Che è… che è stat… che è succies? 14a di ritorno

163

Buongiorno…

Proprio così. Grande Napoli. Vittoria in trasferta, nel posticipo del lunedì, e conquista del terzo posto in classifica. Che colpo! Finalmente sta schiarann’ o sole! Finalmente s’ stann’ add’rzann’ e cose. Finalmente stamm’ arruvutamm’ a classifica. Grande Napoli. Peccato siano rimaste solo cinque gare al termine… altrimenti anche l’Inter rischiava di essere raggiunto. Se gli azzurri continuano così, le premesse per il prossimo campionato nascono sotto i migliori auspici. Ma, intanto, speriamo che i nostri beniamini riescano a portare a termine la missione già in questo torneo. Il piazzamento Champions è fondamentale per il Napoli. Per farlo ancora più grande!
Tornando alla partita, i partenopei hanno disputato una gara con poche sbavature, tanta qualità di gioco ed una straripante quantità di azioni da gol. Venire via con soli due gol all’attivo dal campo del Toro è un risultato che un po’ mortifica quanto visto effettivamente in gara. Per fortuna che la contesa si è risolta in avvio di partita grazie alla spettacolare marcatura di Bakayoko ed al guizzo di Osimhen. Per il resto, a turno, hanno provato a rimpinguare il bottino di gol Zielinski, Politano, Insigne, Lozano ed Elmas (questi ultimi due entrati nel corso del secondo tempo). Un po’ la serata di grazia del portiere granata Sirigu, un po’ i pali… hanno fermato l’onda azzurra in attacco.
Grande Napoli. Un plauso va riconosciuto ad Hysaj, Rrahmani e soprattutto Demme. Hanno contribuito significativamente all’affermazione degli azzurri in terra piemontese. Roba da stropicciarsi gli occhi e da spellarsi le mani per gli applausi.
Bene, detto del Napoli a 66 punti, terzo in classifica e padrone assoluto del proprio destino, passiamo ora in rapida rassegna le altre gare giocate nella 14esima di ritorno.

Il derby tra i liguri di ponente e quelli di levante ha visto prevalere il Genoa sullo Spezia. Rossoblù e bianconeri hanno dato vita ad una gara combattuta, equilibrata fintanto che non sono stati effettuati i cambi dalla panchina. Infatti i genoani hanno calato il doppio jolly coi subentrati Scamacca e Shomurodov autori delle reti al 62esimo ed all’86esimo che hanno decretato il successo della squadra di Ballardini. Tre punti preziosi in chiave salvezza, visto che ora l’atmosfera si è piuttosto surriscaldata nel lato basso della classifica. Genoa a 36 punti e Spezia a 33.

Tra Parma e Crotone è andato in scena un anticipo della prossima serie B. E che anticipo, tra penultima ed ultima in classifica, ricco di gol e tanta allegria nelle maglie difensive. Alla fine, l’hanno spuntata i calabresi con la prima vittoria in trasferta di questo campionato che, per la verità, per larghi tratti è stato fin troppo avaro di soddisfazioni. La squadra di Cosmi è andata in vantaggio al 14esimo con Magallan, poi è stata raggiunta sul pari al 29esimo da Hernani. Nuovamente in vantaggio i rossoblù, grazie all’uno-due di Simy ed Ounas negli ultimi minuti della prima frazione di gioco. Nel secondo tempo i ducali, in appena cinque minuti, tra il 49esimo ed il 54esimo, hanno livellato il punteggio con le reti di Gervinho e Mihaila. Il rigore trasformato al 69esimo da Simy, giunto alla 19esima marcatura del torneo, ha fissato il punteggio definitivamente. Parma a quota 20 e Crotone due punti appena sotto. A cinque giornate dal termine entrambe le squadre restano appese alla massima serie esclusivamente sotto il profilo matematico.

Il Sassuolo ha centrato la quarta vittoria consecutiva, battendo tra le mura amiche la Sampdoria. Successo di misura per gli emiliani, grazie alla rete in rovesciata di Berardi. Dopo un primo tempo equilibrato, nel quale è stata la Samp la squadra a rendersi più pericolosa in attacco, nella ripresa, con l’ingresso in campo di Boga, i neroverdi hanno innestato una marcia in più nella manovra di gioco. Al 69esimo il gol del capitano emiliano ha fatto pendere le sorti della partita a favore dei padroni di casa in modo definitivo. Sassuolo a 52 punti e Samp staccata di 10 lunghezze.

Non si arresta la caduta libera del Benevento che nel lunch match domenicale ha subito la 16esima sconfitta del campionato ad opera di una brillante Udinese. Rientrato in squadra De Paul dopo il turno di squalifica, il gioco dei friulani ha beneficiato delle sue intuizioni e dei suoi puntuali assists. In avvio di gara, al quarto minuto, i bianconeri sono andati in vantaggio con Molina, e più avanti, al 31esimo, hanno raddoppiato con Arslan. I sanniti hanno accorciato le distanze con il penalty di Viola. Nella ripresa la squadra di Gotti ha preso il largo con le marcature di Stryger Larsen (‘49) e Braaf (’73). Voi sapevate che in Italia giocava un olandese di nome Braaf? E braav… io, no! Infine, a sette minuti dal 90esimo, Lapadula è andato nuovamente in gol per i campani. La squadra di Inzagone sta mostrando una paurosa involuzione rispetto al girone di andata. Nel 2021 non ha ancora vinto una partita ed ora la situazione in classifica è veramente delicata. Assai delicata. Benevento terz’ultimo a 31 punti, Udinese 8 punti più in su.

Ancora una volta si è inceppata la Rubentus che non è riuscita ad andare oltre il pareggio sull’ostico campo della Viola. Toscani in vantaggio nel corso del primo tempo grazie alla concessione di un rigore (…udite, udite!) per un fallo di mano di un serpentino (… azz!) visto dal VAR più che dall’arbitro (… addirittura!). Vlahovic ha fatto il cucchiaio dal penalty all’estremo difensore rubentino ed ha siglato l’uno a zero. In avvio del secondo tempo, con un’immensa dose di fortuna, i rubentini hanno agguantato il pari. Da lì in avanti poi il risultato non è più cambiato, nonostante i vani ed inconcludenti tentativi di cierresettecucùtetè di lasciare il segno. Niente da fare, il decimo scudetto consecutivo c’è rimast’ ngann’ ad Agnello Agnelli e compagnia bella, alle prese con le fantasie della superlega e le montagne di debiti accumulate. Tornando al pallone giocato, Fiorentina a quota 34 e quelli altri a quota 66.

L’Inter adda fà na statua r’or’ a Darmian, autore del gol vittoria contro il Verona. Così come avvenuto due settimane fa contro il Cagliari, il fluidificante di fascia al 76esimo di gioco ha rotto l’equilibrio della gara con i veneti ed ha regalato altri 3 punti ai nerazzurri, ormai prossimi alla vittoria finale. I gialloblù hanno disputato una buona gara ed hanno rintuzzato gli attacchi della capolista fino allo svantaggio. Lukaku ha giucatu ma, puru stavoltu, nun ha signatu. Nonostante il centravanti d’ebano sia rimasto all’asciutto, la squadra di Gonde è ormai a pochi metri dal traguardo finale. In classifica è salita a 79 punti, con un cospicuo distacco sulla seconda. Lo scudetto è cosa fatta. Il primo scudetto cinese in Italia! Eeeehhhh?!

Il Cagliari ha disputato una gran bella gara ed ha battuto con merito la Roma che, nelle ultime sei giornate, ha conquistato solo cinque punti. I sardi con il successo casalingo hanno raggiunto al quartultimo posto il Benevento a quota 31 (insieme al Torino che però ha una gara in meno da giocare a metà maggio contro la Lazio). Nel primo tempo il match è stato sbloccato dai padroni di casa con Lykogiannis. I capitolini hanno pareggiato con Carles Perez. Nella ripresa nuovamente in gol i sardi con un uno-due ad opera di Marin e Joao Pedro. Più avanti, per i romanisti, Fazio ha accorciato le distanze ma il risultato non è più cambiato. Gli uomini di Fonseca sono apparsi in partita più col fisico che con la mente: l’appuntamento di giovedì contro il Manchester Utd è troppo importante e la testa dei giallorossi è già proiettata alla semifinale di Europa League.

L’Atalanta ha subissato di gol il Bologna che, in avvio di gara, è stato anche pericoloso in almeno un paio di occasioni. Alla distanza è venuta fuori la classe di Muriel e la maggior prestanza atletica dei bergamaschi. Ecco il tabellino dei gol: Malinovskiy (’22), Muriel su rigore (’44), Freuler (’57), Zapata (’59) e Mirancuk (’73). Prova di forza dei nerazzurri che hanno corso dall’inizio alla fine del match. È impressionante come questa squadra abbia ammortizzato l’uscita dal team del Papu Gomez ed il momentaneo accantonamento di Ilicic, dimostrando di poter continuare a fare gioco con fantasia e pressing costante. Ma quante vitamine assumono Toloi ed i suoi compagni? Con i tre punti la squadra di gne gne Gasperini è salita a quota 68 punti, ad undici punti dalla capolista.

La Lazio, reduce dalla manita rimediata a Napoli, s’ha luat’ subit’ o schiaff’ ra faccia ed ha rifilato un tris al malcapitato Milan, nell’ultimo posticipo di giornata. Due volte Correa e poi Immobile verso la fine, hanno castigato i rossoneri che non solo hanno perso la partita, ma hanno anche ceduto il secondo posto in classifica all’Atalanta. Senza Ibrahimovic, la squadra di Pioli perde molto del suo potenziale offensivo ed in difesa le sole prodezze di Donnarumma non bastano. Prova superlativa, invece, per l’undici biancoceleste che ha dimostrato maggiore attenzione in retroguardia e più precisione in avanti. Milan a quota 66, a pari punti con Napoli e Rubentus, e Lazio a quota 61, con una partita da recuperare. Ora più che mai la lotta ad un piazzamento Champions è apertissima a cinque giornate dal termine.

Con il fischio finale del match dell’Olimpico, eseguito magistralmente da Orsato di Schifo, è calato il sipario sul 33esimo turno di campionato. Un turno che, a ben vedere, è stato favorevole per gli azzurri. Quel tanto che basta per guardare al futuro con rinnovata speranza. Azzurra speranza! E domenica prossima, nun v’ jat’ a fa’ a pennichella… il Napoli giocherà alle 15 contro il Cagliari. Occhi aperti e urlo in canna. #ForzaNapoli.

Andrea P&B

GENOA-SPEZIA 2-0

PARMA-CROTONE 3-4

SASSUOLO-SAMPDORIA 1-0

BENEVENTO-UDINESE 2-4

FIORENTINA-RUBENTUS 1-1

INTER-VERONA 1-0

CAGLIARI-ROMA 3-2

ATALANTA-BOLOGNA 5-0

TORINO-NAPOLI 0-2

LAZIO-MILAN 3-0

Articolo precedenteLe pagelle di Torino-Napoli
Prossimo articoloModuli, modelli, modalità
mm
Tifoso del Napoli dai tempi del maestro Luis Vinicio, sognatore da sempre, fotografo mancato e strimpellatore convinto di strumento a sei corde, bancario fedele ultratrentennale, laureato in economia aziendale alla tenera età di 50 anni, sposato con prossima vista sulle nozze d’argento con due figli parimenti tifosi del Napoli sin dalla nascita, provo a seguire gli insegnamenti del Cristo Gesù e di tanto in tanto mi cimento a parlare di pallone… ma solo a mente fredda. Non odio la Juventus, mi limito solo ad evitarla scrupolosamente per non cadere in tentazione! Saluto di solito con “Pace e Bene”… e qualcuno recentemente mi ha apostrofato proprio così, “Andrea Pace e Bene”. Mi sembra una buona idea per il mio nick name da provetto blogger azzurro. Andrea P&B.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.