Comm’ stann’ ‘e ‘ccos? 15esimo turno

136

C’è mancato poco che il turno infrasettimanale nun c’ facev’ assai male. Avvelenarsi, miez’ ‘a s’mman’, nun è stat’ tant’ na cosa bella. Ma quasi ci riusciva alla grande. Come lo vogliamo vedere il bicchiere: mezzo pieno o mezzo vuoto? Io o’ ved’ miez’ scassat’. E non tanto per il risultato, ma per come è maturato. E, soprattutto, per quanti ferit’ so rimast’ ‘nterr assai acciaccat’. Nun è stata na partit’… è stata comme na guerra. Muscoli improvvisamente sgretolatisi sotto il peso delle sicciate! S’è rischiat’ e vencer’ e s’è rischiat’ addirittura e perder’. Sapete già com’è andata. Del Napoli non parlo. Del Sassuolo neanche. Nun val’ a pena. Tanti nanaruott’l’ tutti antipatici ed assatanati. Vorrei però spendere due parole, solo due parole, per quella emerita ciofeca di arbitro che ci ha intossicato il mercoledì e pure ‘o giovedì e ‘o viennarí. Due parole, anzi facciamo una sola, un neologismo dialettale che possa ben esprimere in sintesi il suo esemplare operato: strunzemmerd’! Pezzuto si nu pezzott’ e fischiett’. Ma va fan cool! Una direzione di gara in perfetto stile orsatiano. Che Schio!
È ccose, quantunque non brillanti, comunque stann’ semp’ bunarell’. Certo, si nun vincevan’ chell’at’ stev’n’ pure meglio. Ma bisogna accontentarsi e, allo stesso tempo, dotarsi di un grande corno che allonti il malocchio incombente, quello delle malefiche forze lombarde. Si sono di certo alleate. Non può essere altrimenti. Lo ha già scritto Felice nelle sue pagelle. Qui lo ribadisco fermamente. Sciò sciò! Jatevenn’ arret’, sciò!
Il 15esimo turno ha visto rallentare la marcia, provvisoriamente, della capolista. Ne hanno approfittato, come faine, Atalanta, Inter e Milan. La prima ha vinto in scioltezza contro il Venezia, la seconda ha superato agevolmente lo Spezia e la terza ha scamazzato il Genoa. Le tre lombarde, purtroppo, ora braccano gli azzurri con ritrovata energia. Ma nun c’ fasciamm’ a cap’ primm’ ro’ tiemp’. Forza e coraggio! Si vince non prima di maggio.
La giornata infrasettimanale è stata favorevole anche alla Fiorentina, che ha messo sotto la Samp, dopo l’iniziale vantaggio doriano, ed al Bologna, capace di battere i giallorossi di Mourinho col minimo scarto. Tra Verona e Cagliari è finita a reti bianche, nonostante diverse occasioni da gol, mentre la Juventus è riuscita nella straordinaria impresa di battere in trasferta la Salernitana, ormai solitaria all’ultimo posto in classifica.
Nei posticipi del giovedì, il Torino ha impattato contro l’Empoli nel match casalingo, dopo esser andato sul doppio vantaggio, mentre la Lazio ha pareggiato con l’Udinese, dopo un’interminabile girandola di gol finita solo al 99esimo minuto ed anche più.
Panchine a rischio al termine del quindicesimo turno? Un paio forse, entrambe bianconere. Quella di Thiago Motta a La Spezia e quella di Gotti ad Udine.
Chiuso il capitolo numero 15 del libro di questo campionato, tra poche ore si ricomincia con gli anticipi in programma sabato pomeriggio. Nel fine settimana svetteranno alcune partite di sicuro interesse: Roma-Inter, Venezia-Verona, Bologna-Fiorentina. Ma il big match si giocherà di certo nella città partenopea e sarà un refrain de “La febbre del sabato sera”. Siete pronti a ballare?
A P&B.

@#@#@#@#@#@#@

ATALANTA-VENEZIA 4-0 (tripletta di Pasalic, poi Koopmeiners)
FIORENTINA-SAMPDORIA 3-1 (Gabbiadini per gli ospiti, poi Callejon, Vlahovic e Sottil)
SALERNITANA-JUVENTUS 0-2 (Dybala e Morata)
VERONA-CAGLIARI 0-0
BOLOGNA-ROMA 1-0 (Svanberg)
INTER-SPEZIA 2-0 (Gagliardini e Lautaro Martinez, su rigore)
GENOA-MILAN 0-3 (Ibrahimovic, poi doppietta di Messias)
TORINO-EMPOLI 2-2 (Pobega e Pjaca per i granata, Romagnoli e La Mantia per i toscani)
LAZIO-UDINESE 4-4 (Beto due volte per i friulani, Immobile per i biancazzurri, Molina per i bianconeri, Pedro, Milinkovic-Savic ed Acerbi per i laziali, infine Arslan per gli ospiti).

Articolo precedenteDillo con una foto: Basta Sassuolo!
Prossimo articoloL’Angelo diabolico della bolletta
mm
Tifoso del Napoli dai tempi del maestro Luis Vinicio, sognatore da sempre, fotografo mancato e strimpellatore convinto di strumento a sei corde, bancario fedele ultratrentennale, laureato in economia aziendale alla tenera età di 50 anni, sposato con prossima vista sulle nozze d’argento con due figli parimenti tifosi del Napoli sin dalla nascita, provo a seguire gli insegnamenti del Cristo Gesù e di tanto in tanto mi cimento a parlare di pallone… ma solo a mente fredda. Non odio la Juventus, mi limito solo ad evitarla scrupolosamente per non cadere in tentazione! Saluto di solito con “Pace e Bene”… e qualcuno recentemente mi ha apostrofato proprio così, “Andrea Pace e Bene”. Mi sembra una buona idea per il mio nick name da provetto blogger azzurro. Andrea P&B.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.