Un giorno qualsiasi, apparentemente come tanti altri dalle parti di Torino. Rubolandia. Ma non era un giorno qualsiasi. Per nulla. Che fosse un evento importante si era subito percepito.
Era evidentissimo. Il villaggio vestito a festa e pieno di festoni, musica, cotillon e ricchi premi, ovvero la solita scorta di rubojeep, infiocchettate a modino, regalo delle grandi occasioni per ospiti importanti.
E frenesia dovunque. Tutti tarantolati ed eccitati.
Tutti in grande spolvero. Rubilaria tiratissima con tacchi a spillo e minigonna. Rubo buffone bello come il sole. Grande Rubbo sempre al telefono per coordinare la consegna delle rubojeep in regalo agli ospiti. Rubo allegro che precettava tutto il villaggio invitandoli a dare il massimo. Rubo Lapo, nervosissimo, che continuava a prendere ansiolitici, almeno lui diceva che erano ansiolitici…
Rossettolo e’ arrivato verso le 21. Accompagnato da Rizzolo, Rubo Albitro.
Rossettolo non è un rubo ma un grande amico dei rubi. Come tutti quelli del suo villaggio.
E’ venuto per spiegare ai rubi la VAR, la nuova tecnologia che sarà applicata da quest’anno alle partite del campionato di serie A.
I rubi sono tifosissimi di calcio. Di una squadra in particolare. Che è molto interessata da sto fatto della VAR.
Tutti erano preoccupatissimi a partire dal Grande Rubbo.
Ma e’ finita a tarallucci e vino.
Con i rubi sempre più Allegri a ridere pianic e anche più forte.
Con Rubilaria con la coscia da fuori. Con Rizzolo che diceva: “Uagliu state senza pensieri, me lo vedo io…” E Grande Rubbo sereno. Rossettolo e’ andato via in rubojeep ovviamente ed a me la domanda che mi è venuta in mente è stata solo: ” Ma che sei venuto a Var?”
Di Zibignev Pistokk