VENTICINQUESIMA GIORNATA: Sin presa, sin pausa… semp nuje ncopp’ amma sta’ !!

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Le scorie post Lipsia avrebbero potuto creare un’intossicazione domenicale. Per fortuna che Sarri è riuscito subito a porre rimedio, alluccando un po’ a destra e un po’ a manca tra le mura di Castelvolturno. Hamsik pure ha fatto la parte sua, scassann’ un’incolpevole bandierina del corner, e dimostrando a tutti che c’è la giusta dose di cattiveria rint’ e vene ro capitan’, per rispondere alle gratuite critiche piovute tra giovedì e sabato.

Ad ogni modo si è giocata la venticinquesima giornata di campionato.
Hanno vinto in 8: Roma, Chievo, Genoa, Bologna, Benevento, Milan, Lazio e Napoli. Hanno pareggiato in 2: Atalanta e Fiorentina. Ha perso solo il Torino mazzarriano, forse a causa della pioggia… non so.
I gol realizzati assommano a 22. Quelli annullati dal VAR non li ho contati.
Vediamo brevemente come sono andate le cose nelle varie sfide.

UDINESE-ROMA 0-2. Mamma li turchi ! Terza vittoria di fila dei romanisti e quarto gol di seguito del discendente degli ottomani C. Under, che ha letteralmente preso per mano la sua squadra negli ultimi turni di campionato, sfoderando sempre prestazioni sopra le righe. Alla Roma la scorsa estate è costato poco più di 13 milioni di euro, appena 3 milioni in più del nostro Ounas che, di suo, non è invece ancora riuscito a rendersi utile alla causa azzurra.
Ma veniamo alla partita di Udine. I friulani sono sembrati meno vivaci del solito e quando hanno provato ad affacciarsi in area giallorossa, sono stati ricacciati indietro dalle ottime parate di Allison.
La Roma, dall’altro fronte, ha meritato il successo ed ha dimostrato di aver superato di slancio il lungo momento di black-out del bimestre dicembre-gennaio.
La squadra sembra aver trovato il giusto assetto di gioco, schierandosi con uno schema 4-2-3-1 forse più dispendioso per i centrocampisti ma, a quanto pare, più redditizio in attacco.
I capitolini sono arrivati così a quota 50 in classifica mentre i bianconeri di Udine, solo un punto nelle ultime tre gare, restano a 33 punti.

CHIEVO-CAGLIARI 2-1. In un match molto combattuto, sotto una pioggia incessante,  tre lampi di chiaro marchio partenopeo hanno illuminato la sera di Verona: sono andati in gol due ex, Giaccherini e dj Pavoletti, ed un promesso azzurro, Inglese. Che spettacolo, facciamo felici le altre tifoserie, quelle nemiche, con i giocatori che non son riusciti a far felici noi tifosi del Napoli o, peggio pure, non si son ancora cimentati a farci felici.
Scontro salvezza che ha premiato la squadra di casa, più determinata degli isolani, smaniosa di conquistare la vittoria dopo un lungo periodo di appannamento: 10 turni di campionato senza raccogliere mai i tre punti.
Per i rossoblu di Sardegna un unico grande rammarico: aver reagito all’uno-due del Chievo con colpevole ritardo.
In classifica le squadre sono ora appaiate a 25 punti. A braccetto verso la salvezza, forse.

GENOA-INTER 2-0. Nuova sconfitta per la Cina nerazzurra che, senza gli assenti Icardi e Perisic, ha ceduto il passo ai rossoblu di casa apparsi veramente tonici ed in palla. Tra i padroni di casa il protagonista è stato, indiscutibilmente, Pandev che dopo aver segnato alla Lazio due settimane fa, si è ripetuto anche con l’Inter: praticamente ha fatto gol a due delle sue ex squadre. Attenzione Napoli, sei avvisato. Pandev è un ex anche dei nostri colori.
La banda di Spalletti è apparsa decisamente meno vivace e reattiva del Genoa, che, con un tattica accorta ed un gioco fatto di ripartenze e tanta corsa, ha meritato ampiamente la vittoria.
Sull’altro fronte la squadra nerazzurra è proprio da studiare, come un caso da psicanalisi: dopo i primi sei turni del girone di andata aveva accumulato 16 punti, invece dopo le prime sei giornate del girone di ritorno ha raggranellato solo 7 punti.
Un rebus tutto da approfondire per il tecnico pelatone lucido ed il suo staff di assistenti. E per i giocatori una lunga seduta da uno strizzacervelli prima ancora che da uno strizzap… Ehm, Censura !

TORINO-RUBENTUS 0-1. Prima sconfitta del Torino dell’era Mazzarri. Squadra granata poco fortunata ed anche male combinata. Poco pericoloso in area avversaria, il Torino ha deciso di attendere la successiva partita con il Verona di domenica prossima per provare a vincere. Dall’altra parte i serpentini sono stati più che fortunati, trovando il gol con il noto cantante di samba Alex Sandro. Meno male che doveva essere il derby sprint del riscatto per quelli del Torino. Dopo lo Scansuolo, ecco il Vitellino protagonista… altro che Toro !!

BOLOGNA-SASSUOLO 2-1. Dopo tre sconfitte consecutive, i rossoblu emiliani sono tornati alla vittoria proprio nel derby regionale. Partita scoppiettante, sotto un tempo inclemente, che è stata risolta solo nei minuti finali con una magistrale punizione del cileno Pulgar. Nel corso della partita sono stati numerosi i rovesciamenti di fronte e le conclusioni in porta che hanno esaltato i due portieri, Mirante e Consigli, in diverse parate di ottimo livello. Tra i padroni di casa si segnala la buona prova del figlio d’arte Di Francesco, mentre tra i neroverdi una menzione speciale va a mister 32 milioni Politano.
Il Sassuolo non vince ormai da 7 turni, nel corso dei quali ha collezionato 4 sconfitte e 3 pareggi. Traballa un po’ la panchina di Iachini ? Forse. Così impara a beccare passivamente set gol all’allianz stadium !

BENEVENTO-CROTONE 3-2. Terza vittoria in serie A per i cugini di Campania che hanno superato i calabresi, mai domi, quasi allo scadere del secondo tempo. Non so se questa vittoria consenta ai giallorossi di riaprire concretamente uno spiraglio nella lotta per la salvezza, ma è lodevole l’impegno e la determinazione dei sanniti nel rincorrere un sogno, oggi distante ancora 11 punti. Già perché proprio il Crotone, quartultimo in classifica, è a 21 punti.
Buona prova dei nuovi acquisti di grido nelle fila degli stregoni che hanno sposato la causa e rimpinguato pure il proprio portafogli.
In programma nel prossimo turno, per i sanniti, la sfida a Milano contro l’Inter, e per i calabresi un altro match caldo contro la Spal a caccia di punti.

NAPOLI-SPAL 1-0. Puntuale è arrivato il pullman da Ferrara che tomo tomo cacchio cacchio si è piazzato annanz’ a port’ ra Spal e nun s’è spustat’ chiu’. Meno male che il buon Allan è riuscito ad infizzarsi, con lo scooter sotto i piedi, in un piccolo spazio lasciato involontariamente incustodito, sennò senza Milik, Pavoletti, Zapata e Inglese… quando saremmo mai riusciti a scardinare il Fort Apache ?
Ottima prova degli azzurri. Partita molto insidiosa contro una squadra che già all’andata ci ha fatto venire l’orticaria pallonara. Forse molti si aspettavano la goleada… in bolletta l’over, tanto per chiarire il concetto.
Non scrivo di più, mi permetto solo di far presente che partite del genere, in altre epoche, sarebbero finite in parità o peggio. Cerchiamo di non dimenticare i vecchi passi falsi avvenuti proprio in match analoghi, definiti “semplici” sulla carta.
Avanti con la prossima sfida, in terra sarda. Giocheremo dopo che i serpentini avranno già surclassato di gol la derelitta Atalanta. Perciò, sarà una partita delicata. Meglio fare una bella ricarica di sensazioni positive !

ATALANTA-FIORENTINA 1-1. Bella gara tra due squadre che si sono affrontate senza troppi tatticismi e cercando di cogliere il bottino pieno. Il primo tempo è stato più spettacolare, condito anche dalle reti, prima quella viola e poi quella bergamasca, mentre il secondo tempo è stato caratterizzato solo a tratti da sprazzi di bel gioco. Tra gli atalantini ha ben figurato il solito Papu Gomez, vero illuminatore del gioco nerazzurro. Tra i fiorentini mi è piaciuto Badelj, cuore pulsante del centrocampo ed autore nell’occasione anche di uno dei gol.
In classifica l’Atalanta arriva a quota 38, in piena bagarre per un posto in E.L., la Viola invece raggiunge 32 punti in una zona di calma piatta apparente.

MILAN-SAMP 1-0. Settimo risultato utile consecutivo per la Cina rossonera guidata con piglio deciso e sguardo truce dal boss a bordo campo. In campionato il recente ruolino dei milanisti è di due pareggi e cinque vittorie. La ex squadra del Cavaliere errante (gira da una tv all’altra per racimolare voti!) ha decisamente messo a cap’ a fa ben’ risalendo pian piano la classifica. Il trend favorevole è stato favorito dalla ritrovata verve di alcuni dei giocatori ingaggiati la scorsa estate, che sin qui eran sembrati girare un po’ a vuoto per il campo di gioco. Difesa solida, centrocampo dinamico, attacco frizzante. Questo il mix messo in mostra contro i liguri domenica sera.
Nella Samp, apparsa piuttosto meno brillante delle ultime uscite in campionato, hanno un po’ deluso Zapata e Gaston Ramirez. Eccezionale tra i pali il portiere moschettiere Viviano che ha parato con un balzo felino un rigore a belli capelli Rodriguez.
In classifica il Milan acciuffa proprio la Samp a 41 punti.

LAZIO-VERONA 2-0. Ultimo posticipo del lunedì sera. Partita dal risultato scontato.  Tantissime le occasioni da gol create dagli aquilotti. Doppietta di Ciruzzo da Torre Annunziata, sempre più capocannoniere con 22 reti. La Lazio si è buttata alle spalle la mortificante sconfitta di domenica scorsa al San Paolo con una prova di carattere contro gli spaesati veronesi. È sembrato tutto fin troppo facile per i padroni di casa. Inguardabile il gioco proposto dal Verona all’Olimpico. Specchio dell’impostazione di Pecchia, forse. Della serie… miett’ stu pullman annanz’ a port’ e speramm’ che tiran for’.
La Lazio ha così approfittato del passo falso degli interisti contro i genoani, e si posiziona al quarto posto a 49 punti. Giusto un punto sotto la Roma ed appena un punto sopra l’Inter.
Apertissima la sfida: 3 squadre per 2 posti di C.L.

Finito il 25esimo turno, gli azzurri sono già proiettati alla trasferta di Lipsia (na perdit’ e tiemp’ probabilmente per mister Sarri) ma, soprattutto, alla trasferta di Cagliari, dove lunedì prossimo è previsto il posticipo serale. Partita di fuoco con dj Pavoletti pronto a dare il benvenuto a Koulibaly.
Ad ogni buon.conto… esporteremo il bel calcio pure sull’isola. Abbiate fede !

Andrea. P&B.

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Tifoso del Napoli dai tempi del maestro Luis Vinicio, sognatore da sempre, fotografo mancato e strimpellatore convinto di strumento a sei corde, bancario fedele ultratrentennale, laureato in economia aziendale alla tenera età di 50 anni, sposato con prossima vista sulle nozze d’argento con due figli parimenti tifosi del Napoli sin dalla nascita, provo a seguire gli insegnamenti del Cristo Gesù e di tanto in tanto mi cimento a parlare di pallone… ma solo a mente fredda. Non odio la Juventus, mi limito solo ad evitarla scrupolosamente per non cadere in tentazione! Saluto di solito con “Pace e Bene”… e qualcuno recentemente mi ha apostrofato proprio così, “Andrea Pace e Bene”. Mi sembra una buona idea per il mio nick name da provetto blogger azzurro. Andrea P&B.

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