Una partita manifesto. Il manifesto di questa balorda stagione del cazzo. E scusate l’eufemismo. E la volgarità. Eventuale. Sennò mi dite che volevo essere volgare e non ci sono ci sono riuscito. Per 70 minuti e’ il Napoli del vorrei ma non posso. Una squadra che gioca bene e tiene testa all’Inter ma becca il solito gol stupido e, pur giocando alla pari, la perde. Ma poi succede qualcosa. Entra Cajuste. E fratemo Juan mette le sue due palle gigantesche in testa a tutti. E la pareggiamo. La pareggiamo come meritavamo. E quasi la vinciamo, come avremmo potuto. Non a caso è la partita di Meret, Juan Jesus e Cajuste. Dei presunti gregari. Altro che vorrei ma non posso. Appare d’improvviso chiara e lampante la verità. Proprio nella serata in cui probabilmente diamo addio alla zona Champions. Proprio nella serata in cui dimostriamo di essere all’altezza di questa fortissima Inter. Il Napoli di quest’anno non è il Napoli del vorrei ma non posso. E’ il Napoli del potrei ma non voglio. La colpa è solo nostra. E di qualcuno che non da’ il 110 per cento. Ma neppure il 50. Bisogna volerlo. Volere è potere. Qua nessuno ti regala niente. Anche se hai lo scudetto cucito sul petto. Specialmente se hai lo scudetto cucito sul petto. Bisogna lottare. Sempre. Bisogna lottare per difendere quel triangolo tricolore. Per difendere quella maglia. Su ogni pallone. Centimetro per centimetro. Fino alla fine. Poi lo scudetto lo lasceremo a loro. Che lo hanno meritato. Ma non stasera. E soprattutto non così. Insomma un giorno ci scoserete (lo scudetto). Ma quel giorno non è stasera. Ah, a proposito… il Barcellona ha vinto 3-0 a Madrid con l’Atletico. Afammokk…
Meret 8
Non è Oblak. Ma tanti altri portieri non lo sono. E i propri tifosi non gli rompono le palle trattandoli come Carmignani qualsiasi. Alex e’ un signor portiere e basta e avanza per questo Napoli. Punto e a capo.
Di Lorenzo e Anguissa 4
Voto collettivo. Attenti a quei due. Sono loro l’emblema del Napoli del potrei ma non voglio. O forse del vorrei ma non posso. Decidete voi. Sta di fatto che devono sedersi in panchina. Tutti e due. Almeno per una partita. Se non altro per far capire a tutti gli altri che niente è dovuto. A nessuno. E che gioca chi merita. Iamm Ciccio. Vedi come ti devi mettere.
Rahmani 6+
Budda ci mette spesso il piedino e rimbalza Thuram. Lui e JJ riducono all’impotenza i nuovi Batistuta e Henry. Ma che dico Batistuta ed Henry. Di più. Molto di più.
Juan Jesus 10
Un Dio del calcio esiste e decide che debba pareggiarla lui. Nel giorno in cui si becca del “negro” da un imbecile che ha 6-7 compagni di colore in squadra. Nel giorno in cui riduce Lautaro a ‘nu buon Pasquale Luiso. Un signor professionista, un buon giocatore e un uomo con due palle così. Con 11 JJ non saremmo messi così male. Tanti gli dovrebbero delle scuse. Fratemo.
Olivera 6
Sempre un po’ impreciso. Ma butta le mani e spesso ci mette pure il piede. Tosto è tosto ma va un po’ disciplinato.
Mario Rui 6
Entra lui con Simeone per pareggiarla. E niente già così fa un po’ ridere. Sta di fatto che la pareggiamo veramente, per cui o Ciccio è un genio o Maittiello quanto meno porta bene.
Lobotka 6+
Partita di gran sofferenza. Giggi si fa il mazzo come al solito e la porta a casa anche stavolta, buttando un po’ le mani.
Traore 6-
In crescita. Ciccio lo toglie nel suo momento migliore. Doveva togliere Anguissa. Ma evidentemente è vietato. Nel contratto di Zambo pare ci sia una clausola di non sostituibilità con penale di millemila miliardi.
Cajuste 6,5
La cambia lui. Entra e conquistiamo finalmente il centrocampo. Sembra Pogba da giovane con le treccine. Da stropicciarsi gli occhi. E pure le orecchie. Magari giocasse sempre così…
Politano 6
L’impegno c’è sempre. Il piede a tratti. Un po’ sgamato nelle giocate. Che so’ sempre quelle. Suo il corner del pari.
Raspadori 5
Raspadolo. Il Nono nano (Ruiolo e’ l’ottavo). Secondo me non può quasi mai giocare centravanti. Di sicuro non con l’Inter. Acerbi lo fa nuovo nuovo. Dicesi cornuto e mazziato. Povero Giac.
Simeone 6
Con il Cholito è tutto un altro discorso. Salta pure in testa agli spilungoni nerazzurri. Giovanni è centravanti e si vede. Ha portato a Acerbi i saluti di papà. Afammokk.
Kvara 6,5
Subisce 8 falli su 10 palle toccate nel primo tempo. Più altri 4/5 sparsi nella ripresa. Facile così. Fosse stata una gara di Champions sarebbero state due espulsioni e cinque ammonizioni. In Italia a stento gli fischiano quattro falli a favore. Poi ci chiediamo perché siamo un buon campionato bielorusso.
Lindstroem e Ngonge str
Strologata. La doppia sostituzione al 91esimo davvero non si può guardare. Ma a che serve? E a chi serve? Che possono fare sti poveri uaglioni in 120 secondi? Peraltro entrambi, a freddo, fanno una stronzata, rischiando di beccare una ripartenza letale. Bah.
Calzona 6,5
Niente da dire. Un punto che serve a poco ma fa tanto morale, come si dice in gergo. Onore e merito a mister Ciccio. Se il Napoli sembra di nuovo qualcosa di assai vicino a una squadra di pallone il merito è solo di Ciccio. E’ un grande tattico e si vede. La squadra sa come muoversi e cosa fare in campo. Finalmente. Ma come tutti i bravi tattici Mister Ciccio ha un grande difetto. Non ha il piano b. Non cambia mai il tema di gioco. E fa sempre cambi uomo per uomo. In un certo senso il mister è un po’ analfabeta. Non sa leggere. Non sa leggere la gara. Una volta tanto sarebbe bello vedere le due punte. Ma non credo succederà mai. E poi il doppio cambio ‘strologo al 91’ davvero non si può guardare. A me resta la convinzione che con Kvara in campo alla fine l’avremmo pure vinta. Ma purtroppo non lo sapremo mai. Napoli-Inter è già il passato. E’ già tempo di guardare al futuro. Ciccio va in Slovacchia, poi quando torna ci giocheremo le residue speranze per la Champions. Mancano 9 gare. E ci sono almeno sei punti da recuperare. In pratica vanno vinte tutte. E’ difficile ma bisogna crederci. E dare tutto. Bisogna volerlo con tutte le forze. Perché volere è potere.
Forza Napoli Sempre!
