Zuppa Inglese?

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Ma Inglese è ‘na zuppa?
La domanda è in pratica obbligata.
E se vogliamo anche la risposta.
Il ragazzo non è sicuramente né Vieri, né tantomeno Levandovsky.
Anzi, per i numeri che ha e l’età, appare più vicino ad essere nu buon Caracciolo barra Aglietti, con punte di Maxi Lopez.
Neanche settanta presenze complessive in serie A con meno di quindici gol.
A ventisei anni, poiché hai sempre giocato nel Chievo, o non sei tutto stu granché o sei il giocatore più sottovalutato della storia.
Obiettivamente più probabile la prima. Insomma un giocatore non da Napoli come dicono quelli che parlano bello.
Insomma ‘na bona zuppa…
E ancora, seconda domanda, su Inglese s’hanno fatto ‘a zuppa?
Questa è più interessante.
Proviamo a rispondere.
Proviamo a capire.
A chi serve davvero l’operazione Inglese?
Cui prodest? Come dicevano i Romani?
A molti tifosi azzurri “prodest” assaj.
Perché avevano fatto credere loro che il colpo last minute sarebbe stato Berardi.
Ed invece è arrivato Inglese.
E nessuno se l’aspettava.
È stato un colpo di teatro.
E che colpo…
Ora tutti provano a darsi e darci una spiegazione.
Una diversa da quella che Giuntoli abbia improvvisamente cominciato a dedicarsi al consumo di sostanze stupefacenti o psicotrope, ovviamente.
Molti dicono operazione fatta esclusivamente per motivi fiscali.
A questo proposito è evidente che l’operazione ha generato un costo e quindi un abbattimento degli utili tassabili ma non mi sembra una giustificazione appagante.
Un po’ tafazziana in verità.
Alcuni dicono che il Napoli si è portato avanti col lavoro, perché il nostro Zuppa piace a Fiorentina e Sassuolo, che hanno giocatori importanti, che acquistaremo l’anno prossimo dando lui come pedina di scambio parziale.
Questa è ancora più folle a mio parere.
Cervellotica.
Purtroppo una vera spiegazione non c’è.
Io c’ho pensato. A lungo.
Cercando una motivazione.
Ma non l’ho trovata.
Non ancora almeno.
E quando non riesco a giustificarle, le cose non mi garbano, per deformazione professionale.
Perché dietro le cose che non riesci a spiegarti poi spesso escono fuori le peggiori magagne.
Andreotti docet…
A pensare male…
Comunque c’è puzza o, meglio, profumo di zuppa… di Bigon, di Donadel e di Vargas, di Sosa ed Enrique.
Speriamo dunque di non bruciarci e non rimanere col classico savoiardo in mano…

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mm
Felice, papà, molto, e marito. Ispirato dalla filosofia Troisiana e cresciuto a pane e Così Parlò Bellavista. Malato (grave) di Napoli e del Napoli dalla nascita. Rapito dall’ironia e dalla punta di penna di Peppino Pacileo. Appassionato di economia, anche per necessità. Insomma una gran bella vita da orsacchiotto. Poi, però, prendi un tram in faccia all’improvviso e tutto si ribalta… e tutto è diverso. Ma non bisogna mai mollare…mai…perché il cielo è azzurro…proprio come il mare…

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