Che è… che è stato… che è succies? 36esima giornata.

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È proprio strano questo calcio d’agosto… giocato a luglio, in stadi deserti, ad orari scombinati, tra girandole di gol e sostituzioni, con le urla degli allenatori, telecronisti per caso, e le voci dei commentatori, comici per professione.
È talmente strano che… il Napoli ha vinto con due reti nate dai piedini fatati di Hysaj e Allan, mentre i nostri avversari hanno esultato per ben 4 gol, beati loro. Cos’ e pazz’. Meno male che Var (3 volte) e guardialinea (una volta) hanno indicato che tutte le marcature emiliane erano viziate da fuorigioco.
È strano ma strano assai vedere alcuni azzurri correre, lottare, pressare, difendere… ed altri camminare, distrarsi, subire passivamente, sbagliare di continuo. Cos’ e pazz’.
Sgombriamo subito il campo da eventuali ed involontari fraintendimenti: il Napoli ha vinto meritando di vincere.
Tuttavia, la squadra partenopea avrebbe ampiamente legittimato la vittoria se… la coppia dei centrali di difesa avesse avuto maggior lucidità ed accortezza in fase di impostazione, il centrocampo avesse avuto maggior dinamismo e precisione in fase di costruzione, l’attacco avesse avuto miglior fortuna e determinazione in fase di realizzazione.
In parole più povere, Manolas (poi Maksimovic pure) e Koulibaly quann’ escen’ palla a terra nun c’hann’ fa tremmà ogni vot’… Fabian Ruiz, Lobotka e Zielinski tenen’ cap’ e pier’ buon’ e l’hann’ usà senza tanta tocchi e tuccariell’… Callejon e Milik finché piglian’ sord’ da Pappone hann’ il dovere e giucà a pallone. Semplicemente.
È vero, di fronte c’è stata una squadra ben organizzata e con pregevoli individualità, che ha tenuto a lungo il possesso palla ed ha messo pressione a tutto campo.
Ma alcuni dei nostri sono sembrati avere esaurito la carica, inserendo la modalità infradito sott’ o ‘mbrellon’.
Comunque ho apprezzato l’abnegazione dei due terzini, fluidificanti di fascia, e soprattutto lo spirito di sacrificio del capitano. Mai visto Insigne così propositivo e combattivo allo stesso tempo.
Bene, archiviata l’ennesima pratica emiliana, i due prossimi turni appaiono sulla carta molto più agevoli: Inter e Lazio.
Non vi vedo d’accordo… non vi sembrano agevoli?… All’andata abbiamo subito due sconfitte nate da marchiani errori difensivi… e mo’… non è tempo, secondo voi, di poterci prendere una salutare rivincita? Io dico di si.

Scritto del Napoli, vediamo cos’altro è accaduto tra venerdì e domenica.

La terzultima giornata del campionato di Serie A si è aperta con la sfida tra Milan e Atalanta. Confronto tra le due squadre imbattute post lockdown. È finita in parità. Gara equilibrata e tutto sommato gradevole. Decimo risultato utile consecutivo per i rossoneri (7 vittorie e 3 pareggi) e rinnovo del contratto assicurato, a suon di ottime prestazioni della sua squadra, per mister Pioli. Hanno fatto addirittura meglio i nerazzurri di Bergamo invece, inanellando l’undicesimo risultato positivo di seguito (8 vittorie e 3 pareggi). La partita, in sintesi, si è decisa nei primi 45 minuti: allo splendido gol su calcio di punizione di Calhanoglu, ha fatto seguito la zampata sotto porta di Zapatone. Tra le due reti, c’è stato il rigore fallito dall’Atalanta con Malinovskyi (parato brillantemente da Donnarumma). Nel secondo tempo, nessuna delle 2 squadre ha avuto lo spunto giusto per puntare alla vittoria.

Nell’afoso pomeriggio di sabato il Parma ha superato con merito il Brescia. Dopo un primo tempo giocato a ritmi blandi, nel secondo è salito in cattedra Kulusevski: un assist perfetto ed un gol straordinario hanno impreziosito la partita del neoserpentino. Tra il primo ed il secondo gol del Parma c’è stato il momentaneo pareggio lombardo, nato da una indecisione difensiva dei ducali.

Lukaku ha giucatu nu partitunu e ha fattu pur duppiettu. Così, a Genova, l’Inter ha battuto con pieno merito i padroni di casa rossoblù. Netto il divario tecnico tra le due squadre, costruite sin dall’origine per obiettivi diversi. I nerazzurri di Gonde, conquistato il centrocampo fin dalle prime battute, hanno dominato in lungo e in largo il terreno di gioco. C’è stato poco o quasi niente da fare per i liguri che hanno opposto resistenza finché hanno potuto. Con il successo esterno gli interisti hanno scalzato l’Atalanta dal secondo posto in classifica… peccato che per il mister chiagniazzaro nerazzurro ciò non ha alcuna importanza.

Il Lecce non ha conquistato alcun punto a Bologna e così si è complicato decisamente il suo cammino per la ipotetica salvezza. Una rete di Barrow al 93esimo ha regalato la vittoria al Bologna e, di fatto, ha quasi condannato il Lecce a scendere in serie B. I salentini, giunti alla ventesima sconfitta in campionato, hanno a lungo recriminato sull’arbitraggio.

Con un gol di Okaka in avvio di gara, l’Udinese ha espugnato la Sardegna Arena. Al terzo di gioco, i friulani hanno subito messo in discesa il match contro i rossoblù di casa e li hanno anche affiancati in classifica a 42 punti. L’ultima vittoria del Cagliari risale ormai al 27 giugno, cioè ben 8 turni fa. Per l’Udinese un’ottima affermazione lontano dalla Dacia Arena.

La Fiorentina esce sconfitta ed infuriata dall’Olimpico: due calci di rigore a favore della Roma sono apparsi davvero troppi. Se il primo penalty è netto, il secondo appare assai discutibile. Doppietta dal dischetto di Veretout, intervallata dalla rete viola di Milenkovic: così la Roma ha blindato il suo quinto posto in classifica. I toscani, poverini, avrebbero meritato di uscire almeno imbattuti dalla tana capitolina, ma l’arbitro è stato di tutt’altro avviso.

Tra Spal e Torino è finita in parità. Un gol per parte, un gol per tempo. Partita di fine stagione tra due delle squadre che hanno maggiormente deluso le attese di agosto scorso.

La Lazio ha asfaltato il Verona con una perfetta manita, rimontando l’iniziale vantaggio veneto di Amrabat. Con il successo a casa di Giulietta e Romeo, i laziali hanno agganciato l’Atalanta al terzo posto in classifica, ad un solo punto dall’Inter. Sugli scudi il bomber Immobile, autore di una tripletta che lo ha portato a 34 reti in campionato a solo 2 reti dal record del traditore chiattone (nella stagione 2015/16, ricordate?). Partita che, dopo il primo tempo finito sull’uno a uno, ha mostrato tutto il meglio di sé nella ripresa, con la banda di Inzaghino completamente scatenata.

La Sampdoria ha fatto un grande regalo alla Rubentus, lasciando generosamente i 3 punti ai serpentini. I ladroni di casa hanno così ottenuto in omaggio: il nono scudetto consecutivo, una batteria di pentole antiaderente, una scopa con paletta pieghevole, un ventilatore a pale ed a pile, un set di arbitri sorridenti con bonus di decisioni Var tutte favorevoli e una nuova divisa a strisce orizzontali.

Anche il turno numero 36 è ormai affidato ai ricordi, ancor più che alla storia. Tra poche ore si ricomincia: il Napoli aprirà la penultima giornata facendo visita a Lukaku ed a lu cumpagni su. Speriamo che Milik si risvegli dal torpore. Ad ogni modo… #ForzaNapoli.
Andrea P&B

Milan-Atalanta 1-1
Brescia-Parma 1-2
Genoa-Inter 0-3
Napoli-Sassuolo 2-0
Bologna-Lecce 3-2
Cagliari-Udinese 0-1
Roma-Fiorentina 2-1
Spal-Torino 1-1
Verona-Lazio 1-5
Rubentus-Samp 2-0

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Tifoso del Napoli dai tempi del maestro Luis Vinicio, sognatore da sempre, fotografo mancato e strimpellatore convinto di strumento a sei corde, bancario fedele ultratrentennale, laureato in economia aziendale alla tenera età di 50 anni, sposato con prossima vista sulle nozze d’argento con due figli parimenti tifosi del Napoli sin dalla nascita, provo a seguire gli insegnamenti del Cristo Gesù e di tanto in tanto mi cimento a parlare di pallone… ma solo a mente fredda. Non odio la Juventus, mi limito solo ad evitarla scrupolosamente per non cadere in tentazione! Saluto di solito con “Pace e Bene”… e qualcuno recentemente mi ha apostrofato proprio così, “Andrea Pace e Bene”. Mi sembra una buona idea per il mio nick name da provetto blogger azzurro. Andrea P&B.

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