Comm’ stann’ ‘e ‘ccos? 4a di ritorno

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Ma siiiiiiiiiiiiiii. E’ ccos’ s’ so mis’ bbon’… non c’è due senza tre, ed il tre è arrivato alla grande. Del Napoli, già sapete, non pozz’ scriver’. E poi… lo fa già fin troppo bene Felice attraverso le sue pagelle. Però pozz’ scriver’ della Salernitana, e lo faccio con sommo piacere. Salerno e la sua squadra cittadina meritano il mio plauso, invece la tifoseria granata merita di retrocedere sin da subito. Non fa che urlare lo slogan “noi non siamo napoletani” in senso dispregiativo. Una cosa decisamente squallida. Ben vi sta essere ultimi in classifica cu nu per’ già dint’ o fuoss’. Squadra granata obiettivamente decimata, supporters invece decelebrati. Al fischio finale del pseudo derby campano ho whatsappato a tutti gli amici tifosi partenopei un goliardico messaggio, indirizzato da un simpatico tifoso napoletano ai tifosi avversari: “vi salutiamo adesso o a maggio?… tanto siete solo di passaggio!”. Vafammokkissimo. Esteso ovviamente anche a quella emerita chiavica del commentatore di Dazn che ha detto che uno dei due rigori avuti miracolosamente dal Napoli, non doveva essere assegnato. Mmmmmmmm. Si lotta contro tutto e contro tutti, solo perché forse non appartenenti alla lega lombarda (!?). Che schifo! Si può portare tutto il Napoli con Insigne a giocare in Canadà, lontano da qua? Forse è meglio! Non vado oltre.
Ed ora, in rapida carrellata, ecco i commenti sulle altre partite del 23esimo turno di campionato.
VERONA-BOLOGNA 2-1.
Nell’anticipo del fraidei nait, il Verona ha meritatamente battuto il Bologna. Andati sotto nel punteggio per il bel gol di Orsolini, i gialloblù hanno raggiunto il pari con la prodezza di tacco di Caprari e, dopo due ghiotte occasioni di Simeone, hanno definitivamente ribaltato le sorti dell’incontro a 5 minuti dal 90esimo con il subentrato Kalinic. La squadra di Tudor, dopo il successo esterno contro il Sassuolo, ha fatto il bis in casa, dimostrando di attraversare un ottimo momento di forma collettiva. Per l’undici di Mihajlovic è stato invece il terzo stop consecutivo. In classifica, il Verona raggiunge quota 33 ed il Bologna resta a 27 punti.
GENOA-UDINESE 0-0.
Con il nuovo allenatore in panchina, lo sconosciuto Blessin che ha preso il posto del deludente Shevchenko, i liguri non sono andati oltre il pari contro la compagine friulana. I rossoblù hanno avuto diverse occasioni per conquistare la posta piena, ma sotto porta sono stati precipitosi ed imprecisi. Bravissimo il portiere bianconero Silvestri che, in un paio di circostanze, ha negato il gol ai genoani. In classifica, il Genoa ha ora 13 punti, 11 lunghezze sotto l’Udinese.
INTER-VENEZIA 2-1.
I campioni d’Italia, agevolati nel compito dalla fattiva collaborazione dell’arbitro e soprattutto del VAR (della serie “ti piace vincere facile”?!?!), solo in extremis sono riusciti a domare i lagunari che, tra l’altro, avevano messo la testa avanti con Henry al 19esimo. Poco più di una ventina di minuti dopo, i nerazzurri hanno trovato il gol del pari con Barella. L’ azione è viziata da un precedente fallo di Dzeko, non fischiato colpevolmente dall’arbitro Marchetti (nomen omen: marchettaro!) e, peggio ancora, volutamente ignorato dal VAR. Marotta mia, è che potenza sei! Com’è possibile combattere contro queste malefiche forze lombarde? Nel secondo tempo poi, la squadra di ngué ngué Inzaghino ha aumentato i giri del motore ed ha trovato la rete decisiva con il centravanti bosniaco, allo scadere del 90esimo. Povero Venezia, se ne è tornato in laguna senza alcun punto e con tante giuste recriminazioni. In classifica, Inter primo assoluto con 53 punti; Venezia, invece, fermo in prossimità dei bassifondi a quota 18.
LAZIO-ATALANTA 0-0.
Uno dei due big match di giornata ha un po’ deluso le aspettative. La rabberciata squadra bergamasca, priva di numerosi titolari, ha di fatto bloccato sullo zero a zero i laziali, conquistando un pareggio prezioso all’Olimpico. Primo tempo piuttosto bruttino con poche emozioni. Nella ripresa la squadra di Sarri ha provato a vincere la partita, ma un palo ha fermato una potente conclusione di Zaccagni e, più tardi, un successivo tiro di Marusic è terminato di pochi centimetri fuori dallo specchio della porta nerazzurra. La stoica Atalanta, che ha addirittura schierato tre esordienti nell’occasione, ha retto fino al termine all’urto dei laziali, portando a casa un punto forse insperato al cospetto di avversari poco ispirati. In classifica, nerazzurri a quota 43 e biancazzurri distanziati 7 punti più in basso.
CAGLIARI-FIORENTINA 1-1.
Un gol ed un rigore sbagliato per squadra bene esprimono, in sintesi, quanto accaduto nel launch match domenicale. Gli isolani hanno forse avuto più chances (scians!) per conquistare i 3 punti, ma un palo ed una traversa lo hanno impedito. Partita tutto sommato spettacolare, a tratti forse un po’ confusionaria, ma combattuta in ogni zona del campo. In classifica, Viola a quota 36 e Cagliari in terzultima posizione con 17 punti.
TORINO-SASSUOLO 1-1.
Un Torino spumeggiante per l’intero match è stato raggiunto nel finale dagli emiliani, che hanno faticato tantissimo a tenere testa agli avversari. Sanabria ha portato in vantaggio i padroni di casa che poi in tre altre occasioni sono andati vicinissimi al raddoppio (colpiti un palo e due traverse!). A due minuti dal 90esimo Raspadori ha raggiunto il pareggio nell’unico tiro in porta realizzato dai neroverdi. In classifica, il Toro raggiunge quota 32 mentre il Sassuolo lo rincorre a 3 punti di distanza.
SPEZIA-SAMPDORIA 1-0.
Lo Spezia ha vinto con un golasso di Verde il derby ligure. Terzo successo di fila per gli spezzini: non era mai successo prima in serie A per i bianconeri una striscia di successi così positiva. Gara piuttosto bloccata nella prima frazione di gioco. Il match si è poi acceso nella ripresa: prima il palo del blucerchiato Caputo e poi il gol vittoria del fantasista napoletano accasatosi a La Spezia. Per la Samp il ritorno in panchina di Giampaolo, al posto dell’esonerato D’Aversa, non ha sortito l’effetto sperato. Infatti, l’undici blucerchiato ha subito la quarta sconfitta consecutiva. In graduatoria, lo Spezia sale in quattordicesima posizione con 25 punti, invece la Samp resta ancora una volta ferma a quota 20.
EMPOLI-ROMA 2-4.
I giallorossi hanno bissato il successo casalingo di domenica scorsa andando a vincere anche in Toscana. L’ undici di Mourinho è stato dilagante nel primo tempo e piuttosto distratto nella ripresa. La Roma ha messo a segno la sua quaterna nel giro di poco meno di un quarto d’ora: Abraham due volte, poi Oliveira ed infine Zaniolo. Poi, nel secondo tempo, si è fatta rimontare parte del vantaggio dai padroni di casa, con Pinamonti e Bajrami. Insomma una prestazione double face per i capitolini, che comunque hanno portato a casa il bottino di tre punti. In classifica, la Roma si piazza provvisoriamente al sesto posto in solitaria con 38 punti, l’Empoli invece resta a quota 29, sei posizioni più in basso.
MILAN-JUVENTUS 0-0.
Il secondo big match di giornata, posticipo domenicale, è finito senza vincitori né vinti. Le due contendenti non hanno mostrato del bel calcio. Anzi, hanno offerto uno spettacolo sotto le aspettative. Un punto a testa per entrambe: questa è l’unica notizia bbbbuona (con 4 b!). Per la seconda domenica consecutiva due delle tre forze lombarde (stavolta Milan ed Atalanta, nel turno precedente Inter ed Atalanta) hanno mosso la classifica di un solo passettino. Ottimo, non trovate? Tornando alla partita, i rossoneri hanno fatto qualcosa in più mentre i serpentini hanno badato più a difendersi che ad attaccare (nessun tiro in porta risulta a fine gara nelle statistiche per i rubentini). In altre parole: che brutta partita. Na vera ciofeca! Difficile da vedere ed ancor più difficile da commentare, per me. Ad ogni modo, il risultato è la cosa più positiva della serata! In classifica, il Milan sale così a quota 49 mentre la Juve raggiunge faticosamente 42 punti.
Con il posticipo di domenica sera è calato il sipario sulla quarta giornata del girone di ritorno. Ora ci sarà la sosta per lo stage della nazionale. La giostra pallonara riprenderà a febbraio e proporrà il derby milanese, partita clou della 24esima giornata. Speriamo in un pareggio ma, se proprio deve vincere una delle due, beh… proviamo ad incoraggiare il Milan. Intanto incrociamo le dita per il Napoli, atteso dalla trasferta in gondola. Intanto… non perdiamoci di vista.
A P&B.

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Tifoso del Napoli dai tempi del maestro Luis Vinicio, sognatore da sempre, fotografo mancato e strimpellatore convinto di strumento a sei corde, bancario fedele ultratrentennale, laureato in economia aziendale alla tenera età di 50 anni, sposato con prossima vista sulle nozze d’argento con due figli parimenti tifosi del Napoli sin dalla nascita, provo a seguire gli insegnamenti del Cristo Gesù e di tanto in tanto mi cimento a parlare di pallone… ma solo a mente fredda. Non odio la Juventus, mi limito solo ad evitarla scrupolosamente per non cadere in tentazione! Saluto di solito con “Pace e Bene”… e qualcuno recentemente mi ha apostrofato proprio così, “Andrea Pace e Bene”. Mi sembra una buona idea per il mio nick name da provetto blogger azzurro. Andrea P&B.

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