UN CAPOLAVORO DA INCORNICIARE !

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Quando visitiamo le sale di un museo, ci soffermiamo davanti alle opere d’arte incorniciate e cerchiamo di comprendere il tratto dell’artista, la rappresentazione pittorica di un momento di vita, i volti e gli sguardi, le vesti e gli stili di altre epoche, l’armonia delle forme sinuose, il senso cromatico dei colori, il gioco delle luci e delle ombre.

Insomma cercamm’ e capì nu poc’ e chiu’ della splendida arte… e, silenziosamente, quasi un tantino inebetiti, ammiriamo tutto con gli occhi sgranati.

Quando invece vediamo la partita del Napoli, ci soffermiamo annanz a televisione e cerchiamo di capire se Mertens sta in forma oppure no, il movimento degli esterni se funziona a dovere, ‘o replay ro fuorigioco che immortala un singolo momento di gioco, i volti e gli sguardi dei calciatori sui calci d’angolo, le maglie azzeccate ncuoll’ che fann’ colora’ d’azzurro pure a pell’, l’armonia delle giocate che fanno arricria’, il senso cromatico di Napule e dei suoi mill’ culure, il gioco sin presa ma sin pausa che illumina gli occhi e riscalda i cuori, emozionandoli di fremiti.

Insomma cercamm’ e capì nu poc’ e chiu’ degli splendidi schemi di Sarri… e, per niente silenziosi, quasi un tantino estasiati, ammiriamo tutto con gli occhi sgranati e ‘o volume ra televisione a palla.

Ma al cospetto del capolavoro di Insigne, di fronte al gesto tecnico del fuoriclasse napoletano, seguendo a bocca spalancata la parabola del tiro, in attesa che la rete accogliesse beatamente il pallone con le stelle, ci siamo improvvisamente inebetiti… e, per una interminabile frazione di secondo, abbiamo lasciato spazio a chill c’avimm lasciat rint ‘o museo.
Poi l’urlo liberatorio ha zittito pur a voce ra televisione… ed è stata l’apoteosi dell’arte.

Uuuuuuuuuaaaaaaaaahhhhhhhhh che goooooooooooooooooooollllllllllll !!!!!!

 

Dal minuto 5.46 a minuto 6.08 il capolavoro di Lorenzo il Magnifico, grazie agli
amici  Fius Gamer

 

Andrea. P&B.

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Felice, papà, molto, e marito. Ispirato dalla filosofia Troisiana e cresciuto a pane e Così Parlò Bellavista. Malato (grave) di Napoli e del Napoli dalla nascita. Rapito dall’ironia e dalla punta di penna di Peppino Pacileo. Appassionato di economia, anche per necessità. Insomma una gran bella vita da orsacchiotto. Poi, però, prendi un tram in faccia all’improvviso e tutto si ribalta… e tutto è diverso. Ma non bisogna mai mollare…mai…perché il cielo è azzurro…proprio come il mare…

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