QUATTORDICESIMA GIORNATA: Se sei incUDINE statt’, ma se sei martiell’ vatt’… e ‘o Napule sta vattenn’ fort fort !!

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Rimpiango un po’ le domeniche calcistiche di qualche decennio fa. Le domeniche pallonare ante avvento delle pay tv (in principio… furono Tele+ e Stream Tv).
Le domeniche pregne di calcio… che iniziavano nell’ora postprandiale, con l’orecchio alla radiolina per “Tutto il calcio minuto per minuto”, proseguivano con gli occhi appiccicati alla tv, per vedere le prime immagini dai campi di “Novantesimo minuto”, e finivano poco prima di andare a letto con gli approfondimenti filmati delle partite e le interviste de “La domenica sportiva”.
Tutta la liturgia del calcio giocato aveva però il suo svolgimento in contemporanea su tutti i campi: alle 14:30 i fischi d’inizio di ogni partita diventavano un unico fischio d’inizio e, attraverso le mitiche radiocronache, scioglievamo libere le briglie della fantasia per immaginarci le azioni ed i gol raccontati nell’etere con maestria.
Oggi, è tutto decisamente diverso.
Così diverso che la quattordicesima giornata, per esigenze televisive, è cominciata alle 15:00 di sabato ed è finita dopo oltre 54 ore lunedì sera, con solo 3 partite giocate domenica pomeriggio.

Mettiamo da parte la nostalgia e vediamo che cosa è successo di buono.
Sabato hanno vinto Bologna e Chievo in casa, Verona ed Inter in trasferta.
Domenica ha vinto il Napoli, hanno pareggiato Milan,Torino, Genoa, Roma, Lazio, Fiorentina, ed ha perso, malauguratamente, il Crotone.
Lunedì… boh ?

Sono state segnate 12 reti sabato, 8 reti domenica e non so quante reti lunedì. Fatemelo sapere, per favore !
In dettaglio, qui di seguito il commento ai matches.

Bologna-Samp. Dopo aver segnato 3 gol al Verona nel turno precedente, i bolognesi rifilano 3 gol anche alla Samp. E stavolta senza subirne neanche uno. Prova maiuscola per i rossoblu, tra i quali ha primeggiato Verdi autore di una rete e di un assist. Speriamo che DeLa ci faccia un pensierino per portarlo nell’accademia di Sarri. Uno così ci serve proprio, no ?
Per i blucerchiati, ancora immersi nell’euforia della vittoria di domenica scorsa contro i serpentini, è arrivata invece una sonora sconfitta dopo 3 vittorie di fila. Strinic, subito infortunatosi, Quagliarella e Zapatone non hanno ripetuto la brillante prestazione di sette giorni prima. Ci riproveranno sotto la lanterna domenica prossima contro la Lazio. Sarà probabilmente una sfida ricca di gol o di interventi del VAR forse.

Sassuolo-Verona. Ottima vittoria esterna per la squadra di Giulietta e Romeo. Affermazione limpida per i gialloblu, che poteva finire con un punteggio più rotondo dello zero a due conclusivo. Basti ricordare che il migliore del Sassuolo è stato il portiere Consigli. Tra le fila scaligere Cerci si è travestito da Messi e per i neroverdi di casa, lontani parenti di quelli allenati l’anno passato da Di Francesco, non c’è stata più partita o quasi. Lotta per la retrocessione quanto mai aperta in questo periodo della stagione. Per gli emiliani Bucchi paga pegno per le deludenti prestazioni ed è stato costretto a cedere il posto a Iachini, esperto allenatore cappellato seppur con alterne fortune.

Chievo-Spal. Due gol di Inglese e quattro splendide parate di Sorrentino ribaltano l’iniziale vantaggio ferrarese ed un primo tempo di chiara marca spallina. Ad onor del vero la Spal avrebbe meritato almeno il pari, ma dalla sua il Chievo ha fatto valere il fattore “C”, come campo e culo e, soprattutto, il fattore “F”,  come fortuna e fondoschiena. Non cambia la sostanza, “C” o “F” che sia. Vedremo se almeno uno dei due fattori funzionerà pure domenica prossima a Milano contro la banda di Spalletti. Per la Spal un’occasione persa per incamerare punti. E venerdì prossimo ci sarà da affrontare la Roma all’Olimpico. E non sarà mica come fare una passeggiata ai Fori Imperiali, eh.

Cagliari-Inter. Le squadre vincenti non possono prescindere da due aspetti fondamentali: un portiere paratutto ed un attaccante supercannoniere.
L’Inter di quest’anno ha trovato la giusta alchimia tecnico-psicofisica per far eccellere le qualità di Handanovic tra i pali e di Icardi in attacco.
In terra sarda, in verità, non è stato tutto proprio semplice per la squadra nerazzurra, in virtù di un Cagliari molto vivace nelle trame di gioco seppur, alla fine, poco aiutato dalla buona sorte.
La squadra di Spalletti ha sviluppato il suo calcio ad ondate, poggiando la strategia d’attacco prevalentemente su azioni di contropiede.
Di fronte al superiore tasso tecnico ed all’eccezionale momento di forma dei nerazzurri di Cina, i rossoblu si son dovuti purtroppo arrendere.
Una doppietta di Icardi, sempre più determinante e determinato, ed un gol di Brozovic, appena entrato dalla panchina, hanno messo alle corde il Cagliari che, sullo zero due, era riuscito pure ad accorciare le distanze con una splendida rete al volo di dj Pavoletti.
Vittoria e primato temporaneo in classifica per una notte, giusto il tempo di far gongolare un po’ i proprietari cinesi al risveglio domenicale, laggiù in oriente.

Milan-Torino. È stato un vero e proprio tiro al bersaglio per la squadra rossonera e Sirigu, baluardo granata, si è esaltato come non mai a difendere con pregevoli parate.
Kalinic ed André Silva, dall’altra sponda, hanno fatto rimpiangere i tempi di Shevchenko e Kaka’, fallendo più che chiare occasioni da gol.
La Cina rossonera non è andata oltre lo zero a zero e ancora una volta non ha sfruttato il fattore campo.
Del campionato poco favorevole sin qui disputato ne fa le spese Montella che nella mattinata di lunedì è stato sollevato dall’incarico, prima che si sollevasse una contestazione di piazza.
Società finanziariamente con tanti aspetti in ombra e tecnicamente con pochissime cose in luce.
Un bel rompicapo… dai Galliani, ritorna stu Milan aspett’ a te !!

Genoa-Roma. Partita fatta e disfatta dai giallorossi, che sciaguratamente impattano su l’uno a uno con i padroni di casa. La Roma di quest’anno è una squadra tosta in attacco ed arcigna in difesa, e con queste caratteristiche era riuscita anche in Liguria a dominare il match ed a passare in vantaggio all’inizio del secondo tempo.
Poi, una scellerata manata di De Rossi a Lapadula in area di rigore ha portato all’espulsione del centrocampista della Roma ed al conseguente penalty realizzato con potenza dallo stesso attaccante genoano.
Con un uomo in meno la squadra capitolina è andata vicinissima a sfiorare la vittoria con un tiro di Strootman che però si è stampato sulla traversa.
La Roma si rifarà certamente con gli interessi venerdi prossimo, quando davanti al proprio pubblico affronterà la Spal.

Udinese-Napoli. Ha già detto tutto Felice con il commento alle pagelle. Mi limito a scrivere che gli azzurri sono sembrati un po’ sottotono, meno brillanti, poco frizzanti… ma decisamente forti e capaci di vincere con lo stile della grande squadra per uno a zero. Buon viatico per la partitissima di venerdì contro i serpentini. Martiell’ vatt’… vatt’ chiu’ fort’ !

Lazio-Fiorentina. Gran bella prova della squadra laziale che è stata fermata però sull’1-1 nei minuti di recupero da un rigore, a mio avviso, letteralmente inventato dal VAR. La Lazio avrebbe meritato di vincere se non di stravincere, ma gli attacchi si sono infranti sul portiere Sportiello in serata di grazia. Poi, a pochi istanti dal fischio conclusivo, il VAR ha ben pensato di assegnare un penalty alla Fiorentina su un fallo pressoché inesistente ed il pari è arrivato per grazia ricevuta. Laziali furibondi a fine partita con l’arbitro, viola che invece alla chetichella vanno nparavis’ pe’ scagn’.

Juventus-Crotone. Calabresi giunti fino a Torino per fare da comparse sul rettangolo di gioco. Troppo netto il divario. Tre a zero per i serpentini che hanno festeggiato con soppressate e cipolle rosse portate in dono proprio dai giocatori del Crotone. E mo’ li aspettiamo venerdì al S.Paolo. Con ansia !

Atalanta-Benevento. Non l’ho vista e non conosco neanche il risultato. Mi dispiace ma oggi il mio secondogenito compie 18 anni e c’è da festeggiare.
Fate una cosa, care amiche e cari amici che mi seguite (forse na decina in tutto!). Scrivetemi voi il commento del posticipo del lunedì ed io lo leggerò con vero piacere… sperando che i cugini di Campania non si siano persi nella nebbia tra Bergamo alta e Bergamo bassa.
Grazie assai.
A presto.
Andrea. P&B.

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Tifoso del Napoli dai tempi del maestro Luis Vinicio, sognatore da sempre, fotografo mancato e strimpellatore convinto di strumento a sei corde, bancario fedele ultratrentennale, laureato in economia aziendale alla tenera età di 50 anni, sposato con prossima vista sulle nozze d’argento con due figli parimenti tifosi del Napoli sin dalla nascita, provo a seguire gli insegnamenti del Cristo Gesù e di tanto in tanto mi cimento a parlare di pallone… ma solo a mente fredda. Non odio la Juventus, mi limito solo ad evitarla scrupolosamente per non cadere in tentazione! Saluto di solito con “Pace e Bene”… e qualcuno recentemente mi ha apostrofato proprio così, “Andrea Pace e Bene”. Mi sembra una buona idea per il mio nick name da provetto blogger azzurro. Andrea P&B.

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