TERZA GIORNATA: La Cina che ride e la Cina che piange!

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La ripresa del campionato dopo la sosta della nazionale riserva, storicamente, qualche sorpresa. Ed anche stavolta è successo.
La terza giornata ha fatto registrare cinque vittorie casalinghe (Inter, Udinese, Atalanta, Cagliari e Lazio) tre vittorie esterne (Fiorentina, Torino ed il nostro amato Napoli) una sconfitta esterna (Chievo) e una partita rinviata per condizioni meteo avverse (Samp-Roma si giocherà col bel tempo più in avanti).

La sconfitta del Chievo di sabato era già scritta; con largo anticipo, ancor prima che la squadra veneta mettesse piede a Torino, eravamo già venuti a conoscenza sia del risultato che dei marcatori qui nella nostra redazione: avevamo solo qualche dubbio su chi faceva autogol per primo tra i gialloblu.

L’ Inter (la Cina che ride) ha regolato con un gol per tempo la Spal. Ha fatto nuovamente gol il duo Icardi-Perisic. Terza vittoria di fila per la squadra di Spalletti che, al di là dello spessore dell’avversario, ha mostrato concretezza e determinazione in tutte le zone del campo. Sin qui la compagine nerazzurra è apparsa ben equilibrata, lontana parente di quella armata brancaleone dello scorso anno. E le quasi sessantamila presenze allo stadio milanese sono la tangibile manifestazione che il progetto del tecnico toscano riscuote successo sin da queste prime battute.

L’ Atalanta, in rimonta, ha battuto, per due ad uno, un Sassuolo molto combattivo ma altrettanto inconcludente: deludente l’ involuzione del bel gioco fatto vedere in passato dalla banda di Berardi e compagni.

L’ Udinese, zeppa di giovani stranieri dal cognome sconosciuto, ha avuto ragione, con una gara agonisticamente intensa, di un Genoa ancora poco incisivo, per non dire brutto, e che ha giocato in inferiorità numerica a lungo (espulsione di Bertolacci su segnalazione del VAR). Uno a zero il risultato finale e primi tre punti per la squadra friulana in questo campionato.

Il Cagliari ha invece bagnato l’esordio nel suo nuovo e provvisorio stadio battendo il Crotone con il medesimo punteggio registrato ad Udine. Partita mai in discussione e nella quale c’è stato l’esordio di Pavoletti che però non ha affatto inciso nella gara ma in sala di registrazione. Primi tre punti anche per il Cagliari dopo le infruttuose iniziali trasferte sull’asse Torino-Milano. Si è messo molto bene in luce il giovane Barella nelle fila degli isolani. Centrocampista a tutto campo con numeri di alta scuola e gran senso tattico.

A Verona finalmente si è rivista la Fiorentina dei tempi migliori ed ha rifilato agli svogliati scaligeri una severa manita. Inguardabile la difesa veronese ed il portiere di casa ha vissuto un pomeriggio da incubo. I giocatori viola hanno approfittato della situazione e non si sono fatti pregare davanti alla ghiotta opportunità. Bellissimo, tra i cinque, il gol su punizione del centrocampista Veretout, ex Aston Villa e Saint Etienne, con il pallone che superata la barriera si è infilato preciso preciso all’incrocio dei pali.

Ed eccoci alla sorpresa di giornata. La Lazio ha battuto il Milan (la Cina che piange) con un perentorio quattro a uno. La partita è stata in equilibrio fino al 38° minuto del primo tempo. Dopo si è scatenato l’uragano Immobile. Tripletta dell’attaccante campano che ha maramaldeggiato su un Milan che in troppo breve tempo si è liquefatto come squadra. Ha poi fatto poker Luis Alberto, interessante sostituto di Keita, per la squadra di casa sulle ali dell’entusiasmo. Reazione tardiva e ormai inutile dei milanesi con il redivivo Montolivo.
La sorpresa post partita della nazionale fa anche riflettere per due aspetti principali:
1) il Milan è tutto da decifrare nonostante la massiccia campagna acquisti (Biglia e Bonucci sono tra l’altro apparsi ben poca cosa) e, al momento, sembra la squadra più lontana dalla corsa allo scudetto tra quelle titolate;
2) la Lazio, per il gioco e la grinta espressi, potrebbe candidarsi a ricoprire il ruolo di sesta pretendente al titolo, nonostante la panchina piuttosto corta (come il braccino di Lotito).
Comunque per Montella c’è un mucchio di lavoro da fare, soprattutto in difesa dove nessuno ha ben figurato.

A Benevento il Torino è passato solo nei minuti di recupero. Uno a zero per i granata ma i campani hanno tanto da recriminare ed ancora una volta sono stati beffati nonostante il grosso impegno profuso per tutta la gara. A mio avviso i sanniti non meritano di essere a zero punti… ma devono attendere ancora un paio di settimane per fare punti, non prima certamente… perché domenica prossima saranno di scena al San Paolo e s’ann sta’ quiet’ a Napoli.

Infine, è arrivata la splendida vittoria del Napoli a Bologna dove i partenopei hanno sofferto il gioco dei locali per un’ora circa. Poi, una volta scardinato il bunker dei rossoblu dalla collaudata ditta Insigne-Callejon, è dilagato il gioco pirotecnico dei funamboli napoletani. Trionfo da grande squadra, con personalità e piena consapevolezza della propria forza.
Benitez diceva “sin prisa però sin pausa”… senza fretta ma senza pause. E così mi è apparso il gioco del Napoli. Forse non bello ma decisamente efficace. Avanti così.
Tra cinesi che ridono e cinesi che piangono… ci siamo noi napoletani sorridenti per il filotto di vittorie nelle gare che contano: 5 su 5 !

Ed ora in settimana ci sarà il turno delle coppe europee. Necessario sarà far ricorso al turnover per non perdere brillantezza. Prima di inneggiare al Napoli impegnato in Ucraina… siete pronti a fare il tifo per il mitico Barcellona ? Ma si, dai !!

Andrea P&B.

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Tifoso del Napoli dai tempi del maestro Luis Vinicio, sognatore da sempre, fotografo mancato e strimpellatore convinto di strumento a sei corde, bancario fedele ultratrentennale, laureato in economia aziendale alla tenera età di 50 anni, sposato con prossima vista sulle nozze d’argento con due figli parimenti tifosi del Napoli sin dalla nascita, provo a seguire gli insegnamenti del Cristo Gesù e di tanto in tanto mi cimento a parlare di pallone… ma solo a mente fredda. Non odio la Juventus, mi limito solo ad evitarla scrupolosamente per non cadere in tentazione! Saluto di solito con “Pace e Bene”… e qualcuno recentemente mi ha apostrofato proprio così, “Andrea Pace e Bene”. Mi sembra una buona idea per il mio nick name da provetto blogger azzurro. Andrea P&B.

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