Pappone? No grazie… semmai Spaccione…

Devo fare una precisazione lessicale.
Ci tengo assai. So’ un perfezionista.
Il termine pappone, nella sua accezione popolare, indica colui che si avvale di vantaggi economici esercitando illegalmente una attività specifica, ovvero lo sfruttamento del mercimonio che, più o meno pulcherrime donzelle (di solito donzelle, ma non solo…), fanno del loro corpo.
Mo’ io, che nell’evidenza non sono donzella, non mi sento pulcherrimo, nè tantomeno, come qualche milione di tifosi partenopei, pratico questo mestiere, pur antico e dal passato nobile.
Mestiere che non oso criticare con falsi moralismi, anche perché ho tanti amici cari juventini e non sarebbe carino nei loro confronti.
Ciò premesso (come dicono gli avvocati, quelli bravi), senza dunque entrare nel merito della questione pappa si pappa no, è evidente che almeno lessicalmente siamo del tutto fuori strada.
Insomma il fatto non sussiste.
Però manteniamo lo stesso il termine, perché fondamentalmente porta bene.

Rimanendo in ambito giuridico dobbiamo dunque spostarci su un altro tipo di reato.
Lo spaccio di droga.
Allora sì.
Perché, diciamolo, noi siamo una manica di drogati. O meglio “trocati”, come dico io spesso. Trocati col sangue azzurro ed il cromosoma N.
E ovviamente Dela è il nostro spacciatore.
E come tale se ti da’ la roba tagliata male può essere un problema.
Trocati e malati.
Quindi la domanda è semplice: come è la roba che ci da lo Spaccione? (Spaccione e non pappone…)
Tutto il blocco non è malaccio. Specie in questi ultimi tre anni in cui abbiamo raggiunto un secondo posto, un terzo e quest’anno…quest’anno nun c putimm proprio lamenta’…
Ma in realtà manco prima, col presunto pappone, perché qualche trofeo negli anni passati pure lo abbiamo vinto, ovvero due coppe Italia ed una Supercoppa.
E allora qual’è ‘o problema?
È difficile da capire. Ci vuole un medico, ma di quelli bravi…
Il problema forse sta nel cromosoma N.
Forse tutti questi tifosi che criticano lo pseudo pappone, la pseudo società, lo pseudo bravo mister o la rosa “scarsa”, specie se paragonata a Inter e Roma, non hanno il cromosoma N.
E allora si spiega tutto, perché so loro che so’ PSEUDO, so’ pseudo tifosi.
Tutto sono tranne che tifosi.
Sociologi, economisti, revisori dei conti, esperti di marketing internazionale, architetti e scienziati nucleari.
Sei tifoso? Fa ‘o tifos.
Sei primo? Veditene bene.
Giochi bene? E meno male…
No. Ca’ stann tutti come i pazzi.
E allora alzo le mani.
E fatico a capire.
Perché decine di tifosi sono incazzati col pappone come se fossimo ottavi e non facessimo risultati da sette/otto anni?
Ma per caso simm ‘o Milan con la maglia azzurra e non lo so? A me nessuno mi ha detto niente. No, perché se simm ‘o Milan o l’Inter ho diritto di saperlo. No, perché se non simm ‘o Milan o l’Inter qualcosa non mi torna.
Sarebbe una TRAGEDIA ed una VERGOGNA se alla fine arriviamo secondi e non vinciamo una emerita cippa (o coppa…).
Mah…
Premesso che per esperienza personale ho di sicuro un altro concetto di tragedia e, se vogliamo, anche di vergogna, quale sarebbe in questo caso la differenza rispetto ad un passato in cui i secondi posti li sognavamo, era Maradona a parte?
Fatico a comprendere…
È un gioco mica una ragione di vita. Una passione. Magnatev una emozione, godetevi questa squadra, godetevi questa lotta alla pari o quasi con i soliti noti.
Ma quando ma siamo stati a sti livelli?
Siamo primi con 57 punti in 22 gare. Proiezione sopra i 95 punti, quasi 100.
Nonostante due gravissimi infortuni non preventivabili, ovviamente.
E c stamm parlann? Si poteva fare di più o di meglio?
Politano che è nu buon Massimiliano Esposito avrebbe consentito di farne 150? Verdi, probabilmente un ottimo rincalzo, avrebbe consentito di giocare meglio di come giochiamo?
E iamm…
Sarebbero stati utili per l’Europa League, quello sì. Ma temo che oltre al sottoscritto di quella coppa non freghi nulla a nessuno.
E me ne dispiaccio perché davvero si potrebbe vincere, si può vincere.
Ma questo anno è così, è evidente.
C’è un solo obiettivo ed è il campionato. E finora è stato giocato davvero alla grande.
Poi si vedrà…
Per vincere si devono incastrare bene tante variabili imprevedibili e ci vuole anche un pizzico di fortuna.
E ci sono anche gli avversari. Fortissimi e potentissimi.
Ma vincere non è l’unica cosa che conta.
Non se hai il cromosoma N.
Se perdiamo lo scudetto con 95 punti che ci possiamo fare?
Con chi ce la vogliamo pigliare?
Non ci sono Papponi, Politani o Verdi che tengano…
Certo poi c’è il cinema e quello a volte può dare fastidio, ma è folklore e, tutto sommato, non fa male a nisciun.
È come vedere, nella realtà, L’allenatore nel pallone, il film. Con il famoso mercato di Cana’.
Io mi diverto. A volte. Perché spesso è fiction, spettacolo. A volte mi fa ridere, altre meno. Ma se non vuoi vedertelo puoi anche cambiare canale.
Basta che venc ‘o Napul come si diceva una volta e non si dice più…
Torniamo a dirlo…

Torniamo a fare i tifosi.

Forza Napoli sempre