vincitore del titolo, ha fatto anche peggio di Oronzo Canà, collezionando la sesta sconfitta nel torneo.

Ci siamo. La prossima fatica sarà l’ultima. Molti dei calciatori non vedono l’ora di staccare definitivamente la spina. Per alcuni, l’ultima giornata di campionato segnerà il “rompete le righe”. Per altri, invece, ci saranno dei prestigiosi supplementi da onorare.
Così sarà per i nostri beniamini azzurri. Ci siamo quasi. Dopo la Lazio, ultima sfida di campionato, verrà poi il sogno Champions. Forza e Coraggio. Anzi… #ForzaNapoli.
Andrea P&B. 💪💙

Parma-Atalanta 1-2
Inter-Napoli 2-0
Lazio-Brescia 2-0
Samp-Milan 1-4
Sassuolo-Genoa 5-0
Udinese-Lecce 1-2
Verona-Spal 3-0
Cagliari-Rubentus 2-0
Fiorentina-Bologna 4-0
Torino-Roma 2-3

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Tifoso del Napoli dai tempi del maestro Luis Vinicio, sognatore da sempre, fotografo mancato e strimpellatore convinto di strumento a sei corde, bancario fedele ultratrentennale, laureato in economia aziendale alla tenera età di 50 anni, sposato con prossima vista sulle nozze d’argento con due figli parimenti tifosi del Napoli sin dalla nascita, provo a seguire gli insegnamenti del Cristo Gesù e di tanto in tanto mi cimento a parlare di pallone… ma solo a mente fredda. Non odio la Juventus, mi limito solo ad evitarla scrupolosamente per non cadere in tentazione! Saluto di solito con “Pace e Bene”… e qualcuno recentemente mi ha apostrofato proprio così, “Andrea Pace e Bene”. Mi sembra una buona idea per il mio nick name da provetto blogger azzurro. Andrea P&B.

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