Che è… che è stat… che è succies? Undicesima giornata.

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Il Napoli ha brillantemente battuto la Sampdoria.
Mi correggo… il Napoli, in rimonta, ha brillantemente battuto la Sampdoria.
Ehm no… tocca correggermi di nuovo… il Napoli, con il brillante Lozano, ha battuto in rimonta la Sampdoria.
Ehm… ancora no… tocca apportare una nuova correzione… Lozano ha brillantemente battuto la Sampdoria. Accussì so’ jut’ e cos’ e non è un’eresia.
Diciamocelo in tutta franchezza: senza o’ messican’ stev’m ancor’ a schiattà ‘ncuorp ‘ncopp o divan’.
Dopo un primo tempo nel quale i partenopei hann’ pazziat’ ma nun hann’ jucat’, andando anche sotto nel punteggio, nella ripresa, con l’ingresso in campo del Chucky, la partita ha cambiato totalmente volto e gli azzurri hanno scardinato il fortino ben organizzato da mister Ranieri. Il Napoli è a lungo apparso piuttosto abulico, troppo compassato e prevedibile nelle giocate, ricalcando un po’ il match perso sciaguratamente contro il Sassuolo. Felice, nelle sue pagelle, attribuendo il voto al boss a bordo campo, ha centrato il motivo per il quale il Napoli c’ stev’ ‘ntuss’cann la fase postprandiale: Gattuso ha sbagliato l undici iniziale. Dopo le fatiche del match di giovedì contro il Real Sociedad, la stanchezza forse si è fatta sentire e gli azzurri sono sembrati un po’ spompati e, di fatto, ben arginati dai liguri. Ad ogni buon conto, gli innesti fatti dal mister calabrese ad inizio ripresa hanno consentito al Napoli di dare quella necessaria spinta in più per recuperare il risultato e, soprattutto, i tre punti, alla vigilia di due partite tostissime: mercoledì a Milano, contro l’Inter, e domenica prossima a Roma contro la Lazio.
Rallegriamoci comunque: gli azzurri hanno il migliore attacco con 29 gol e la difesa più blindata con 8 reti subite (al netto dell’assurdo 0-3 a tavolino). Complimenti!
Detto del Napoli, passiamo in rassegna quanto accaduto negli altri incontri dell’undicesimo turno di campionato.

Dopo la sconfitta con l’Inter ed il pari con la Roma, il Sassuolo è tornato a vincere grazie ad un penalty realizzato da Berardi quasi ad inizio partita. Ad un primo tempo equilibrato, ha fatto seguito una ripresa tutta di marca sannita, soprattutto dopo l’espulsione del neroverde Haraslin. I ripetuti attacchi dei giallorossi sono stati però fermati, in un’occasione, dalla traversa ed in altre cinque o sei circostanze dalle strepitose parate di Consigli. Insomma, una grande ma sfortunata prova dei campani che hanno pagato a caro prezzo il fallo di mano commesso ingenuamente da Tuia all’ottavo minuto.

Il Crotone, finalmente, ha conquistato la prima vittoria in campionato. E che vittoria: ha rifilato un poker di gol al malcapitato Spezia, giunto in Calabria con ben altre aspirazioni. Per la verità, i liguri hanno disputato un buon primo tempo ma nel secondo si sono letteralmente consegnati alle scorribande di Messias, autore di una doppietta, e dei suoi agguerriti compagni. La prima vittoria non ha tuttavia schiodato il Crotone dall’ultima posizione in classifica, pur se indubbiamente può rappresentare un’iniezione di fiducia per i giocatori di Stroppa.

Una brillante Udinese ha inflitto la settima sconfitta da inizio torneo al Torino. I friulani, apparsi ben organizzati, hanno approfittato  del momento negativo dei granata, che hanno disputato un primo tempo incolore. Andati sul doppio vantaggio, con Pussetto e De Paul, i bianconeri dell’est hanno avuto due minuti di assoluta follia, tra il 66esimo ed il 68esimo minuto, nei quali hanno regalato il pareggio ai padroni di casa (Belotti e Bonazzoli in gol). Riavutisi dallo shock, i friulani hanno però repentinamente segnato il gol, che si è rivelato essere poi quello del definitivo vantaggio (Nestorovski). Il Toro ha provato a riequilibrare nuovamente il match, ma si è reso pericoloso solo su un calcio piazzato (traversa piena colpita da Rodriguez). Umori contrastanti dalle due panchine: Gotti è apparso molto soddisfatto della terza vittoria consecutiva, la seconda in trasferta, dei suoi calciatori; Giampaolo, invece, è sembrato la maschera dell’infelicità (solitamente, a dir il vero, nun è ch’ ten’ na bella faccia). Sei punti sono veramente pochi per il Torino.

Il Verona in formato trasferta fa davvero paura. Nella precedente gara lontano da casa aveva battuto l’Atalanta a Bergamo, stavolta ha messo sotto la Lazio all’Olimpico. I gialloblù, con una sapiente organizzazione tattica, hanno giocato alla pari con i più titolati avversari, reduci dalla qualificazione agli ottavi di Champions. È vero che entrambe le reti venete sono nate da due indecisioni in fase difensiva dei laziali, ma è pur vero che il pressing alto ha indotto la retroguardia biancazzurra all’errore. Ottima prova per Zaccagni, cursore di fascia ed abile nei dribbling, al quale sembra sia interessato il Napoli. Il tecnico Juric, che ogni anno vede stravolta la rosa dei giocatori dalle politiche societarie di bilancio, si sta dimostrando un allenatore capace di poter ambire a panchine più importanti. Sull’altro fronte, invece, Inzaghino ha recriminato per i troppi infortuni tra i suoi e per i troppi impegni ravvicinati.

In terra sarda la squadra di Gonde, prossima avversaria del Napoli (stamm’c accort’), ha giocato e vinto alla grande. Tuttavia è opportuno qui scrivere che, fino al 77esimo era in svantaggio di un gol. I nerazzurri, nel corso del primo tempo, sono andati vicini alla marcatura in almeno 4 nitide occasioni. Per la strana legge del contrappasso, è stato però il Cagliari ad andare sull’uno a zero al 41esimo. Nella ripresa, il tecnico chiagniazzaro ha ridisegnato la sua squadra con tutti i cambi a disposizione ed ha così portato a casa la vittoria. Fuori dalle competizioni europee, i nerazzurri sono ora proiettati esclusivamente alla conquista dello scudetto. Lukaku lu sa. Lu sa benu. Per questo ha contribuito al successo esterno con il suo nono centro, a tempo praticamente scaduto e con il portiere cagliaritano lontano 50 metri dalla sua porta.

La Roma ha messo knock down il Bologna con un primo tempo giocato a ritmi vertiginosi, nel quale i giallorossi hanno realizzato cinque gol (tre nei primi 15 minuti). La squadra di Fonseca ha dominato in lungo ed in largo sui felsinei che, a ben vedere, son sembrati più statuine presepiali che giocatori di pallone. Ai capitolini, con la gratuita collaborazione dei padroni di casa, è girato tutto alla perfezione e, paradossalmente, il risultato finale sembra stare anche un po’ stretto. Il trainer bolognese Mihajlovic ha dichiarato a fine gara:”Superato il limite, non si può perdere così. Tutti in ritiro fino a Natale”. Praticamente ha imposto un lockdown punitivo a tutti i suoi calciatori.

L’Atalanta si è sbarazzata agevolmente di una Fiorentina che ha impostato la partita sulla difensiva. La tattica, grazie soprattutto alle parate di Dragowski, ha funzionato fino al 44esimo, quando Zapatone è andato via di potenza a Pezzella ed ha mandato in gol Gosens. Nel secondo tempo sono poi arrivate le altre due reti di Malinovskiy e Toloi che hanno fissato il punteggio sul tre a zero definitivo. La squadra di gne gne Gasperini ha giocato privo del Papu Gomez: sembra ci sia stato un litigio tra l’asso argentino ed il mister che difficilmente potrà essere superato. Infatti si parla di un’imminente cessione del 10 atalantino. Chissà che gli ha detto a quel simpaticone dell’allenatore.

Il Genoa ha immeritatamente perso la sua settima gara da inizio torneo. Agli avversari sono occorsi ben due calci di rigore per portare a casa il bottino pieno. E quando si tratta di Rubentus, c’è sempre un bottino, una refurtiva di mezzo da arraffare. Così è successo pure in Liguria. Senza la complicità degli arbitri, col cavolo che riuscivano a superare la squadra di Maran.

Nel posticipo serale di domenica, il Parma ha seriamente spaventato il Milan. Andati sul doppio vantaggio con Hernani e Kurtic, i ducali sono stati raggiunti sul finire della partita. Una doppietta di Theo Hernandez, il miglior fluidificante sinistro del campionato, ha permesso ai rossoneri di agguantare il pareggio sotto lo striscione di arrivo. La squadra di Pioli, ancora priva di Ibrahimovic, ha dimostrato un carattere eccezionale, recuperando un match che sembrava essere stato buttato alle ortiche. Nella giornata in cui Inter, Napoli, Sassuolo, Rubentus e Roma hanno vinto, il Milan ha così avuto modo di lanciare un messaggio forte alle inseguitrici: i rossoneri sono duri a soccombere sul campo e, comunque, restano gli unici ad essere imbattuti nei cinque principali campionati europei dalla ripresa post lockdown a oggi. Uaooo! I padroni di casa hanno colpito anche due traverse, addirittura nella stessa azione di gioco, ed un palo: segno di un atteggiamento votato sempre all’attacco. I rossoneri restano al primo posto in classifica con tre punti sull’Inter e quattro su Napoli e Rubentus.

L’undicesimo turno è già storia. Tra poche ore si ritorna in campo per la giornata numero 12. Il Napoli è atteso da una sfida veramente importante. Riusciranno i nostri eroi a farci trascorrere un mercoledì sera senza patemi d’animo? Comunque… #ForzaNapoliSempre.
Andrea P&B.

Sassuolo-Benevento 1-0
Crotone-Spezia 4-1
Torino-Udinese 2-3
Lazio-Verona 1-2
Cagliari-Inter 1-3
Napoli-Samp 2-1
Bologna-Roma 1-5
Atalanta-Fiorentina 3-0
Genoa-Rubentus 1-3
Milan-Parma 2-2

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Tifoso del Napoli dai tempi del maestro Luis Vinicio, sognatore da sempre, fotografo mancato e strimpellatore convinto di strumento a sei corde, bancario fedele ultratrentennale, laureato in economia aziendale alla tenera età di 50 anni, sposato con prossima vista sulle nozze d’argento con due figli parimenti tifosi del Napoli sin dalla nascita, provo a seguire gli insegnamenti del Cristo Gesù e di tanto in tanto mi cimento a parlare di pallone… ma solo a mente fredda. Non odio la Juventus, mi limito solo ad evitarla scrupolosamente per non cadere in tentazione! Saluto di solito con “Pace e Bene”… e qualcuno recentemente mi ha apostrofato proprio così, “Andrea Pace e Bene”. Mi sembra una buona idea per il mio nick name da provetto blogger azzurro. Andrea P&B.

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