VENTESIMA GIORNATA: Anno nuovo, imbrogli vecchi…

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Sembra tutto inVARiato, eh? Ma vi sbagliate: è peggio di prima!!

 

Avvio del girone di ritorno e inizio di fuga lassù in vetta, dove il nostro amato Napoli primeggia a 51 punti, dopo aver superato la resistenza dell’ennesimo pullman piazzato ‘ncopp ‘o camp’ annanz’ a port’ contro i prodi azzurri.
Troppo forti però sono stati Koulibaly e compagni per i giallini scesi dal Veneto (ma non dal pullman), animati da buone intenzioni e da pessimi limiti.
Con grosso spirito di sacrificio e tanta fortuna (i ch’ mazz’ !), i veronesi hanno cercato di sopperire al lapalissiano divario tecnico con la squadra di Sarri. Poi a due terzi di gara la resa incondizionata nelle mani di carbonio K2 prima e di grillo José poi.

Come zecche della peggior specie, a distanza di un solo punto in classifica, ci sono i pregiudicati rubentini… artefici del nuovo misfatto in terra sarda, compiuto in modo quasi irriverente, senza eludere neanche la sorveglianza video (ma in fondo, perché farlo ?).

Ci dispiace assai, guardando un po’ più giù, per Spalletti e Di Francesco… ma proprio assai: i nerazzurri di Cina hanno conquistato appena 3 punti nelle ultime 5 gare mentre i giallorossi d’America ne hanno portati a casa solo un paio in più. Insomma, messi insieme, non hanno fatto quanto il Napoli nello stesso periodo.
Diciamoci la verità, Inter e Roma appaiono, alle luce delle ultime prestazioni, un po’ come dei giganti dai piedi d’argilla… piedi che, tra l’altro, tengono pure e call’ e i duron’.

Dunque vediamo che è successo in questo ventesimo turno di campionato: 5 vittorie interne, 2 vittorie esterne, 2 pareggi ed una immeritata sconfitta interna. Ventisette gol fatti, 4 dei quali da Ciro Immobile, e ben ventisette gol subiti, 5 dei quali dall’immobile Gomis.

Qui di seguito il dettaglio degli infuocati scontri pallonari.

CHIEVO-UDINESE 1-1. Dopo cinque vittorie consecutive si frena la corsa dei friulani, mentre prende un po’ di respiro la squadra clivense dopo tre sconfitte di seguito. Partita dai due volti: sono partiti fortissimi i padroni di casa con un gran gol di Radovanovic ed il raddoppio di Cacciatore, poi negato dal VAR per un millimetrico fuorigioco. I bianconeri di Udine si son ripigliati dallo shock iniziale e hanno poi cominciato a giocare, raggiungendo il sospirato pari con un fantozziano autogol di Tomovic. Nella ripresa i friulani hanno accelerato e sono andati vicinissimi al raddoppio, ma Tomovic si è riscattato alla grande ed ha neutralizzato una gigantesca occasione da gol. La gara è proseguita poi sui binari dell’equilibrio fino al termine, senza ulteriori sussulti.
Una curiosità. Le due squadre hanno schierato in porta, rispettivamente, due dei più promettenti giovani talenti. Sorrentino e Bizzarri: quasi 39 anni il primo, già quarantenne il secondo. Uanema ch’ giuventu’… Reina, in confronto, è nu guagliunciell’ alle prime armi.

FIORENTINA-INTER 1-1. Partita interessante, che la Viola avrebbe strameritato di vincere, ma che ha seriamente rischiato di perdere. In sintesi un risultato che sta un po’ stretto ai padroni di casa, ma per come si è determinato va sin troppo bene in fin dei conti.
Primo tempo con la Fiorentina che ha avuto il predominio del gioco e con i nerazzurri che hanno invece giocato di rimessa. Secondo tempo che dopo dieci minuti ha visto il vantaggio degli ospiti con Icardi e più tardi, dopo ripetuti attacchi Viola sventati da Handanovic, il pareggio di Simeone solo nei minuti di recupero. Per la squadra toscana si è trattato dell’ottavo risultato utile consecutivo, mentre per la squadra lombarda è stato il secondo pari di seguito. Ora la Cina nerazzurra è distante 9 punti dal vertice… e pensare che in poco più di un mese ha lasciato sul campo 10 punti al  Napoli. Un gran bel salto all’indietro.

TORINO-BOLOGNA 3-0. Mazzarri, neoallenatore granata, comincia col botto la sua avventura di ritorno dall’isola britannica. Oh yes. A dire il vero non credo che in poche ore abbia avuto modo di stravolgere l’assetto di gioco della squadra, né di incidere in modo determinante sul ritrovato Niang, vero mattatore del match. Diciamo che è stato piuttosto fortunato ? E diciamolo pure. What a lucky man !
Ad ogni modo il Torino, ancora orfano di Belotti, ha dominato in lungo e in largo la partita al cospetto di un Bologna che ha invece affrontato la gara in modo assai poco convincente, e con il suo miglior player, Verde, più che distratto dal richiamo partenopeo. Donadoni a fine gara è apparso molto contrariato per la prova dei felsinei. Gongolante Cairo, presidente dei granata, che ha scommesso sul tecnico Mazzarri ricordando anche il suo favorevole excursus all’ombra del Vesuvio.

NAPOLI-VERONA 2-0. È tropp’ fort’ il Napoli. Nonostante Hamsik va a dui tierz’, Mertens va a tre quart’ e Hysaj va addo’ cacchio rice iss’. Insomma, pur contro la malasorte e la mala organizzata dei varristi (peggio dei camorristi !), splende l’azzurro del Napoli lassù in vetta. Quelli del Verona ci hanno provato, hanno messo su un fortino e si sono asserragliati in difesa. Però poi hanno pecchiato di presunzione senza marcare il nostro corazziere colorato e sono stati inesorabilmente trafitti. Fatta la strada dal K2, sono stati ritrafitti da un magistrale contropiede sull’asse mediano… cioè volevo dire sull’asse Insigne-Callejon. Per tutti gli ulteriori dettagli leggete pure tranquillamente, beatamente, le pagelle del mitico Felice.

BENEVENTO-SAMP 3-2. Finalmente i cugini di Campania se so lassat’ a cammena’… anzi a vula’ ! Seconda vittoria consecutiva per i sanniti, con una splendida e corale prestazione di squadra, nella quale ha fatto un figurone eccezionale il solista Coda, autore di due pregevoli reti e di un assist al bacio. Passati in svantaggio nel finale del primo tempo, nel corso del secondo tempo hanno tirato fuori il meglio ed anche qualcosa in più ed hanno spupazzato alla grande i doriani che, dopo l’espulsione di Sala, sono andati letteralmente in tilt. Game over e vittoria meritatissima per gli stregoni. Dopo la sosta giocheranno a Bologna per puntare subito al tris. Della Samp magari scrivo ‘a prossima vota… quann’ sarà passat’ o ricord’ ra gita a Benevient’.

GENOA-SASSUOLO 1-0. Ammetto, ho visto solo il gol di Galabinov e qualche altro highlights (come si dice in tv). Ma interessa verament’ a cocchrun’ sta partit’ ? Ad ogni buon conto in classifica ora sono appaiate a 21 punti. Tra il Chievo ed il Cagliari.

SPAL-LAZIO 2-5. Ebbene si. A Ferrara i fuochi pirotecnici sono esplosi con sensibile ritardo rispetto alla notte di San Silvestro. Maestro fuochista d’eccezione il bomber torrese Ciro che segna 4 gol e devasta in toto la retroguardia della Spal. Una menzione speciale merita anche Luis Alberto che realizza una rete di straordinaria bellezza e gioca una gara da autentico fuoriclasse. La squadra laziale si dimostra in un eccezionale periodo di forma e scavalca anche gli amati cugini capitolini in classifica. Se continuano di questo passo, i biancocelesti possono rappresentare una bella mina vagante sul girone di ritorno. In estate sono andati via Keita e Biglia. Oggi, a dirla tutta, nessuno avverte la loro assenza e Lotito, ancora una volta, si è dimostrato abile negli affari. Dall’altra parte per la malcapitata Spal è arrivata la seconda sconfitta di seguito, ed alla ripresa del campionato farà visita ai bianconeri di Udine. Mica una trasferta facile.

MILAN-CROTONE 1-0. Una sola squadra o quasi in campo. Vittoria meritata per i rossoneri di Cina. Risultato che è anche piuttosto bugiardo: un successo più rotondo avrebbe reso giustizia alla squadra del boss a bordocampo. La rete di Bonucci, segnata sfruttando un calcio d’angolo, non mi è sembrata esser scaturita da un vero e proprio schema provato in allenamento. In fin dei conti, secondo la filosofia gattusiana, è la vittoria che conta. Vittoria che porta il Milan a 28 punti in classifica, in compagnia di Torino, Fiorentina ed Udinese.

ROMA-ATALANTA 1-2. Colpaccio dei bergamaschi che nel giro di 4 giorni, con identico risultato, hanno buttato fuori il Napoli dalla coppa nazionale e la Roma dalla lotta per lo scudetto.
Squadra imprevedibile e temibile l’Atalanta di Gasperini, che porta a casa il successo pieno nonostante abbia giocato tutto il secondo tempo con un uomo in meno.
Nella Roma, priva del birbante Nainngolan punito in modo esemplare dalla società per una serata brava, è mancata la lucidità della manovra ed un po’ di fortuna sottoporta.
Nell’Atalanta il solito Papu Gomez, ben coadiuvato da Ilicic e da Cornelius, ha gettato lo scompiglio nelle difesa giallorossa.
Serata da dimenticare per Gonalons, apparso come un pesce fuor d’acqua nel centrocampo della Roma. E meno male che non è vulut’ veni’ a Napoli in passato.

CAGLIARI-RUBENTUS 0-1. Che dire… andrebbe punito severamente Dj Pavoletti, reo di aver subito volontariamente una gomitata da Benatia poco prima dell’avvio dell’azione del gol rubentino. Non solo. Andrebbe punito ancor più severamente l’ex Padoin, reo di aver effettuato con furbizia il cross che ha colpito artatamente un braccio dell’ignaro Bernadeschi in area di rigore. Non solo. Andrebbero mandati al rogo l’arbitro, i suoi assistenti, il quarto uomo, l’addetto al Var ed il viceaddetto al Var, rei indifendibili per non aver assegnato tre o quattro rigori del tutto inesistenti a favore della squadra serpentina.
A fine gara l’allenatore della Rubentus è apparso visibilmente contrariato per i ripetuti torti subiti ed ha espresso il proprio disappunto gridando “gne, gne, gne, gne”.
Ma facitem’ nu piacere… jate arrubbann’ a nata parte.
Il Cagliari avrebbe meritato almeno il pari. Purtroppo ha trovato sulla sua strada dei varristi senza scrupoli, quelli della peggiore specie.

Ora ci riposiamo un po’. Anzi, pigliamoci una bella vacanza e mandiamo anche in vacanza i nostri beniamini in maglia azzurra. Ci ritroviamo tra un paio di settimane. Sempre ché gli azzurri dispersi per le amene località balneari del mondo riescano a ritrovare la via di casa.
Alla ripresa ci aspetta una dura prova a Bergamo, in programma un’interrogazione alla cattedra di Gasperini. Cercamm’ e studia’.

A presto. P&B.
Andrea

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Tifoso del Napoli dai tempi del maestro Luis Vinicio, sognatore da sempre, fotografo mancato e strimpellatore convinto di strumento a sei corde, bancario fedele ultratrentennale, laureato in economia aziendale alla tenera età di 50 anni, sposato con prossima vista sulle nozze d’argento con due figli parimenti tifosi del Napoli sin dalla nascita, provo a seguire gli insegnamenti del Cristo Gesù e di tanto in tanto mi cimento a parlare di pallone… ma solo a mente fredda. Non odio la Juventus, mi limito solo ad evitarla scrupolosamente per non cadere in tentazione! Saluto di solito con “Pace e Bene”… e qualcuno recentemente mi ha apostrofato proprio così, “Andrea Pace e Bene”. Mi sembra una buona idea per il mio nick name da provetto blogger azzurro. Andrea P&B.

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