Che è… che è stat… che è succies? 13esima di ritorno

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Che bella partita! Che Napoli! Il Napoli ha giocato da Napoli ed ha schiaffeggiato la Lazio con una manita. Non mi erano piaciuti domenica scorsa contro l’Inter: troppo timidi e un po’ intimoriti. A distanza di quattro giorni, gli azzurri hanno cambiato registro (… e squadra avversaria!) ed a sei giornate dal termine del campionato hanno forse cambiato il volto di una stagione che, a tratti, è sembrata sin troppo balorda in posti ancor più balordi (Granada in Spagna, Verona in Italia, ad esempio).

Rivoltiamo. Arruvutamm’ … è stato il mood che è aleggiato sul campo. Arruvutamm’. Non tanto perché i partenopei hanno annichilito i biancazzurri, che venivano da 5 vittorie di fila e dai 5 gol segnati al Benevento, non tanto perché Insigne e compagni hanno mortificato l’ex Reina con 5 prodezze balistiche, sulle quali il portiere spagnolo poco o niente ha potuto, ma perché gli azzurri hanno mostrato, nel corso del match di giovedì sera, una consapevolezza dei propri mezzi, delle proprie capacità tecniche, della propria forza, del proprio spirito di sacrificio, della propria fantasia… insomma del fatto che si sono resi finalmente conto che indossano la maglia che fu di Diego Armando Maradona e che quella maglia va onorata sempre. Sino all’ultima stilla di sudore!

Arruvutamm’. Bravi tutti, nonostante qualche piccola sbavatura che è costata un paio di gol. Bravi tutti perché tutti hanno giocato per tutti, senza lesinare energie. Bravi davvero! In difesa si è rischiato poco. A centrocampo non si è avvertita l’assenza del metronomo Demme. In avanti, stranamente, non è stato colpito neanche un palo! Solo tiri telecomandati con precisione o potenza.

Il giudizio sui singoli è stato ben espresso, come sempre, nei voti delle brillanti pagelle di Felice. Qui, invece, vorrei sottolineare ancora una volta lo stato di grazia che sta vivendo il capitano. Insigne, vera anima azzurra, ha sfoderato una prestazione superlativa sia sotto il profilo qualitativo che sotto il profilo quantitativo. Due gol maradoniani e tanto, ma proprio tanto lavoro lungo tutto il terreno di gioco, pronto ad illuminare con le sue giocate tutte le zone del rettangolo verde. Splendidi anche i gol di trottolino Politano (… finalmente s’è scetat’ nu poc’!), di puffo Mertens (… na pennellat’ disegnat’ rint’ ‘o sett’!) e di argient’ viv’ Osimhen (… ‘nu terremot’ ‘e giocator’!). Grande prova di tutti. Arruvutamm’. Bene così!

Scritto, con entusiasmo, del Napoli che è in piena competizione per un posto in Champions e che rispetto al precedente campionato ha 11 punti ed una posizione in più in classifica, passiamo ora brevemente in rassegna le altre partite della 13esima giornata del girone di ritorno.

Nell’anticipo di martedì sera, la Fiorentina ha espugnato il campo del Verona grazie, in primis, alle prodezze del proprio portiere ed ad una miglior dose di fortuna sotto porta. In vantaggio con un penalty di Vlahovic, la Viola ha raddoppiato con Caceres in mischia. I gialloblù hanno accorciato le distanze con Salcedo ma non son riusciti più nel forcing finale ad agganciare i toscani. Per la squadra di Juric è così maturata la sesta sconfitta nelle ultime sette gare. In altre parole, raggiunta la quota salvezza, i veneti si sono ammusciati. Quota salvezza ancora rincorsa dalla Fiorentina che, a 33 punti, ha appena 5 punti sulla terzultima.

Il Sassuolo ha rat’ ‘na bona scutuliat’ al Milan privo di Ibrahimovic. In vantaggio con una splendida rete di Calhanoglu, i rossoneri si son fatti raggiungere e rimontare dal Sassuolo, grazie all’indemoniato Raspadori. Entrato dalla panchina al 64esimo di gioco, il giovane attaccante emiliano ha portato scompiglio nella retroguardia milanista ed ha infilato per ben due volte la porta di Donnarumma, al 76esimo ed ancora sette minuti dopo, con il piglio del bomber d’area navigato. Nonostante la sconfitta, la squadra di Pioli resta seconda in classifica, seppur a dieci punti dalla capolista, con appena un punto di vantaggio sulla coppia atalantina-rubentina (l’auciell’ s’appar’n’ nciel’ e… le squadre simpatiche si appaiono in classifica!). I neroverdi di De Zerbi, alla terza vittoria di fila, si confermano invece in ottava posizione.

Tra Genoa e Benevento è finita para, patta e pace. Il risultato è maturato nei primi 21 minuti, rimanendo immutato per i restanti 70 minuti circa di gioco. È stato un botta e risposta tra i sanniti e Pandev: al rigore di Viola, ha replicato il macedone dopo pochi minuti, alla splendida rete di Lapadula (se non l’avete vista… approfittatene per andarla a vedere!), ha ribattuto nuovamente l’immarcescibile Goran, dopo 700 secondi al massimo. Il punto fa fare ad entrambe le squadre un passettino in avanti: liguri a 33 punti e campani a 31 punti. Pienamente in lotta per non retrocedere in cadetteria.

Lo Spezia tutto frizzante ha fermato la capolista tutta pimpante… e la cosa ha nu poc’ ntuss’cat’ Gonde, già pronto ad esultare per la grande fuga decisiva della sua Inter. Punto ben guadagnato per i liguri, ora in classifica a 33 punti, e festa rimandata ancora per i lombardi, sempre primi con 76 punti. Lukalu ha giucatu ma nun ha signatu. In compenso ha segnato Perisic il gol del pareggio, dopo il vantaggio spezzino di Farias.

Con un gol del mitico Quagliarella, la Samp è passata a Crotone, ormai sempre più rassegnato alla retrocessione in B. Dodicesima vittoria per i blucerchiati e venticinquesima sconfitta per i calabresi. I liguri in nona posizione con 42 punti hanno scavalcato il Verona. Il Crotone ultimo della fila con 15 punti da 6 turni, invece, è rimasto al palo.

Pareggio era pronosticato dal mio amico Angelo in avvio e pareggio è stato alla fine tra Bologna e Torino. I padroni di casa sono andati in vantaggio con Barrow, con la gentile collaborazione del portiere granata Milinkovic, nel corso del primo tempo. Il Toro ha agguantato il pari nella ripresa, grazie ad una bordata dai trenta metri di Mandragora che si è infilata nel sette alle spalle di Skorupski (un gol che vale la pena di esser visto!). Ritornata in equilibrio, la gara è rimasta immutata fino al termine, nonostante il forcing bolognese degli ultimi minuti. Bologna in undicesima posizione con 38 punti. Torino, invece, in sedicesima posizione con 31 punti.

Il Parma ha perso la sua diciottesima partita, con un’enorme dose di sfortuna. La circostanza sfavorevole è capitata, purtroppo, proprio nel nido dei serpentini che così si son portati ad un solo punto dal secondo posto. Per gli emiliani appare ormai inesorabile il declino verso la serie B. Penultimi in classifica, distanziati dal quart’ultimo posto di ben undici punti, ormai hanno poche speranze di rimanere nella massima serie.

Speranze, invece, accresciutesi per il Cagliari. Infatti, con un rigore di Joao Pedro, i rossoblù hanno battuto in trasferta l’Udinese facendo un passo importante verso la zona salvezza, ora distante solo tre punti. Secondo successo consecutivo per i sardi che avevano assoluto bisogno di cogliere la posta piena in terra friulana. I bianconeri dell’est, privi dello squalificato De Paul, hanno giocato una gara un po’ sottotono e son sembrati meno affamati degli avversari. In classifica la squadra di Udine resta a 36 punti, in dodicesima posizione. Terzultimi i cagliaritani, attesi dalla difficile sfida contro la Roma di domenica pomeriggio.

Roma che è riuscita a fermare la scheggia Atalanta sull’uno a uno con una buona dose di fortuna. I bergamaschi, reduci da cinque vittorie, sono andati in vantaggio prima della mezz’ora di gioco con Malinovskyi sotto porta. Nel secondo tempo i nerazzurri hanno sfiorato il raddoppio in due circostanze, ma sono stati i giallorossi a raggiungere il pareggio, grazie ad un gol dalla lunghissima distanza indovinato dall’ex Cristante. Il risultato finale, forse, è più utile alla squadra di gne gne Gasperini che all’undici di Fonseca chiamato a concentrarsi sulla sfida della semifinale di E.L. contro il Manchester United. I bergamaschi, apparsi come al sempre tonici ed atleticamente freschi (… chissà quanti zabaglion’ s’ fann’ rint’ e spogliatoi!) hanno sciupato una buona occasione per conquistare la ventesima vittoria. Che peccato, eh? Vi vedo tutti dispiaciuti in proposito!

Bene, il turno infrasettimanale è alle spalle. Tra poche ore si ricomincia con la giornata numero 33, che si sviluppa da sabato pomeriggio a lunedì sera. Giustappunto nel primo giorno della prossima settimana, il Napoli sarà impegnato in notturna a Torino, sponda granata. Se la dovrà vedere contro Zazo Zaza e Belotto Belotti, anche se bisognerà prestare attenzione anche a Sanabria, Singo, Verdi e soprattutto a N’Koulou (chill’ chiù pericolos’ e tutt’ quant’ per certi aspetti!). Con fiducia jamm’ pure in Piemonte e… arruvutamm’! #ForzaNapoli.

Andrea P&B.

 

VERONA-FIORENTINA 1-2

MILAN-SASSUOLO 1-2

GENOA-BENEVENTO 2-2

SPEZIA-INTER 1-1

CROTONE-SAMP 0-1

BOLOGNA-TORINO 1-1

RUBENTUS-PARMA 3-1

UDINESE-CAGLIARI 0-1

ROMA-ATALANTA 2-2

NAPOLI-LAZIO 5-2

 

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Tifoso del Napoli dai tempi del maestro Luis Vinicio, sognatore da sempre, fotografo mancato e strimpellatore convinto di strumento a sei corde, bancario fedele ultratrentennale, laureato in economia aziendale alla tenera età di 50 anni, sposato con prossima vista sulle nozze d’argento con due figli parimenti tifosi del Napoli sin dalla nascita, provo a seguire gli insegnamenti del Cristo Gesù e di tanto in tanto mi cimento a parlare di pallone… ma solo a mente fredda. Non odio la Juventus, mi limito solo ad evitarla scrupolosamente per non cadere in tentazione! Saluto di solito con “Pace e Bene”… e qualcuno recentemente mi ha apostrofato proprio così, “Andrea Pace e Bene”. Mi sembra una buona idea per il mio nick name da provetto blogger azzurro. Andrea P&B.

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