VENTITREESIMA GIORNATA: Un altro passo in avanti… consapevolmente !!

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Stavolta sarò sinteticamente sintetico.
Ampress ampress… spicciammec !!

Tre pareggi, tutti fissati sull’1-1. Quattro vittorie esterne, tra le quali quella del Napoli. Due vittorie domestiche. Una sconfitta in trasferta. Venticinque gol in tutto.

SAMP-TORINO 1-1. Entrambe le squadre venivano da vittorie nell’ultimo turno. Nella circostanza si son invece divise la posta in palio in modo pressoché equo. Primo tempo di stampo granata, ripresa a tinte blucerchiate. Nessuna delle due, ad onor del vero, avrebbe meritato la vittoria. Il pari è stato quindi il risultato più azzeccato, nonostante un sussulto finale per un’azione di Belotti, entrato a partita in corso, che ha sfiorato il gol alla Schachner (ricordate il carrarmato austriaco?).
Nel Toro sono stati espulsi Acquah e nientepopodimeno che pure Mazzarri, reo di essersi rivolto all’arbitro in modo irrispettoso: “Gne, gne, gne!”.
Sesto posto in solitario per la Samp in classifica, mentre il Torino, a distanza di 5 punti, si piazza per il momento al decimo posto.

INTER-CROTONE 1-1 È ormai acclarato. Inequivocabilmente. La squadra nerazzurra non sa più vincere. L’ultima vittoria risale a più di due mesi fa, quando segnò 5 gol al Chievo e conquistò il primato in classifica osannata da tutti. Altri tempi !
Per la banda, un po’ allo sbando, di Spalletti è il quinto pareggio di fila. Nei giorni scorsi il tecnico nerazzurro si era velatamente lamentato con la dirigenza per i mancati rinforzi dalla campagna di calciomercato: “Gne, gne, gne!”.
Ma i cinesi hanno fatto finta di non capire bene il pianto toscano del tecnico.
Per i calabresi è stata invece una gran bella gara. I rossoblu’ di Zenga hanno giocato in modo ordinato e ficcante, sopperendo all’evidente divario tecnico con tanto vigore agonistico e intelligenza tattica.
Di questo passo il Crotone si candida a rimanere nella massima serie.

VERONA-ROMA 0-1. Ritorno alla vittoria per i giallorossi capitolini, dopo ben sei turni nei quali avevano collezionato la miseria di 3 punti appena. La gara si è sbloccata dopo 40 secondi circa con la prima rete del turco C.Under e la Roma, sulle ali dell’entusiasmo, avrebbe potuto addirittura raddoppiare e triplicare nel primo tempo. Poi nel secondo tempo ha dovuto faticare un po’ per mantenere il vantaggio, visto che al 51esimo è rimasta in dieci in seguito all’espulsione di Pellegrini.
Dall’altra parte il Verona è apparso ben poca cosa. A tratti in difesa è sembrato anche piuttosto imbarazzante. Aver subito solo un gol sembra già esser stato un gran successo. Eppure lo scorso turno aveva asfaltato la Viola a Firenze. Mah.
Espulso nuovamente Pecchia per proteste contro l’arbitro: “Gne, gne, gne” e via subito in tribuna per punizione.

RUBENTUS-SASSUOLO 7-0. Politano ci ha dato un mano. A dimenticarlo in fretta e lasciarci pure il fegato sano. Non è stata una partita di pallone. Ma solo un avvincente show del traditor chiattone. Sarà contento occhio di falco Marotta. La sua integerrima squadra non è affatto cotta. Meno male che son sempre secondi. Altrimenti mo’ avremmo in prima pagina tutte le facce dei serpentini giocondi. Di più non scrivo, non avrebbe senso. Del Sassuolo, invece, potete immaginare cosa penso !

CAGLIARI-SPAL 2-0. Con un gol per tempo, la squadra isolana regola la Spal col più classico dei punteggi. Il Cagliari non ha mai sofferto realmente l’attacco dei ferraresi e ha potuto portare a casa una vittoria importantissima, che dà morale e, soprattutto, punti per salvezza.
Partita spigolosa, a tratti giocata con la baionetta sguainata: ben 42 complessivamente i falli commessi e 7 cartellini gialli, cinque dei quali ai rossoblu di casa.
Per la Spal, dopo due pareggi di prestigio contro Udinese ed Inter, è arrivata una brutta battuta d’arresto.
E nei prossimi 2 turni incontrerà prima il Milan e poi il Napoli. Non proprio una passeggiata per i ferraresi.

BOLOGNA-FIORENTINA 1-2. La Viola si aggiudica il derby dell’Appennino mettendo in mostra uno dei suoi pezzi più pregiati: Chiesa. Forza DeLa fallo sto sacrificio, regalaci sto giovanotto dalle grandi potenzialità.
La Fiorentina si rimette in sesto dopo la scoppola dell’ultimo turno subita in casa dal Verona. Ricca di giocatori dalle belle speranze, la squadra toscana sta alternando prove maiuscole a prove piuttosto opache. E per domenica si prepara ad ospitare i serpentini.
Dall’altra parte i rossoblu emiliani hanno da recriminare per alcune occasioni non andate a buon fine per poco e niente.
Si rifaranno certamente il prossimo turno sul campo dell’Inter.
Una curiosità: lo zero ad uno dei toscani ed il momentaneo pareggio dei bolognesi sono stati entrambi realizzati direttamente da calcio d’angolo.

UDINESE-MILAN 1-1. Ormai la squadra rossonera di Cina, quella con il boss a bordo campo, è solo una lontana parente della squadra vista fino a qualche domenica fa. Soffre, rischia si… ma difficilmente si fa mettere sotto. Insomma segnali di crescita confortanti per i milanisti. Suso in gran spolvero con una gol realizzato da lunga distanza tipo missile nordcoreano. Sulla gazzetta hanno scritto testualmente “il Milan crea, il Milan disfa, una buona Udinese chiude”. Proprio così, condivido appieno.
A proposito di Udinese, la squadra bianconera sta disputando un torneo molto positivo ed il suo allenatore dimostra di meritare il proscenio della massima serie. I bianconeri friulani hanno avuto il pregio di giocare alla pari con il Milan, meritando ampiamente il pareggio. In classifica ora l’Udinese è nona con 33 punti, il Milan invece è un gradino sopra con 35 punti.

ATALANTA-CHIEVO 1-0. Vittoria meritata per la squadra di casa che ha cercato con maggiore insistenza i tre punti. Per il Chievo, invece, la tattica del “primo non prenderle” non ha pagato.
L’autore del gol è l’ennesimo prodotto del vivaio italiano, stavolta “made in Firenze” però: Mancini, classe 1997, difensore.
Per la squadra bergamasca la vittoria regala il settimo posto in classifica, consente di sorpassare il Milan e la pone a soli due punti di distanza dalla Samp.
Nel Chievo ha esordito il buon Giaccherini che non ha inciso in modo determinante, con i suoi colpi da fuoriclasse, nel gioco dei gialloblu.

BENEVENTO-NAPOLI 0-2. I sanniti hanno giocato allo spasimo, si sono impegnati come non mai, hanno messo cuore e muscoli in ogni azione ma hanno avuto la sfortuna di incontrare il nostro amato Napoli. Fatto di una giusta miscellanea di sacrificio e fantasia, equilibrato mix di tecnica e tattica, godibile cous cous di giocate spettacolari e tocchi raffinati.
Prepariamoci al meglio: da qui alla fine per il Napoli saranno tutte battaglie da affrontare con spirito belligerante.
Nessuno ci regalerà niente, nemmeno per errore. Solo la VAR ci può salvare, ed a Benevento lo ha fatto di nuovo in modo egregio. Meno male.
In alcuni frangenti del derby regionale non è apparso proprio del tutto evidente il divario di 50 punti tra le due squadre.
Son certo che Sarri ha preso buona nota di quanto visto e di sicuro avrà modo di intrattenere la squadra su alcuni passaggi un po’ sottotono, che tanto ci hanno fatto impensierire davanti alla tv.
Per ogni altro approfondimento vi suggerisco di dare un’occhiata alle mitiche pagelle del buon Felice.

LAZIO-GENOA 1-2. Sorpresona della giornata nel posticipo del lunedì sera. I rossoblu liguri si impongono in trasferta contro gli aquilotti laziali con un Pandev formato triplete, di mouriniana memoria. Gara che stenta a decollare e che poi diventa invece estremamente interessante nel corso del secondo tempo. I genoani hanno effettuato una gara non solo fatta di strenua difesa ma anche di validi contrattacchi. I laziali sono, invece, apparsi un tantino con le idee appannati e senza grosse intuizioni per conquistare l’intera posta in palio.
La lotta per il terzo posto, grazie alla battuta d’arresto dei biancocelesti, si fa molto avvincente visti gli irrisori distacchi in classifica.

A presto… non più tardi ra semman’ che tras’ eh !
Andrea P&B.

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Tifoso del Napoli dai tempi del maestro Luis Vinicio, sognatore da sempre, fotografo mancato e strimpellatore convinto di strumento a sei corde, bancario fedele ultratrentennale, laureato in economia aziendale alla tenera età di 50 anni, sposato con prossima vista sulle nozze d’argento con due figli parimenti tifosi del Napoli sin dalla nascita, provo a seguire gli insegnamenti del Cristo Gesù e di tanto in tanto mi cimento a parlare di pallone… ma solo a mente fredda. Non odio la Juventus, mi limito solo ad evitarla scrupolosamente per non cadere in tentazione! Saluto di solito con “Pace e Bene”… e qualcuno recentemente mi ha apostrofato proprio così, “Andrea Pace e Bene”. Mi sembra una buona idea per il mio nick name da provetto blogger azzurro. Andrea P&B.

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