Chi NON si ferma HA perduto.

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Ho aspettato un bel po’ di tempo prima di scrivere sull’argomento.
In realtà pensavo di non farlo proprio.
Pensavamo che fosse giusto così.
Per evitare di strumentalizzare l’evento.
Per evitare di banalizzare una tragedia.
Perché non ci piaceva l’idea di andare alla ricerca di like e faccine tristi facili.
E passare per quelli che non siamo.
Perché a volte bisogna solo tacere.
E piangere.
E pregare. Sempre se uno ci crede.
C’è un tempo per le lacrime e i silenzi.
Ci sembrava fosse quello il tempo.
A giusta ragione.
Ma, forse, sbagliavamo.
Perché, poi, ho avuto una folgorazione.
Stamattina prestissimo.
O ieri sera tardissimo, se svogliamo.
Dopo una chiacchierata notturna, quasi ferragostana, con gli amici.
Sveglio di soprassalto alle cinque del mattino.
Con poco più di due ore di sonno addosso ed un solo pensiero in testa.
Il mio motto.
Da qualche mese a questa parte. Da due anni e mezzo a questa parte.
Dal mio tram in faccia.
“Non si può stare solo a guardare”.
Non più.
Nemmeno quando stare a guardare sembra la cosa migliore.
Nemmeno quando, forse, bisognerebbe tacere.
No. Non si può.
Abbiamo la fortuna di avere tante persone che ci seguono sui nostri canali social.
Ormai siete qualche decina di migliaia.
Molti con una passione per il calcio.
Tanti con una enorme qualità, una grandissima sensibilità.
Sensibilità dimostrataci più e più volte.
Ed allora il passo è obbligato.
Ed allora eccoci qua.
A metterci la nostra passione e le nostre facce.
Come al solito.
Lanciamo due iniziative.
Una prettamente social.
Una, ci proviamo, un po’ più concreta.

La prima:

Chi NON si ferma HA PERDUTO.

Hashtag: #chiNONsifermaHAPERDUTO

Forse è tardi. Forse no.
Ma facciamo sentire la nostra voce.
Andate sui nostri social 17su24.it.
Twitter. Instagram. FB. Sul blog su internet. Troverete, tra oggi e domani, diversi post, articoli e sondaggi.
Mettete i vostri commenti e scrivete “fermatevi” o qualcosa di simile.
Per noi che amiamo il calcio non si può proprio giocare questo fine settimana. Fermiamoci.
Prima che sia troppo tardi.
Perché il calcio sia di nuovo passione e non solo interessi.
Facciamoci sentire per far sì che sabato sia vero silenzio.

Non fermiamoci. Chi si ferma è perduto. Fermiamo però loro.

Chi NON si ferma HA PERDUTO.
Sarebbe davvero una vergogna giocare.
Nel giorno delle lacrime e del silenzio.

La seconda:

Ci stiamo organizzando per una raccolta fondi. Da fare direttamente sui canali social.
Fondi da destinare interamente alle famiglie delle vittime della tragedia di Genova.
È una idea di questi minuti.
Dateci solo un po’di tempo e vi diremo come fare se volete partecipare. Qualche ora per organizzarci, con la trasparenza ed efficacia che ci ha sempre contraddistinto sinora, anche se in altri campi, prettamente ospedalieri.
Troverete a brevissimo tutto sui nostri canali social.
Siamo certi che sarete con noi in tanti.
Siamo certi che ci darete una mano.
E risponderete alla grande.
Come al solito.
A noi i ponti piace costruirli.
Quelli più belli e solidi.
Quelli di solidarietà tra le persone.
Grazie di cuore 💙💙

#chiNONsifermaHAPERDUTO

 

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mm
Felice, papà, molto, e marito. Ispirato dalla filosofia Troisiana e cresciuto a pane e Così Parlò Bellavista. Malato (grave) di Napoli e del Napoli dalla nascita. Rapito dall’ironia e dalla punta di penna di Peppino Pacileo. Appassionato di economia, anche per necessità. Insomma una gran bella vita da orsacchiotto. Poi, però, prendi un tram in faccia all’improvviso e tutto si ribalta… e tutto è diverso. Ma non bisogna mai mollare…mai…perché il cielo è azzurro…proprio come il mare…

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