Che è… che è stat…che è succies? 13a giornata

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La partita della svolta, il match del riscatto, la sfida della ripresa, la gara del rilancio. Ma quale svolta, quale riscatto, quale ripresa o rilancio. Qua la situazione sta peggiorando.
Il pareggio contro il Milan, contro una squadra con evidenti difficoltà di gioco, per gli azzurri ha il sapore di una mezza sconfitta.
Della scialba ed incolore prestazione dei partenopei preferisco non scrivere nulla: le pagelle di Felice hanno già ampiamente descritto il melodramma andato in scena l’altra sera.
È vero che il Napoli settimo era e settimo è rimasto. Ma, a ben vedere, chella banda e pellegrini malassortiti, sta scivolando sempre più verso il basso.
Nell’anonimato di metà classifica.
Nella terra di mezzo, diciamocelo, si sta na mezza schifezza. Lontano dai posti che contano, si rischia di entrare in un loop che rimbalza tra l’avvilente e lo sconfortante.
I numeri sono impietosi tanto quanto i calciatori azzurri, invece, in campo sono veramente pietosi: in serie A, nelle prime 4 gare sono arrivati 9 punti, nelle seconde 4 gare i punti sono scesi a 7, nelle ultime 5 gare addirittura i punti raggranellati sono stati appena 4. Na miseria, insomma.
Invece è j’ annanz’ … chill’ stann’ jenn’ arret’ e senza manc’ ave’ cognizione di causa.
E meno male che ad inizio stagione il mister aveva previsto un Napoli campione.
Inutile nascondere la verità cercando di coprire il tutto con un ridicolo ed insensato silenzio stampa: gli azzurri sono in crisi conclamata, con il mitico trainer che evidentemente non sa proprio da che parte cominciare a mettere mano per sistemare una barca che, ammainate le vele troppo in fretta, fa acqua da tutte le parti anche solo provando a galleggiare.
Ed in questo tentativo di rimessaggio, tra lo sciabordio delle onde, mo’ arrivano pure le multe. Salate come e forse più dell’acqua di mare.
Ed immagino il Pappone a batter’ cassa come il più scaltro degli esattori. Ad Equitalia ce fa nu baffo. Anzi due.
“Tu hai avuto l’ardire di profferir parola contro a chillu piezz’ e manager e figlim’? Caccia subito 300mila euro o sinno’ ti vendo laggiù in Cina comm’ risciò.
Tu, proprio tu, vigliaccamente te ne sei scappato p’ sotto p’ sotto o’ mur’ come e nu suricill’? Tir’ for’ 200mila euro a rint’ o portafoglio o sinno’ t’ lascio chius’ rint’ o spogliatoio fin’ a dopp’ Pasqua.
Tu, invece, scard’ e mbrell’, è fatt’ o capuzziel’ comm’ e nu chiachiell imitando a Masaniello? Miett’ man’ a sacc’ e damm’ 400mila euro e surdariell’, sinno’ t’ faccio fa’ a fine e chillu friariello e Balotelli.”
Non bastava giocare male, rischiare di buttare alle ortiche la stagione, far diventare ogni giocatore nu miez’ bidone.
Il Napoli è diventato la barzelletta del calcio. Sembra che gli unici due a non aver ricevuto la cartella di pagamento di DeLa sono stati Malcuit e Gaetano. Il primo perché ha mandato il certificato medico con la fotografia del ginocchio operato ed il secondo perché non è mai uscito dal ritiro, sin dai tempi di Dimaro. È talmente ritirato che Ancelotti non lo ha mai schierato.
Detto fra noi, ma simm’ sicur’ che il mister non si è un tantino nzallanut’?
Mentre il Napoli è tra color che sono sospesi, in una sorta di limbo familiare a Dante, le altre che sono davanti, lassù in cima, volano e sono quasi imprendibili.
La Juve, elegantemente aiutata dal solito arbitraggio favorevole, ha prima subito l’Atalanta orfana di Zapata, Ilicic e Malinovsky, e poi ha piazzato un tris di gol nel quarto d’ora finale. Cinica e vincente, la squadra bianconera più che di stampo sarriano sempre mantenere lo stile allegriano: poco bel gioco e tanta brutta concretezza.
L’ Inter del chiagniazzaro Gonde ha surclassato il Torino che solo grazie alle parate del proprio portiere Sirigu ha contenuto il passivo solo a tre gol. La squadra nerazzurra non molla la presa e rimane brillantemente in scia dei pluricampioni. Ben sette vittorie su sette in trasferta per Lukaku e compagni. E per gennaio arriveranno anche i rinforzi.
Se le prime due volano, quelle che seguono non sono da meno.
La Lazio ha vinto a Sassuolo seppur nei minuti conclusivi del match, mentre la Roma ha battuto sonoramente il Brescia all’ombra del Colosseo.
A proposito dei giallorossi, è qui opportuno ricordare che in estate hanno venduto uno scassato Manolas al Napoli per poi rimpiazzarlo con due ottimi acquisti: Smalling dal Manchester United e Mancini dall’Atalanta. Grande affare ha fatto Giuntoli, eehh? Mmmmmmm.
Il Cagliari ha pareggiato a Lecce nel recupero del lunedì pomeriggio post burrasca ed ha così dovuto rallentare un po’ la sua gran bella corsa tra le prime della classe.
Delle altre partite mi piace scrivere dello splendido gol di Gabbiadini su punizione nel match vinto dalla Samp contro l’Udinese, dello straordinario shot al volo di Dzemaili all’ultimo secondo nel pari tra Bologna e Parma, ed infine dell’eccezionale azione di gioco che ha consentito a Di Carmine di realizzare il gol vittoria del Verona contro la Fiorentina. Non molto tempo fa li faceva il Napoli dei gol così.
A proposito del Napoli, tra poche ore scenderà in campo all’Anfield Road, tempio del calcio inglese, contro il Liverpool dei fenomeni Salah, Firmino e Manè.
Multe o non multe, noi tifosi meritiamo che tutti i giocatori siano pronti a gettare il cuore oltre l’ostacolo sudando la maglia come non mai. È da troppo tempo che manca la vittoria ed ancor di più la serenità che serve all’ambiente azzurro per esprimersi al meglio.
Speriamo in una prestazione super.
Forza Napoli. Sempre e comunque.
Andrea P&B.

Atalanta-Juve 1-3
Milan-Napoli 1-1
Torino-Inter 0-3
Bologna-Parma 2-2
Sassuolo-Lazio 1-2
Roma-Brescia 3-0
Verona-Fiorentina 1-0
Samp-Udinese 2-1
Lecce-Cagliari 2-2
Spal-Genoa 1-1

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Tifoso del Napoli dai tempi del maestro Luis Vinicio, sognatore da sempre, fotografo mancato e strimpellatore convinto di strumento a sei corde, bancario fedele ultratrentennale, laureato in economia aziendale alla tenera età di 50 anni, sposato con prossima vista sulle nozze d’argento con due figli parimenti tifosi del Napoli sin dalla nascita, provo a seguire gli insegnamenti del Cristo Gesù e di tanto in tanto mi cimento a parlare di pallone… ma solo a mente fredda. Non odio la Juventus, mi limito solo ad evitarla scrupolosamente per non cadere in tentazione! Saluto di solito con “Pace e Bene”… e qualcuno recentemente mi ha apostrofato proprio così, “Andrea Pace e Bene”. Mi sembra una buona idea per il mio nick name da provetto blogger azzurro. Andrea P&B.

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