Elezioni a Rubolandia.
Tutto molto, ma molto folkloristico.
Anche perché a Rubolandia le elezioni non si vincono, ma si rubano.
Quindi il bello non è nel risultato ma in quello che c’è intorno.
Il risultato, ahinoi, è scontato.
Vince sempre lo stesso.
O meglio la stessa famiglia.
Per cui il Grande Rubbo proviene sempre dalla stessa parrocchia.
Una famiglia di Rubi che comincia per A e finisce per I.
E sono anni, anni e anni che comandano a Rubolandia.
Ed ai Rubi sta più che bene così, sono contenti ed orgogliosi dei loro capi, della “Famiglia”.
Una famiglia importante e, come tale, amica di tante altre famiglie importanti. Forse anche troppe.
Le elezioni si fanno ma solo per mero esercizio di democrazia, i risultati già si sanno prima.
Tant’è che Rubo Vespa, il Rubo giornalista politico, fa la sua trasmissione prima dei risultati.
Con tanto di campanelli che suonano e plastici di Rubolandia in bella vista.
Con tutti i Rubi vip in studio ad esaltare il vincitore. Da Rubo buffone a RubIlaria.
Uno spettacolo davvero.
Stupendo e vintage il camioncino che fa il giro di Rubolandia con tanto di megafono al grido di vota Andrea, vota Andrea!
Bellissimi i manifesti elettorali, stampati rigorosamente in bianco e nero ed esposti in tutto il villaggio.
Col Grande Rubbo in primo piano che dice “ruberemo di più” oppure “solo rubare sappiamo solo rubare”.
Questo per le elezioni normali.
Le amministrative insomma.
Ma a sto giro la posta in palio era ancora più alta.
Si votava per le europee.
Per l’ECA.
Che non è, come potrebbe pensarsi, l’European Club Association, ma l’European Cleptoman Association.
L’associazione europea dei cleptomani.
Ed il grande Rubbo ovviamente è talmente un grande in materia che è stato eletto presidente.
All’unanimità.
Senza se e senza ma.
Presidente dell’ECA.
Incarico davvero prestigioso.
Stabbene!