Vota Andrea! Vota Andrea!

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Elezioni a Rubolandia.
Tutto molto, ma molto folkloristico.
Anche perché a Rubolandia le elezioni non si vincono, ma si rubano.
Quindi il bello non è nel risultato ma in quello che c’è intorno.
Il risultato, ahinoi, è scontato.
Vince sempre lo stesso.
O meglio la stessa famiglia.
Per cui il Grande Rubbo proviene sempre dalla stessa parrocchia.
Una famiglia di Rubi che comincia per A e finisce per I.
E sono anni, anni e anni che comandano a Rubolandia.
Ed ai Rubi sta più che bene così, sono contenti ed orgogliosi dei loro capi, della “Famiglia”.
Una famiglia importante e, come tale, amica di tante altre famiglie importanti. Forse anche troppe.
Le elezioni si fanno ma solo per mero esercizio di democrazia, i risultati già si sanno prima.
Tant’è che Rubo Vespa, il Rubo giornalista politico, fa la sua trasmissione prima dei risultati.
Con tanto di campanelli che suonano e plastici di Rubolandia in bella vista.
Con tutti i Rubi vip in studio ad esaltare il vincitore. Da Rubo buffone a RubIlaria.
Uno spettacolo davvero.
Stupendo e vintage il camioncino che fa il giro di Rubolandia con tanto di megafono al grido di vota Andrea, vota Andrea!
Bellissimi i manifesti elettorali, stampati rigorosamente in bianco e nero ed esposti in tutto il villaggio.
Col Grande Rubbo in primo piano che dice “ruberemo di più” oppure “solo rubare sappiamo solo rubare”.
Questo per le elezioni normali.
Le amministrative insomma.
Ma a sto giro la posta in palio era ancora più alta.
Si votava per le europee.
Per l’ECA.
Che non è, come potrebbe pensarsi, l’European Club Association, ma l’European Cleptoman Association.
L’associazione europea dei cleptomani.
Ed il grande Rubbo ovviamente è talmente un grande in materia che è stato eletto presidente.
All’unanimità.
Senza se e senza ma.
Presidente dell’ECA.
Incarico davvero prestigioso.
Stabbene!

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Zibignev nasce in Polonia il 10 maggio 1977. Nel mito di Boniek. All’eta’ di 10 anni i suoi genitori si trasferiscono a Napoli, giusto in tempo per il primo scudetto azzurro. Per Zibi è una folgorazione. Lui lo vede come un segno degli Dei e diventa tifosissimo azzurro. Non perde una gara scavalcando sempre dal lato distinti. Il padre fa una discreta carriera, diventa prima parcheggiatore abusivo e poi bagarino ufficiale sotto la curva b. Grazie ai suoi sacrifici, Zibignev si laurea in giornalismo col massimo dei voti, con una tesi di 20 tomi, da 1000 pagine l’uno, su furti della Juventus, squadra nei confronti della quale sviluppa un odio incondizionato e fortissimo. La sua tesi il giorno dopo la pubblicazione è scomparsa e non è mai più stata ritrovata. Per questa sua posizione antijuventina è nelle liste di proscrizione di sky, di mediaset e di tutti i giornali di italia. Nessuno tranne 17su24.it poteva dunque assumerlo.

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