Titolo: L’ acqua fa ‘nfraceta’… meglio o’ vino che ce fa arricria’ e ten’ luntan’ l’auciell ro mal’ augurio !! (Traduzione: Anche sotto il nubifragio il Napoli vince sfidando ogni sorta di malocchio)

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Ci siamo.
Il campionato è entrato nel vivo.
Proprio mentre l’antagonista cade morta.
Sembra un controsenso, ma non lo è.

Anche la dodicesima giornata appartiene ormai alla storia. Tra una cosa e l’altra la classifica ha assunto una fisionomia più consona ai valori espressi dal torneo.

A proposito di valori: quann’ val’ a vittoria ro Napul’ nel mar ligure ?
Tanto, tantissimo, assaje assaje !

È vero che rincorriamo.
Tutt’ nfus’ stavot’ ma rincorriamo.
Prima o poi quei simpaticissimi serpentini sanna stanca’ di tutt’ a bon’ furtun’ che l’aiut’ semp’.
E sul’ allor’ spenderà o’ sole e o’ cielo sarà di un azzurro ancora chiu’ intens’.

Cosa è successo nel dodicesimo turno?
Hanno vinto Napoli, Roma, Parma, Atalanta ed Empoli.
Hanno pareggiato Frosinone, Fiorentina, Spal, Cagliari, Chievo, Bologna, Sassuolo e Lazio.
Ha perso, di brutto, il solo Milan.

Qui di seguito trovate i brevi commenti alle singole partite disputate tra venerdì e domenica. Un lungo week end pallonaro.

Frosinone-Fiorentina 1-1. Quarto pareggio consecutivo sull’uno a uno per i toscani, ma anche quarto risultato utile consecutivo per i ciociari (1 vinta, 3 pari). Alla fine del primo tempo c’è stato il vantaggio della Viola, dopo un primo tempo dominato. I ragazzi di Mister Pioli non sono riusciti però a chiudere la partita e i ciociari, in extremis, in una delle ultime azioni di gioco, hanno infilato il gol del pareggio che ha fatto esplodere tutto lo stadio. Fiorentina pertanto raggelata proprio a un passo dal traguardo, dove ha visto sfumare i tre punti. I ciociari, con il punto conquistato, invece continuano la risalita in classifica. Risalita lenta ma, almeno nell’ultimo mese, piuttosto costante. La Viola, che non coglie il successo pieno da fine settembre, raggiunge i 17 punti restando inchiodata nella terra di mezzo, il territorio degli Hobbit di Tolkien.

Torino-Parma 1-2. Terza vittoria in trasferta degli emiliani su sei partite giocate fuori casa, così come, per i granata, è stata invece all’inverso la terza sconfitta su sei partite giocate tra le mura amiche. Due squadre che, ora appaiate in classifica a 17 punti, sono in qualche modo accomunate da un modo di giocare piuttosto speculare, con un ariete in attacco ed ali ficcanti ai suo lati. Tornando al match, tutto è successo nel primo tempo: i ducali sono andati sul doppio vantaggio, poi i padroni di casa hanno accorciato le distanze. Nel finale, il portiere del Toro ha evitato un passivo più pesante per la squadra di Mister Mazzarri. Il Parma ha sfruttato al meglio le azioni capitate in contropiede difendendosi con ordine, il Torino invece non ha avuto la stessa brillantezza della settimana precedente, quando con un poker di gol ha espugnato il campo della Samp. Per i ducali si sono registrate le ottime prestazioni dei partenopei in prestito Sepe, Grassi e soprattutto Inglese autore di un bel gol.

Spal-Cagliari 2-2. È finito in parità un match tra due delle squadre meglio attrezzate per una salvezza tutto sommato ancora lontana da raggiungere. Probabilmente il risultato è giusto così. La Spal è riuscita a conquistare un punto dopo che nelle 7 precedenti partite ne aveva fatti appena tre (vittoria in trasferta a Roma). Il Cagliari dal canto suo si è confermato piuttosto concreto in attacco ma poco solido in difesa. Gli isolani, dopo aver pareggiato a Firenze e perso immeritatamente in casa serpentina nelle precedenti due trasferte, sono riusciti ad uscire indenni anche dal campo ferrarese, rimontando uno svantaggio di due gol in appena quattro minuti, tra il 73esimo ed il 76esimo. I padroni di casa si son sentiti forse sicuri della vittoria, visto il vantaggio di due gol al 71esimo, ma le defezioni per infortuni durante la gara in difesa (prima Felipe e poi Vicari) hanno indebolito il pacchetto arretrato di mister Semplici nella ripresa, che non ha più retto all’urto del Cagliari. In classifica i sardi arrivano a 14 punti, appena una lunghezza sopra gli emiliani.

Genoa-Napoli 1-2. Non ce la faccio a scrivere di questa partitaccia. Al sol pensiero mi viene una terribile paura che possa scoppiare nu patapat’ e l’acqua improvviso e me cumbin’ comm’ e nu purputiell’. Prova di forza non vinta con sacrificio, di più. Nonostante quattro o cinque dei nostri beniamini hanno nuotato a stento con i braccioli ed altrettanti non sono apparsi proprio a loro agio con pinne e maschere. Comunque abbiamo spantecat’ come non mai, con tutte le avversità che si sono scatenate all’unisono senza pietà contro l’abulia di Zielinsky, l’incompetenza di Mario Rui, l’indifferenza di Hysaj e la sfiga di Milik. Meno male che poi le cose son girate al meglio a metà della ripresa nel pantano ligure, dove ha fatto la parte del gigante buono Fabian Ruiz. Per tutti i commenti tecnici ed ironici sugli azzurri non mancate di leggere le pagelle di Felice. Non temete, galleggiano pure sull’acqua !

Atalanta-Inter 4-1. Crollo verticale dei nerazzurri made in China di fronte ad una Atalanta che ha disputato forse la miglior partita della stagione. Il campionato così ha visto malamente cadere l’antagonista della squadra serpentina. Mai in partita, sempre in affanno sulle incursioni atalantine, la squadra del lucido Spalletti ha preso schiaffoni a ripetizione. Ed è solo grazie alla bravura del portiere Handanovic che il passivo non è stato ancora più ampio. Altrimenti ci sarebbe stato bisogno di un pallottoliere per tenere il conto delle marcature degli assatanati padroni di casa. La strameritata sconfitta rappresenta una brutta battuta d’arresto per l’undici interista, dopo ben sette vittorie consecutive. Dall’altra parte la squadra di Mister Gasperini ha colto la quarta vittoria di fila, con 14 gol realizzati ed appena 3 subiti: una netta inversione di tendenza rispetto ai precedenti turni di campionato. In classifica l’Inter resta fermo a 25 punti, mentre l’Atalanta raggiunge quota 18.

Roma-Samp 4-1. Match praticamente a senso unico. Senza storia quasi, con la Roma determinata sin dalle prime battute a conquistare l’intera posta in palio e la Samp invece, priva di Quagliarella e Tonelli, con poca convinzione e piuttosto molle sulle gambe. I capitolini hanno avuto il merito di stringere i doriani nella loro metà campo, lasciando poco spazio alle ripartenze ed alle trame di gioco dei blucerchiati. Buona prestazione del terzetto offensivo romanista, formato da Kluivert, Schick ed El Sharawi, con quest’ultimo autore di una doppietta. I giallorossi pian pianino stanno cercando di recuperare punti e posizioni in classifica, mentre i liguri hanno collezionato la terza sconfitta consecutiva con 11 gol incassati e 4 appena realizzati. Per Mister Giampaolo suon suonate tutte le sirene di allarme.

Empoli-Udinese 2-1. In panchina per i toscani ha esordito Mister Iachini, che in settimana ha rilevato Maestro Andreazzoli ritenuto dalla dirigenza empolese non più in grado di guidare i giovani talenti promossi dalla serie B. Il cambio della guida tecnica ha giovato. Dopo dieci gare senza vittoria, l’Empoli ha colto il successo pieno contro l’Udinese che, di suo, non vive da qualche settimana di buona salute. Traballa pericolosamente la panchina friulana di Mister Velazquez. Partita giocata su ottimi ritmi e con profusione di agonismo da entrambe le squadre. Più bravi mi son apparsi i toscani, ma anche più fortunati. De Paul, quando il risultato era sul due a zero ha tirato fuori un penalty. Troppo tardi poi è arrivato il gol che ha dimezzato lo svantaggio.

Chievo-Bologna 2-2. Notiziona. Sensazionale. Dopo sette sconfitte consecutive, il Chievo conquista un punto. Ed in classifica, finalmente, arriva a quota zero. Per Ventura, al quarto tentativo in panchina, la fortuna riserva una domenica pomeriggio meno triste. La situazione non è molto migliorata, a dir il vero, per i veneti. Ultimi erano prima della gara ed ultimi son rimasti anche dopo, con il Frosinone a sette punti di distanza e l’accoppiata Udinese ed Empoli a nove punti lontana. Per i rossoblu emiliani un match con più facce: subito in vantaggio, hanno poi sofferto il ritorno gialloblu ed infine son riusciti a riacciuffare il pari. Al ritorno, dopo la sosta, il Chievo farà visita al nostro Napoli: avvisate i vigili perché l’ex allenatore della nazionale sta già cercando di parcheggiare l’autobus davanti all’area di rigore. Occhio, eh.

Sassuolo-Lazio 1-1. In un match molto equilibrato solo un lampo di classe o un tiro da calcio piazzato avrebbero potuto far pendere da un lato o dall’altro l’ago della bilancia. Così non è stato. Gol laziale e pareggio emiliano: tutto è avvenuto nel primo tempo. Poi tanti duelli tra i giocatori delle due squadre, prevalentemente a centrocampo. Pochi sussulti per gli infreddoliti spettatori ed il punteggio resta inchiodato sull’uno a uno. Anche se la Lazio può recriminare per un palo di Immobile, il pareggio è a mio avviso più che giusto. In classifica i biancazzurri arrivano a 22 punti, i neroverdi invece poco più sotto a 19.

Milan-Rubentus. 0-2. Una grande, grandissima, incommensurabile, inarrivabile, invincibile sfiga è piombata sui rossoneri e li ha condannati ad una sconfitta quasi annunciata. Il chiattone traditore ci ha messo del suo, prima sbagliando il rigore assegnato dal VAR, mica da Mazzoleni, poi giocando a nascondino con i suoi ex compagni di merenda ed infine finendo espulso per proteste plateali contro Mazzoleni, mica contro l’arbitro. Una serata da vera ciofeca per il pippone argentino. Via libera per i pluriscudettati campioni della ndrangheta. Ronaldo in primis e tutti gli altri indietro a fare il trenino come nelle migliori occasioni. È cominciata la festa. Inutile attendere maggio dell’anno prossimo. Meglio brindare subito allo scudetto e pensare al campionato 2019/2020… almeno alle prime 4/5 giornate nelle quali ancor prima si decideranno le sorti del titolo. In una società liquida, in un mondo che si muove come le onde del mare, pure gli scudetti vanno assegnati più rapidamente. Magari a tavolino. Meglio al telefono. Eh no… al telefono no… ci sono le intercettazioni, sennò poi tocca scappare in Aspromonte.

La prossima settimana non si gioca. Alle porte la sosta per le nazionali. Successivamente, alla ripresa, inizierà per il Napoli un tour de force niente male.
Ma non dobbiamo temere, finché Ancelotti se ne sta calmo calmo, nulla può succedere. Siamo fiduciosi. Sempre.
Forza Napoli.
Andrea P&B 👍

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Tifoso del Napoli dai tempi del maestro Luis Vinicio, sognatore da sempre, fotografo mancato e strimpellatore convinto di strumento a sei corde, bancario fedele ultratrentennale, laureato in economia aziendale alla tenera età di 50 anni, sposato con prossima vista sulle nozze d’argento con due figli parimenti tifosi del Napoli sin dalla nascita, provo a seguire gli insegnamenti del Cristo Gesù e di tanto in tanto mi cimento a parlare di pallone… ma solo a mente fredda. Non odio la Juventus, mi limito solo ad evitarla scrupolosamente per non cadere in tentazione! Saluto di solito con “Pace e Bene”… e qualcuno recentemente mi ha apostrofato proprio così, “Andrea Pace e Bene”. Mi sembra una buona idea per il mio nick name da provetto blogger azzurro. Andrea P&B.

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