Che è… che è stato…che è succies? Giornata 17

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Il 17esimo turno, a ridosso delle festività natalizie, ha fatto finalmente ritrovare il sorriso a noi tifosi partenopei.
Ad onor del vero è un sorriso piuttosto sofferto, ma pur sempre sorriso è.
Abbiamo atteso otto lunghi turni di campionato ed un’intera partita fino al quarto minuto di recupero… per sorridere.
Una smorfia sul rigore negato, una mezza paresi sul gol annullato e poi, insperatamente, un pieno sorriso al gol ritrovato con urlo liberatorio optional.

Che stanchezza, il Napoli ci sta duramente provando: ogni partita ci mette al tappeto.
Fisicamente parlando, è un continuo patire tra il ciondolare di Fabian Ruiz ed il traballare di Mario Rui, tra il nullafare di Callejon ed il tuttofare di Allan, tra il gigioneggiare di Insigne ed il giganteggiare di Di Lorenzo.
Di questo passo non solo perdiamo la salute, rischiamo di perdere pur’ e c’rvell’ cercann’ e capì ch’ stann’ passann’ tutt’ quant’.
A Sassuolo abbiamo visto un primo tempo da incubo, un secondo cominciato peggio e poi… ecco che pian piano si riaccende la speranza… e la fortuna ci fa pure na ‘bbona crianza. Autogol vincente.
Due mesi horror, un presente thriller ed un futuro fantascientifico ? Speriamo, dai. Magari in 3d… inforchiamo gli occhialini e godiamoci lo spettacolo.
Per tutti gli approfondimenti sui singoli protagonisti del match in terra emiliana, non perdetevi le pagelle di Felice.
Tracciano bene il profilo dell’attuale Napoli… sospeso tra il vorrei ma non posso e il potrei ma non voglio.

Diciassettesimo turno. Una sorta di spezzatino calcistico, cominciato mercoledì scorso e che finirà nel 2020 (Lazio-Verona non si giocherà prima di febbraio!).

A metà settimana la Samp ha perso contro i pluricampioni scudettati. Poco o nulla hanno potuto i doriani contro i serpentini: troppo il divario tecnico, ancor più immenso quello economico. Il mitico cucù settetè bianconero è volato in cielo per colpire di testa il pallone del due ad uno e, parafrasando Alberto Sordi nel ruolo cinematografico del marchese del Grillo, ha apostrofato ai malcapitati liguri: “Io so io e voi non siete un razzo”.

La Roma ha invece surclassato la Fiorentina, creando le premesse per la definitiva stesura del foglio di via al mister gigliato. Così l’ex aeroplanino Montella, quello che nel corso del primo turno di campionato fece finta di non sentire i cori ingiuriosi contro i partenopei, è stato esonerato dal padrone italoamericano. Ben gli sta… figlio ingrato del Vesuvio. Sulla sponda capitolina, il successo ha messo le ali ai giallorossi che sempre più mostrano un buon impianto di gioco e tanta concretezza in attacco. Il team, capitanato da Florenzi, è stato ben allestito e risulta essere un riuscito mix tra esperienza (Kolarov, Dzeko, Smalling) e talentuosa giovinezza (Zaniolo, Pellegrini, Kluivert). Da vedere e rivedere il gol su punizione, del momentaneo due a zero, del terzino serbo.

L’Udinese ha battuto il Cagliari, al secondo ko consecutivo, con una gara accorta e infarcita di tanto sano agonismo. Gli isolani, che prima della trasferta in terra friulana non avevano mai perso lontano da casa, hanno avuto diverse occasioni da gol, soprattutto nel primo tempo, ma non sono riusciti ad essere incisivi ed efficaci sotto porta come nel recente passato. Per la squadra rossoblù, che ha messo in evidenza un Nainggolan in versione super, la seconda battuta d’arresto rallenta un po’ la corsa sin qui realizzata in campionato. I bianconeri dell’est invece, con i tre punti conquistati, si allontano almeno per ora dalla zona retrocessione.

Nel match andato in scena a San Siro, non c’è stata proprio storia, ma neanche geografia, scienze e chimica, tra l’Inter del bomber Lukaku ed il Genoa, sempre più in crisi di risultati. È stato dato il benservito al tecnico genoano, capro espiatorio di turno. La partita non è stata eccessivamente combattuta. Si è praticamente giocato ad una porta sola, o quasi. I liguri hanno fatto girare il pallone con estrema disinvoltura, anche troppa, commettendo svariati errori. Tutti puniti con puntualità dal potente centravanti belga e dai suoi compagni di squadra.I nerazzurri di Gonde  viaggiano a pari punti in classifica con i serpentini. Arriveranno così fino alla fine? Vedremo.

A Torino la Spal che non t’aspetti, e neanche Mazzarri si aspettava per la verità, è ritornata alla vittoria in campionato dopo nove giornate nelle quali aveva racimolato appena tre punti frutto di tre pareggi. Sotto nel punteggio per uno a zero, i ferraresi non si son persi d’animo e, mettendo in mostra un bel peperino, tal Strafezza, non brillante per l’altezza (168 cm) ma abile in scioltezza (corre a briglie sciolte), hanno dapprima raggiunto e poi sorpassato i granata. Quelli del toro, diciamocelo pure, stanno facendo un torneo un po’ a corrente alternata… tenete presente le lucine dell’albero di Natale ? Nu poc’ s’appiccian’ e nu poc’ s’ stutan’. Tale e quale. Zaza e Belotti compresi. Intanto, con la vittoria sotto la Mole, la Spal ha lasciato l’ultima posizione in classifica al Genoa.

Nel launch match domenicale, quann’ s’anna calà e maccarun’ pe fa ‘nzurà egregiamente co raù, l’Atalanta ha calato 5 gol, conditi di tutt’altra salsa, al derelitto e malcapitato Milan. Il portiere della nazionale italica avrebbe voluto issare bandiera bianca sulla traversa, ma è stato surclassato dagli atalantini che gli sbucavano da tutte le parti e, ancor peggio, tiravano palloni a ripetizione. Qualcuno lo ha pure parato, tuttavia a poco è bastato e mister Pioli è stato sonoramente mazzuliato. Per i bergamaschi ed il tecnico gne gne Gasperini una gran bella soddisfazione: tutto lo stadio a tributare un’ovazione. I nerazzurri, nonostante qualche passaggio a vuoto, stanno dimostrando un gran bel gioco che diverte e produce tanti gol. Dopo la manita rifilata al Milan, hanno confermato il quinto posto in classifica a 31 punti (2 dei quali arrubbati a Napoli però).

Il Bologna ha vinto con merito a Lecce, sfruttando le consuete amnesie difensive dei salentini e la vena realizzativa di Orsolini. La banda rossoblù sin dall’inizio ha guidato il gioco ed ha limitato con maestria il raggio d’azione dei pugliesi. Forse ha rischiato qualcosa nel finale, tuttavia il risultato non è mai stato in discussione. Mister Mihailovjc in panchina è di certo un trascinatore ed è bello rivederlo combattivo a spronare i suoi a bordo campo.

Tra Parma e Brescia è finita in parità. Al gol di Balotelli ha risposto Grassi quasi allo scadere dell’incontro. Forse i lombardi avrebbero meritato i tre punti, tuttavia gli emiliani ci hanno creduto fino alla fine ed anche oltre. Certo non sono apparsi quei fenomeni visti al San Paolo la passata settimana, ma forse un po’ di stanchezza ci sta pure dopo che hann’ rutt’ o sacicciott’ o Napul’.

Domenica si è giocata anche la gara per la Supercoppa italiana. Non l’ho vista, neanche di striscio. So che ha perso la Juve e la cosa mi rallegra assai. Ha vinto la Lazio, con merito leggo dai commenti. Che bravi, hanno battuto i serpentini a distanza di pochi giorni per ben due volte, con identico punteggio. Complimenti a loro e condoglianze ai bianconeri.

Bene, il campionato riprenderà a gennaio. Il Napoli avrà un impegno molto complicato nel giorno dell’Epifania. Sfiderà a Fuorigrotta la capolista nerazzurra. Toccherà fare un favore a Sarri… per recuperare presto in classifica i punti persi per strada. C’è bisogno di voltare presto pagina. Meritiamo di più.
Però ora è il momento degli auguri…
Buon Natale. Felice Nuovo Anno. Tanta serenità. Colorata di azzurro.
Andrea P&B.

Samp-Juve 1-2
Fiorentina-Roma 1-4
Udinese-Cagliari 2-1
Inter-Genoa 4-0
Torino-Spal 1-2
Atalanta-Milan 5-0
Lecce-Bologna 2-3
Parma-Brescia 1-1
Sassuolo-Napoli 1-2

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Tifoso del Napoli dai tempi del maestro Luis Vinicio, sognatore da sempre, fotografo mancato e strimpellatore convinto di strumento a sei corde, bancario fedele ultratrentennale, laureato in economia aziendale alla tenera età di 50 anni, sposato con prossima vista sulle nozze d’argento con due figli parimenti tifosi del Napoli sin dalla nascita, provo a seguire gli insegnamenti del Cristo Gesù e di tanto in tanto mi cimento a parlare di pallone… ma solo a mente fredda. Non odio la Juventus, mi limito solo ad evitarla scrupolosamente per non cadere in tentazione! Saluto di solito con “Pace e Bene”… e qualcuno recentemente mi ha apostrofato proprio così, “Andrea Pace e Bene”. Mi sembra una buona idea per il mio nick name da provetto blogger azzurro. Andrea P&B.

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