Le pagelle di Roma-Napoli

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Mazziati e Mazziati. Gli uomini di Mourinho ci hanno preso a botte per novanta minuti e, per non farci mancare nulla, ci hanno pure dato due palloni. Da non credere. Era meglio se non ci andavamo proprio. Siamo andati a Roma e non abbiamo visto il Papa. Siamo andati a Roma e abbiamo perso pure la poltrona. La poltrona Champion. Mazziati davvero. Finiamo con due espulsi, che saranno squalificati, e almeno due infortunati. Più che un tabellino è un vero e proprio bollettino di guerra. In effetti è stata proprio una guerra. Come ampiamente prevedibile. Il piano gara di Mou era chiaro. Chiavare mazzate alla cecata. Buttandola in rissa, con l’aiuto del pubblico. E poi vediamo che succede. È successo che ci siamo caduti con tutte le scarpe. E l’abbiamo persa. E abbiamo perso anche la testa. Politano ha fatto un fallo di reazione assurdo, che si può vedere solo il giovedì al calcetto con gli amici. Poi pure Osi si è fatto buttare fuori. Lui, però, si consolerà con il prossimo stipendio. ‘Na bella tredicesima… Prima della gara ha firmato il rinnovo. 10 milioni… Uanem ro’ Priatorio! Mazziati. Non cornuti. Per fortuna. Quello è l’arbitro. Che ha perso il controllo della gara dopo pochi minuti di gioco. Ma forse anche prima. Ma non prendiamocela con il direttore di gara. Che pure ha arbitrato una chiavica, proprio come si vestiva il suo omonimo detective con l’impermeabile (questa è una citazione da intenditori). Le maggiori colpe di questo ‘ntuosseco natalizio sono le nostre. O meglio le loro. Del mister e dei ragazzi. Potevano e dovevano saperlo. Potevano e dovevano fare meglio. Bastava prepararsi alla battaglia. Che era ampiamente prevedibile. Sgamata. Omballa’ (questa è solo per fratm Mino e fratm Fabrizio). E invece, come ha giustamente scritto l’amico Marco, in campo abbiamo visto una squadra di mammolette contro una squadra di delinquenti, guidata da un criminale in panchina. Per fermarli ci voleva davvero Colombo, quello con l’impermeabile. Ci voleva la polizia. O ci voleva una squadra vera. Di uomini. Sfacciati e sfaccimmi. Come eravamo noi fino a qualche mese fa. Quella squadra purtroppo non c’è più. Si è clamorosamente dissolta. Ora è una squadra di mammolette. Indifendibili. Che qualcuno li svegli. Che qualcuno gli faccia capire perché la nostra maglia ha il colore del cielo e del mare. E finiamola con i “giù le mani” e con i questo “non si tocca”. Mo’basta. Scurdammc ‘o passato. Che facciano gli uomini. Ogni limite ha una sua pazienza. Il limite è superato. Siamo ormai stanchi delle scuse e degli alibi.

Meret 7,5
Fa almeno due parate mostruose. Da qualche gara e’ più sereno e si vede. Io ve lo avevo detto. Il problema non è lui. Si prendono gol con la pala con e senza Alex. Che ha due attributi così.

Di Lorenzo 5
Che dire. Il Capitano è l’emblema di questa squadra. Del vorrei ma non posso. E affonda con la sua nave. Tale e quale al Titanic. L’inaffondabile. Affondato per troppa superbia. Sempre in difficoltà sia fisica che tecnica. Sempre in ritardo. Anche sul gol.

Rrahmani 5
Superato in velocità persino dal Gallo scartellato, senza opporre la minima resistenza. L’ombra di se’ stesso.

Juan Jesus 6,5
Geggei e’ il migliore. E quindi di che stiamo parlando? Gara di grande sostanza contro Lukaku. Che è ruoss assai. Anche troppo. Sempre concentrato e sul pezzo. Tra i pochi a non perdere la testa.

Mario Rui 6
Sembra la matrioska di Lukaku e Kristensen per quanto è piccolo e loro grossi. Ma è tra i pochi che non si sottrae alla lotta. E, in mezzo a tutte ‘ste mazzate e ‘sta tensione, riesce persino a non farsi buttare fuori.

Lobotka 5,5
Ci prova come al solito, ma stavolta nemmeno lui può. Non mi regge più il centrocampo a uno. E infatti si fa male. Si fa il cianco tanto. Ma non dalle risate. Che tristezza…

Anguissa  4
Il contrario di Maittiello. Tanto ruoss e tanto fesso. Irritante e supponente. Loro menano e lui fa i tacchi e i tocchetti. Par ‘o frat scem e Bob Marley. Gli manca solo un cannone fra le dita. Per fortuna c’è la coppa d’Africa. Basta!

Zielinski 4,5
Altro che “giù le mani da Piotr”. Ieri Zio le mani addosso se le meritava proprio. Per il suo bene. E il nostro. Magari si svegliava. L’unico che i romanisti non hanno picchiato. Nun c’er bisogno. Stava dormendo tanto bello. Mourinho non l’ha nemmeno dovuto abbracciare…

Politano 0
Un deficiente. Nel senso etimologico del termine. Nel senso di manchevole. Gli manca proprio l’ABC. Se vuoi fare un fallo di reazione a omm’ chiava ‘na capata ‘mmocc’ a Mourinho. Come Britos con Morata. Facci vedere il sangue. Ma il calcetto no. Non si può proprio vedere. Ma come si fa? Proprio mammoletta pure nella reazione. La tiene lui sulla coscienza.

Osimhen 5
Appare appesantito. Evidentemente aveva le tasche troppo piene. Ma piene di soldi e non di sassi. So’ giovanotti… E’ tra quelli che più si fa fare dal portoghese. Nervosissimo. Becca molte mazzate e pochi palloni. Poi si fa buttare fuori per due presunti eccessi di generosità. In realtà sono due falli stupidi. Stavolta non è Mostrimhen ma Pollimhen. L’uomo pollo.

Kvara 5
Appena tocca palla, rigorosamente spalle alla porta, lo alzano da terra. Ormai è uno sport nazionale. Il sollevamento Kvara. E Mou con la sua banda ci va a nozze. Avvilitissimo ed intimorito non ne azzecca una.

Cajuste 5
Cotonatissimo. Si fa notare per la messa in piega che si fa apposta per le Feste. Va moscissimo sul gol per non rovinarsi il capello. E la festa la fanno a noi.

Zerbin sv
Da buon Zerbin ci manca solo che entri in campo con la scritta “Salve. Buon Natale.” Dal lato suo passano tutti.

Raspadori, Natan, Gaetano sv.
A due minuti dalla fine entrano a tre di loro con un uomo in meno. Poi due. E’ quasi un record. Nel finale Rimangono in campo degli undici iniziali, oltre Meret, solo in 3. Un mischiafrancisco totale. Forse dovevano fare i tre Magi ncopp ‘o presepio… Ovviamente Raspa e’ chill ca mirra… che nisciun a mai capit a che cosa serve. La mirra… ma forse pure Raspa…

Mazzarri 4
Fa tenerezza. All’inizio abbraccia Mourinho e manca poco che gli chieda l’autografo. Già la’ si era capito tutto. Bastava guardare le facce dei due. Uotter era rubicondo e sembrava appena uscito da un’osteria del presepe, Mou aveva la faccia di Massimo Decimo Meridio prima di entrare nel Colosseo, dopo aver visto Commodo. Il nostro non ci ha capito niente dall’inizio alla fine. Eppure bastava poco. Era letta. Bastava predicare calma e tranquillità. Ma questa squadra non ha né calma ne’ tranquillità e Uotter nemmeno. Ha paura. Una paura fottuta. Si fa male da sola e si sgretola alla prima avversità. La squadra. E pure Uotter. Che non fa nulla di nulla dopo l’espulsione, quando bisognava serrare i ranghi per portare a casa il pari. Che dorme in panca con la mammella tra le labbra mentre Mou affianco a lui fa la guerra. Che fa il cambio più strologo della storia. La bellezza di tre sostituzioni contemporaneamente a due minuti dalla fine in 9 contro undici. Per la serie mischiamm’ ‘e squadre. Ma per fare che? Boh! Ebbene sì Mazzarrati e Mazziati. Maremma Capitala!

Lo so che lo ntuosseco serpeggia… Ma auguro a tutti voi un bellissimo Natale del Signore. Quel Bambino possa davvero rinascere nelle vostre case e nei vostri cuori ed illuminarli. In questo giorno ed in ogni giorno. Siate lieti e felici con i vostri affetti più cari. Nemmeno una sconfitta può intossicarci questo giorno. Ci sono poche cose più importanti del nostro Napoli. Pochissime.
E quel Bambino è di sicuro una di quelle…

Buon NATALE del SIGNORE e…

Forza Napoli Sempre!

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