TRENTUNESIMA GIORNATA: #Iocicredo… ma che sofferenza però !

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Ho la strana sensazione che contro il Napoli le squadre avversarie giochino sempre al massimo delle proprie possibilità… ed anche di più.
Sembra che d’improvviso calciatori di media/bassa levatura si trasformino, come per magia, in gran fuoriclasse.
Portieri dal pedigree nella norma, diventano improvvisamente dei transformers acchiapatutto.
Così è successo pure nell’ultima sofferta, soffertissima vittoria dei nostri amati beniamini.
Tonelli e tutti gli altri, senza saperlo, hanno affrontato Bani… Alves e compagnia cantante !! E hanno rischiato pure di rimediare una pessima figura.
Meno male che ‘e cos’ se so’ apparat’ nu poc’ e, a parte gli ingiusti fischi a Lorenzo il magnifico, tutto lo stadio è stato un cuor solo ed un’anima sola alla fine… in un’incredibile esplosione di gioia azzurra.

Ciò scritto in premessa nel trentunesimo turno sono successe tante cose interessanti. Le sconfitte di Roma ed Inter, ad opera di Fiorentina e Torino, mi sembrano le sorprese forse meno attese.
Qui di seguito, in rapida carrellata, le stringate note delle partite.

BENEVENTO-RUBENTUS 2-4. I cugini di Campania ce l’hanno messa tutta. Per ben due volte hanno tirato fuori gli attributi riagguantando i fuggiaschi già scudettati con un perticone dal numero 25. Ci hanno provato. Nulla hanno potuto. Troppo lo strapotere (politico) dei primi in classifica. Tanta la differenza dei valori (economici) in campo. Due rigori non si danno così per caso. Si danno perché, come diceva Alberto Sordi nel film “Il Marchese del Grillo”, io so io e voi non contate un ca… !!
Non è così chiattone tuffatore truffatore?
Che dire… abbiamo sperato nel pomeriggio da protagonisti dei sanniti, per un po’ abbiamo creduto nella sorpresona degli stregoni. Non è andata nel verso giusto. A differenza di quanto scritto nei Vangeli, nel calcio, purtroppo, gli ultimi non saranno i primi. Restano ultimi. Peccato.

SPAL-ATALANTA 1-1. A me la Spal mi sta simpatica. Forse perché tra le sue fila gioca Grassi del Napoli. Forse perché è una squadra combattiva e mai doma. Forse perché il suo allenatore, Semplici, è una persona a modo e non dice mai gne gne. Sesto risultato utile consecutivo e quarto pareggio di seguito per i ferraresi biancoazzurri. Partita intensa e che a tratti è stata anche ben giocata. Il pareggio forse non ha soddisfatto appieno nessuna delle due contendenti, ma a ben vedere neanche le scontenta più di tanto. In classifica la squadra bergamasca è giunta a 48 punti, mentre la Spal ha raccolto il ventisettesimo punto.

ROMA-FIORENTINA 0-2. Non si ferma più ormai la Viola. Sesta vittoria di fila. E che vittoria, nonostante le assenze di Badelj e Chiesa. Sul campo dei capitolini terzi in classifica. Vittoria sofferta, fatta di tanto sacrificio ed anche di una buona dose di fortuna. Non è mancato anche un pizzico di cinismo e una spruzzata di caparbietà.
Il match è stato pressoché a senso unico, con la Roma tutta protesa ad attaccare e la Fiorentina tutta concentrata a difendersi. I giallorossi sono stati imprecisi sotto porta, sfortunati nelle conclusioni e piuttosto distratti in difesa. Probabilmente la partita di coppa giocata in settimana a Barcellona, e persa malamente, ha fatto sentire il suo contraccolpo. Con il colpaccio in trasferta, la squadra toscana ha conquistato il cinquantesimo punto. La Roma staziona invece a 60 punti.

GENOA-SAMP 0-0. Derby della lanterna senza tante emozioni e, soprattutto, senza gol. Portieri poco impegnati, attaccanti poco ispirati. Il gioco è stazionato prevalentemente a centrocampo dove si sono fronteggiati i due schieramenti con tanta frenesia. Lo spettacolo è stato offerto sugli spalti, grazie alle coreografie dei tifosi che hanno colorato a modo loro la partita.

TORINO-INTER 1-0. Un tiro, un gol, tre punti. Massimo risultato col minimo sforzo per i granata. Per i nerazzurri, invece, sedici corner, dieci nitide occasioni da gol, un palo, zero punti. Sirigu ha tirato giù la saracinesca della sua porta e per gli attacchi interisti non c’è stata molta fortuna. La squadra di Mazzarri nel giro di una settimana ha battuto il Cagliari, il Crotone e la squadra interista: nove punti in più in classifica e nuova versione del catenaccio alla livornese. Per Spalletti gne gne ed i suoi, invece, una nuova battuta d’arresto ed obiettivo C.L. un tantino più complicato da centrare, vista la concorrenza delle squadre della capitale.

NAPOLI-CHIEVO 2-1. All’andata è stata na grande sofferenza, ma o’ ritorn’ chist’ ce steven’ arrubban’ pure a’ speranza.
Nu pomeriggio chin’ e sole e calore, eppure c’è mancat’ poco che ce venev’ nu gran malore.
C’hann’ spaventat’ e nu poc’ ntussucat’, ma è rimast’ intatto o’ sogno scudettat’.
Maran, Stepinsky e Sorrentin’, jatevenn’ a fancul’ figli ‘e mappin’.
Non aggiungo altro. Ogni dettaglio della partita del Napoli… nelle pagelle di Felice !

CROTONE-BOLOGNA 1-0. Vittoria importantissima per i calabresi che hanno così agganciato in classifica la Spal a 27 punti. I padroni di casa hanno sfruttato il fattore campo e l’improvvisa ondata di caldo per superare la difesa degli emiliani e squagliare la loro resistenza. Tutta corsa ed impeti d’agonismo per il gioco dei crotonesi. Il mix giusto per puntare alla permanenza in serie A. Per i bolognesi, che hanno messo in mostra un redivivo Verdi, c’è stato poco da fare e la gita in terra calabra si è conclusa con una scorpacciata di soppressate e tanta nduja.

UDINESE-LAZIO 1-2. Oddo sconfitte consecutive per i friulani. Pardon, ho scritto male, mi correggo: otto. Da oltre due mesi la classifica della squadra bianconera di Udine non si è più mossa. Assurdo. Ed ora mister Otto rischia la panchina. Scusate, ho riscritto male, mi correggo di nuovo: Oddo. Insomma, otto per Oddo. Fate voi il calcolo. E pensare che la partita si è messa anche bene in avvio, con il gol di Lasagna di pregevole fattura. Poi l’uno due dei laziali ha messo k.o. i bianconeri, che non sono più stati in grado di recuperare. Friulani invischiati nella lotta per la retrocessione ed aquilotti capitolini rilanciati in zona C.L.

VERONA-CAGLIARI 1-0. Scontro salvezza vibrante in cui dj Pavoletti è stato il protagonista assoluto. Il fromboliere ha compiuto un fallo di mano in area di rigore che il VAR ha sgamato inesorabilmente. Calcio di rigore assegnato da Valeri dopo la visione delle immagini e realizzato da Romulo dopo un po’ di suspence. Nel prosieguo della gara poi l’attaccante cagliaritano ha avuto due buone occasioni di testa ma non è riuscito a sfruttarle a dovere. Tra i veronesi, ritornati al successo dopo tre sconfitte, ha fatto un partitone l’estremo difensore Nicolas che ha parato persino l’imparabile. In classifica il Cagliari resta fermo, ormai da tre turni, a 29 punti. Il Verona invece arriva a 25 punti ma non si schioda dal penultimo posto.

MILAN-SASSUOLO 1-1. A bordo campo due degli allenatori più eleganti della massima serie. Nel rettangolo verde, invece, due delle squadre più bisognose di far punti per scalare la classifica. Ne è venuta fuori una partita ricca di spunti interessanti con i rossoneri sempre in attacco o quasi ed i neroverdi arroccati in difesa. Ottima la prova del portiere sassuolino Consigli che ha parato tutto, tranne il tiro di Kalinic scagliato da pochi metri. Il croato, ancora impiegato part-time, ha realizzato il gol del pareggio milanista dopo che mister 32 milioni, detto Politano, aveva portato sorprendentemente in vantaggio gli emiliani. Il pari finale accontenta poco quanto niente i rossoneri che, probabilmente, hanno visto così sfumare l’ultima possibilità per avvicinarsi al treno che porta in C.L.

Ed ora spazio alle sfide di C.L. con la sfida italo spagnola tra il Real ed i serpentini e tra il Barcellona e la Roma. Speriamo che quelli di scena a Madrid si stanchino fino all’inverosimile per recuperare i tre gol di scarto. Così… magari… in campionato… ehm ehm… noooooo ?

Andrea. P&B. ?

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Tifoso del Napoli dai tempi del maestro Luis Vinicio, sognatore da sempre, fotografo mancato e strimpellatore convinto di strumento a sei corde, bancario fedele ultratrentennale, laureato in economia aziendale alla tenera età di 50 anni, sposato con prossima vista sulle nozze d’argento con due figli parimenti tifosi del Napoli sin dalla nascita, provo a seguire gli insegnamenti del Cristo Gesù e di tanto in tanto mi cimento a parlare di pallone… ma solo a mente fredda. Non odio la Juventus, mi limito solo ad evitarla scrupolosamente per non cadere in tentazione! Saluto di solito con “Pace e Bene”… e qualcuno recentemente mi ha apostrofato proprio così, “Andrea Pace e Bene”. Mi sembra una buona idea per il mio nick name da provetto blogger azzurro. Andrea P&B.

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