Le pagelle con la Samp

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Faccio una serie di premesse. Numero uno, quella fondamentale, il secondo posto dal punto di vista sportivo non è un titulo, e’ un titulo solo per chi non vince mai una mazza, tipo Mazzarri o Spalletti per fare dei nomi a caso. Al Palio di Siena infatti il secondo è quello che ha perso, il più fesso di tutti.
Numero due. Il secondo posto da un punto di vista economico e’ importante perché da’ l’accesso diretto alla Champions, ma non è una tragedia non farlo, specie se sei testa di serie e specie quest’anno in cui non ci sono mondiali, europei o coppa America.
Numero tre, non mi sono mai illuso che la Roma potesse non vincere. Solo un pochino all’89esimo in verità, ma è stato un attimo davvero, poi subito dopo già ero sicuro che avrebbero vinto all’ultimo minuto.
Numero quattro. Da un punto di vista tecnico, di qualità e di continuità di gioco il Napoli meritava sicuramente il secondo posto. Noi abbiamo asfaltato l’ennesima Samp di turno, la Roma è riuscita ad avere difficoltà pure con la primavera del Genoa.
Numero cinque mi sono incantato e commosso a vedere l’addio e le lacrime di Totti uomo e fuoriclasse vero, campione eccezionale, romantica bandiera di un calcio ormai sempre meno nobile, sempre meno sport e sempre più business.
Di un calcio che guardi perché sei appassionato, sei “trocato” e non puoi farne a meno ma che non sempre ti merita, non sempre merita la tua passione.
Ciò premesso a me girano molto di più gli zebedei per essere arrivato, con una squadra così forte e così bella, dietro la Juve che dietro la Roma.
Insomma quest’anno davvero si poteva fare, si poteva fare il primo posto intendo.
Del secondo posto non mi importa, importa solo alla sacca di Dela, non cambia nulla. Sarebbe servito solo ad intossicare la festa del Pupone e non sarebbe stato giusto.
Siamo bellissimi ma sopratutto fortissimi per cui godiamoci questo splendido giocattolo e aspettiamo con fiducia il prossimo anno.
Senza rammarico.
E senza troppi rimpianti.
Il problema è un altro.
Il problema è che è davvero finito il campionato. E mo se ne parla ad agosto, fra ben due mesi e mezzo.
Il problema è che è finito lo spettacolo. Questa era l’ultima puntata. Dovremo rinunciare allo show settimanale.
È questo il vero peccato.
E’ finita la zezzenella.
Se ne parla fra un paio di mesi.
Mamma mia e chi cia fa, due mesi senza droga…

Ebbene sì per quest’anno sono le ultime pagelle. Colgo l’occasione per ringraziare tutti voi, tantissimi, che le avete lette numerosi in ogni occasione sia sul web che sul mitico blog deck4. E l’anno prossimo, se Dio vuole, le rifaremo con la stessa passione ed ironia azzurra. In attesa a breve del Pagellone della stagione e di qualche sorpresa…
Grazie davvero.

Reina 5
Sta già ncopp a spiaggia e si vede. Infatti joc con le infradito ai piedi pronto a partire per Ibiza. Il problema è che fino a quando ci pensa Kalidou tutto va bene. Però arrivano un paio di tiri e lui ci mette del suo. Il secondo gol mi sa che lo parava pure Pasquale Fiore.

Hisay 7
Corre come un pazzo. Sulla fascia destra con Calle ha fatto davvero i solchi facendo sembrare Regini ancora più scarz di quello che è. Poi i soliti cross ro sasicc giusto per non rovinare la media alla squadra.

Chiriches 6
Il conte Vlad ha tanta di quella classe che potrebbe fare il fotomodello se nun teness a zell. Elegante e forte di testa. Poi però la strunzata la deve fare sempre perché d’improvviso perde la concentrazione. Peccat.

Koulibaly7,5
Ci pensa lui. Quando è necessario c penz o Nirone. Quanto è bello. Veloce e fisicamente mostruoso. La palla che recupera dalla quale nasce il terzo gol è goduria pura. Recupero di forza e potenza in scivolata di KK, palla avanti a quei quattro con il gol finale di Marek che mentre segna non può trattenere le risate e pensa in slovacco “Guagliu’ ma c’amm cumbinat?”. Muro.

Ghoulam 6,5
Buona gara. Più che sufficiente e per fortuna senza il suo marchio di fabbrica, ovvero a strunzata difensiva. A verità penso che dovrebbe pagare il prezzo del biglietto per il privilegio da guardare da vicino Hamsik e Lorenzo scambiare la palla, la nostra ormai mitica catena di sinistra.

Jorginho 7,5
Diciamolo. E’ fortissimo ma molti non lo capiscono. Ed il primo è Ventura che gli preferisce Montolivo e Gagliardini. E qua il vafangul per Ventura è d’obbligo. Giorgio è fondamentale per questo Napoli e meno male che non ha fisicità e non recupera palloni e meno male che fa solo il compitino e non verticalizza mai…
Ma meno male che Sarri lo capisce… #Giorgiosempreincampo.

Hamsik 8
Nel primo tempo sbaglia qualche passaggio di troppo, come fosse un Pogba qualsiasi. Ma trova il tempo di sfiorare un gol da antologia. Poi nella ripresa prende in mano la squadra e comincia a fare il mostro. Si segnala anche per una azione di potenza con tre sampdoriani appesi ncuoll che cercano disperatamente di fermarlo ovviamente invano. Poi segna un gol da playstation ridendo come un pazzo. Si diverte come un pazzo. Sempre a testa alta. Sempre di prima. Top player assoluto. 12 gol e 10 assist da centrocampista. Ma quanto è forte?

Zielinsky 6
Sufficienza stentata. Ah, si teness a cazzimm e Rog. Ma sarebbe davvero troppo. La classe c’è, ogni tanto va scetato. Poteva e doveva fare di più.

Diawara 5,5
Da subentrante nun cia fa proprio. Entra di nuovo senza genio. Perde un paio di palloni sanguinosi, cosa che i compagni vorrebbero mettergli e man ncuoll. Non gliele mettono soolo perché è ruoss. Ma ruoss assai. Amadou sarà il nostro futuro.

Rog 6+
Entra e rincorre tutti. Par o fantasmin ro pacman. E come scassa le palle lui agli avversari nessuno. Davvero nun s sopport. Ad un certo punto Quagliarella in dialetto napoletano sul 4-1 per noi gli dice testualmente: “o fra e che madosc t vuo sta nu poc quiet? Vir che o campionat è fernut”. Mastino croato.

Giaccherini sv
E che vi devo dire. Entra lui e capisci che esistono in attacco anche giocatori sfurtunat. Nun mo facit vere più. Vi voglio bene.

Callejon 8
Non ci sono più parole. Un calciatore mutitasking. Ua’ e c agg ritt. So troppo uotsamericanboi. Sa fare davvero tutto e tutto insieme. Pare quelle mamme moderne che portano al parco il figlio piccolo nel passeggino ed il fratellino più grande e mentre con la coda dell’occhio guardano il grande sullo scivolo, danno la bottiglina al piccolo, dondolano o passeggino, acquistano un paio di scarpe su amazon co tablet, chattano su wathsapp co telefonin col gruppo delle mamme per organizzare il regalo alla maestra e contemporaneamente organizzano la raccolta fondi per gli scout. Corre, rientra, passa, recupera palloni, fa assist, tira a volo e segna. Ma comm fa? Non lo so…

Mertens 7+
Tutti lo volevamo capocannoniere. Comm a chill l’anno scorso. Se lo meritava. Non ce l’ha fatta per troppa frenesia ed è un vero peccato. Nella ripresa infatti è andato un po’ nel pallone, inzamandosi in situazioni semplici. Comunque 28 gol e undici assist in campionato, tutto sommato ci possiamo accontentare. Molto meglio e chill e l’anno scorso. Centravanti vero. E nun ten manc ‘a panza. E nemmeno o poc ra zell.

Insigne 10
Dieci. ‘O uaglione ormai è diventato un vero dieci. Partita mostruosa. Non ha sbagliato un tocco od un passaggio. Immarcabile. Devastante. Entra in maniera determinante in tutti i gol con giocate da fuoriclasse. E poi il gol. Davvero una magia. Ma cosa ha fatto? Lo avesse fatto un Dybala qualsiasi, a Sky starebbero già a fare decine di trasmissioni sull’argomento e il prezzo del cartellino sarebbe lievitato almeno a 750 milioni di euro.

Sarri 8
Bene l’ultima mister. Anche l’ultima. Guardo giocare una squadra davvero bellissima e non posso che esserne orgoglioso. Il merito di tanta bellezza e’ tuo, oltre che di calciatori eccezionali, ovviamente. E diamo spettacolo dovunque. Mortificando i poveri avversari che di fronte a tanta superiorità imbarazzante non sanno davvero che fare. E per questo che i loro tifosi si mettono a fare il tifo per vulcani o per tragedie che ci possano fermare o arginare.
Perché altrimenti siamo inarrestabili.
Come biasimarli, sono poveracci, poveri frustrati per loro è davvero ma davvero dura.
Per noi, invece, è un vero spasso.
Per noi, invece, è il circo.
Per noi, invece, è magia e grande divertimento.
Per noi è un orgoglio davvero grande. Davvero.
Grazie a te ed ai ragazzi.
Perché questo è davvero un magnifico giocattolo.

Forza Napoli sempre

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mm
Felice, papà, molto, e marito. Ispirato dalla filosofia Troisiana e cresciuto a pane e Così Parlò Bellavista. Malato (grave) di Napoli e del Napoli dalla nascita. Rapito dall’ironia e dalla punta di penna di Peppino Pacileo. Appassionato di economia, anche per necessità. Insomma una gran bella vita da orsacchiotto. Poi, però, prendi un tram in faccia all’improvviso e tutto si ribalta… e tutto è diverso. Ma non bisogna mai mollare…mai…perché il cielo è azzurro…proprio come il mare…

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