Siamo quasi alla frutta… poi arriva il dessert ?

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Finalmente lo scudetto è vinto. Allegri è allegro. Agnelli è agnello. Ronaldo è strunz’. Iss’, Bonucci, Chiellini e Dybala. Na mass’ e’ strunz’, che l’Ajax ha egregiamente mandato a picco. Saluti alla vecchia signora, in Europa non c’è rispetto. Ma non è questo il tempo di perdersi in inutili polemiche. Il triplete è rimasto un sogno. Quasi un incubo, pagato profumatamente. E allora… via ai festeggiamenti. Fuoco ai tric trac. Caroselli d’auto riempite le piazze. Clacson impazziti riempite i timpani. Telecronisti lecchini riempite gli schermi tv. Occupate l’etere con le sconfinate autocelebrazioni e leccate, leccate, leccate. È il vostro momento. Jamm’ facit’ ampress’… e levatv’ sta faccia e’ fess’. Fatto? Finito? Stabben’.
Nientmen’ che si o Napul’ vincev’ otto scudett’ e’ seguit’ s’arruvutav’ tutt’ o’ munn’.
L’immigrazione avrebbe cambiato immediatamente il senso di marcia: dall’Europa all’Africa. In navi da crociera, non con i barconi.
O’ president’ american’ avrebbe personalmente costruito ponti di civiltà e non mura di egoismo.
O’ corean’ pazz’ a fernev’ e’ mannà tuorn’ tuorn’ chilli cazz’ e’ razz’.
A’ camorra, a’ mafia e’ a’ ndranghet’ sarebbero di colpo diventate pie associazioni di volontariato solidale.
Vuje serpentini invec’ nun sapit manc’ chiù vencer’. Forse nun avit’ mai saput’ vencer’. Semp’ arrubban’, nu poc’ mbrugliann’ ed il gioco è fatto. Ma che gusto c’è mi chiedo io: vi piace vincere facile, eh?
Comunque, comm’ è stat’ è stat’… lo scudetto è andato. Abbiamo sperato sin da Natale… ma a Pasqua altrove è stato poi consegnato. Non è tempo di fare bilanci ma è tempo di fare qualche considerazione. Piccola, breve, stringata. Con l’arrivo di Ancelotti speravo che la squadra azzurra si potesse esprimere meglio di quanto fatto vedere nel corso della stagione. Punto. Non vado oltre. La sconfitta anche nella gara di ritorno con l’Arsenal che, fortunatamente, non ho visto ha rafforzato il mio convincimento. Il Napoli di Sarri non ritornerà, ma quello di Ancelotti sembra che non sia ancora venuto però.
Bene, detto del trionfo in campionato di quelli là, vediamo cosa altro è successo nel sest’ultimo turno del torneo.
Hanno vinto il Bologna, il Torino, la Spal, il Cagliari, il Chievo e l’Atalanta.
Hanno pareggiato Parma e Milan, Udinese e Sassuolo, Inter e Roma.
Ha perso la Fiorentina.
Parma-Milan 1-1. Ai rossoneri quasi riusciva il colpaccio di vincere senza tanta fatica e fors’anche senza merito contro l’agguerrito team ducale. Ma una magistrale punizione di Bruno Alves ha rimesso le cose in parità dopo il gol di carambola di Castillejo. Alla fine, sono apparse contente a metà entrambe le squadre.
Bologna-Samp 3-0. I rossoblù di casa, con lo straordinario contributo delle fantozziane papere del portiere doriano Audero, hanno stravinto quella che sembrava una difficile prova contro Quagliarella e compagni, apparsi nella circostanza particolarmente distratti o in stile vacanziero. E’ innegabile: per gli emiliani la vittoria ha rappresentato un grosso salto in avanti verso la promozione.
Genoa-Torino 0-1. Quarta sconfitta nelle ultime cinque gare disputate per i liguri allenati da mister Prandelli che, a quanto pare, è stato prontamente messo in discussione visti i risultati poco lusinghieri. Per i granata un’ottima vittoria su un campo tradizionalmente ostico. Belotti e compagni, zitti zitti, si sono piazzati in settima posizione a ridosso dei piazzamenti più di prestigio.
Empoli-Spal 2-4. Al cospetto di un Empoli che non ti aspetti, (blues di Toscana piuttosto arrendevoli) è capitata proprio una Spal corsara in trasferta che parimenti non ti aspetti (squadra ferrarese cinica e spietata). Quinta vittoria conseguita nelle ultime sei gare giocate per gli spallini che hanno messo in mostra un Petagna in versione super, con una doppietta. Per l’Empoli una gran brutta battuta d’arresto e la lotta per non retrocedere si è fatta ancora più difficile, se non impossibile.
Cagliari-Frosinone 1-0. Di rigore i sardi hanno sconfitto i ciociari e, con ogni probabilità, hanno anche spento le loro residue speranze di permanenza nella massima serie. Per i rossoblù di mister Maran invece la salvezza è cosa fatta: in classifica sono stati raggiunti i 40 punti in zona benessere e relax.
Udinese-Sassuolo 1-1. Zona benessere e relax che i friulani vedono ancora piuttosto in lontananza. Il pari, agguantato dai locali più col cuore che con la necessaria lucidità agonistica, è un risultato che va un po’ stretto invece ai neroverdi emiliani. Per i bianconeri dell’est il vantaggio da preservare è di appena 4 punti sull’Empoli terz’ultimo.
Lazio-Chievo 1-2. Sorpresona della giornata: i clivensi, già matematicamente in serie B e zeppi di giovani interessanti, hanno colto il successo pieno contro i biancazzurri sembrati alquanto nervosi ed anche poco fortunati. Penso a quanti hanno scommesso ad occhi chiusi sulla vittoria dei padroni di casa: bollettari rimasti inesorabilmente a bocca asciutta. La battuta d’arresto dei padroni di casa rischia di pesare in modo decisivo nella lotta per un piazzamento in C.L.
Rubentus-Fiorentina 2-1. Partita senza storia. O, forse, con tante storie. Risultato scontato. A prezzo di favore. Ma proprio perché siete voi. Bra, bra, bravi. Clap, clap, clap. Per ben otto volte il trionfo si è ripetuto. Squadra, società, giocatori, arbitri… dominatori delle sorti pallonare dell’italico stivale. Otto volte. Tante, troppe, veramente assai. Ancelotti, per cortesia, l’anno prossimo puoi fare quaccheccosa tu? Altrimenti c’è il rischio che, casomai dovessero rivincere quelli là, la noia arriverà prima a vincere tutto.
Inter-Roma 1-1. Le due squadre si sono impegnate, hanno impiegato ogni risorsa di energia, ce l’hanno messa davvero tutta… pur di non vincere. E ci son riuscite. I nerazzurri del filosofo Spalletti hanno tenuto a distanza di sei punti i giallorossi dell’esperto Ranieri. L’Inter è partita con Icardi in panchina (poi entrato nella ripresa), mentre la Roma ha cominciato senza Zaniolo (subentrato nel secondo tempo). Insomma, se entrambe non hanno schierato il loro miglior giocatore ci deve essere qualcosa che non torna. Dominio assoluto del possesso palla per i padroni di casa (70%) che, tuttavia, hanno inciso poco in attacco. All’iniziale gol di El Shaarawy ha fatto seguito il gol del pareggio di Perisic. Nerazzurri sempre al terzo posto, mentre i romanisti son restati al quinto posto ad un punto dal Milan.
Napoli-Atalanta 1-2. I bergamaschi con tanto merito e tantissima fortuna sbancano il San Paolo. Passato in vantaggio, il Napoli ha avuto più occasioni per raddoppiare, ma un po’ la bravura del portiere orobico ed un altro po’ per la scarsità di cazzimma sotto porta di Zielinskyi, Milik e Mertens, non hanno consentito di prender il largo. Nel secondo tempo gli atalantini hanno giocato meglio e, grazie alla gentile partecipazione della difesa azzurra, hanno prima pareggiato e poi ribaltato il punteggio. Zapatone ha surclassato Koulibaly, Papu Gomez ha annientato Allan e Fabian Ruiz messi insieme, Ilicic ha irriso Hysaj e Gasperini gne gne ha fatto un pernacchio ad Ancelotti. Il Napoli senza Insigne mi è parso un tantino stanco, sia fisicamente che mentalmente, soprattutto verso il finale di partita. Gli atalantini con la vincente affermazione hanno agganciato il Milan al quarto posto in classifica ed hanno dimostrato di essere in forma smagliante.
Il 33esimo turno è storia. Un tantino triste per il Napoli, ma pur sempre storia. Ed ora domenica prossima gli azzurri sono attesi sul difficilissimo campo di Frosinone. Riusciranno nell’impresa di… ?
Speriamo bene, dai.
Andrea P&B.

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Tifoso del Napoli dai tempi del maestro Luis Vinicio, sognatore da sempre, fotografo mancato e strimpellatore convinto di strumento a sei corde, bancario fedele ultratrentennale, laureato in economia aziendale alla tenera età di 50 anni, sposato con prossima vista sulle nozze d’argento con due figli parimenti tifosi del Napoli sin dalla nascita, provo a seguire gli insegnamenti del Cristo Gesù e di tanto in tanto mi cimento a parlare di pallone… ma solo a mente fredda. Non odio la Juventus, mi limito solo ad evitarla scrupolosamente per non cadere in tentazione! Saluto di solito con “Pace e Bene”… e qualcuno recentemente mi ha apostrofato proprio così, “Andrea Pace e Bene”. Mi sembra una buona idea per il mio nick name da provetto blogger azzurro. Andrea P&B.

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