Le pagelle di Napoli-Salisburgo

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Non ci sta niente da fare.
Io sono per la tradizione.
Anche in Europa.
Mi sta bene il respiro internazionale ed il mercato globale, ma io mi tengo sempre la tradizione partenopea.
E ancora una volta la sana tradizione vince sulla novità.
Diciamocelo. Ma c’amma fa’ cu sta RedBull?
Meglio, senza dubbio, il caffè napoletano.
Quello che gli azzurri sorseggiano prima della gara e magari nell’intervallo.
Starace vero top player.
Cafè (con una effe) batte RedBull 3-0.
È stato uno scontro tra energy drink.
E quale energy drink è meglio di una bella tazza ‘e cafè?
Non scherziamo…
Non c’è partita.
Non c’è stata partita.
Certo loro correvano.
Energicissimi. Velocissimi. E giovanissimi.
Però…
Però, affinale se ne sono andati a casa con tre palloni.
Tre belle tazzulelle ‘e cafè…
 
Meret 8
Dopo i voli pindarici e ronaldici di domenica non si piange addosso. Non è un Calimero. È vestito di nero, ma non è piccolo. Poi il nero sfina e allunga. È altissimissimo. E fortissimissimo. Le prende tutte. E che personalità! Cazzea persino Koulibaly, che di sicuro non è né più piccolo né meno nero di lui. Alex Buffet. Fenomeno.
 
Hysaj 6
Loro arrivano da tutte le parti e corrono comm ‘e pazz, chin ‘e Red Bull. Energizzati al massimo. Sono tantissimi, velocissimi e scassacazzissimi, ma lui non si tira indietro. Quando si tratta ‘e correr fa sempre la sua porca figura. Stabbene a Hysaj Gump.
 
Maksimovic 5,5
Maxi è davvero bon per 70 minuti. Poi impazzisce totalmente. Nell’ultimo quarto d’ora fa rimpiangere in ordine rigorosamente alfabetico Aronica, Baldini, Bigliardi, Citterio e Contini. Si fa pure ammonire e salterà il ritorno.
 
Koulibaly 6-
Vuole fare tutto lui. E finisce ovviamente per strafare. Addirittura prova a sottrarre a Starace la macchinetta del caffè nell’intervallo per prepararlo lui. Meno male che non ci riesce, altrimenti il caffè sarebbe venuto una mezza botta, un po’ come la sua gara. Stranamente nervoso.
 
Mario Rui 6+
Lui invece sta sempre nervoso. Non è una novità. Sembra incazzato con tutto il mondo. Altro che Red Bull o il caffè di Kalidou Starace, per lui ci vorrebbe ‘na bona camomilla. Sta più accelerato dei redbullini…
 
Fabiàn Ruiz 8
Un essere mitologico. In pratica Rambo con la faccia da chierichetto. È in ogni parte del campo. Nu stolker. BULLIZZA i redBULLIni in modo imbarazzante. E, giusto per gradire, segna pure un gol bellissimo al volo.
 
Zielinski 6
Gioca a intermittenza. Ma anche quando si spegne fa un discreto lavoro oscuro. Si capisce quando sia fondamentale quando entra Diawara… però Zio Sontuoooooooso (cit.Mino) a sto giro è molto poco sontuoso.
 
Diawara 5
Entra totalmente senza genio. I redbullini gli passano per capa, da tutte le parti. È la versione scagnata del Nirone. Non ci siamo. Fa rimpiangere uno Zio tutt’altro che sontuoso.
 
Allan 6,5
‘O can ‘e presa azzanna i polpacci dei ragazzini austriaci, pur indemoniati. Torneranno a casa carichi di meraviglie. Modestamente qua a corsa e pressing non ci facciamo mancare nulla. Con Fabian forma una coppia di centrocampo più che energyca.
 
Callejon 7
Ormai si è capito, se la Redbull ti mette le ali, il caffè di Starace ti mette pure di più. E Callejon ne è la prova vivente. Terzino, mediano ed ala. Tackle, assist e quasi gol. Non si ferma mai.
 
Milik 7
Il Principe di Polacchia. Il Principe Azzurro. Quant’è bello. Classe ed eleganza. È lui il protagonista delle favole. Ora tutti a dire che è fortissimo. Ora tutti a chiamarlo così: Il Principe Azzurro. Troppo facile ora. E poco onesto. Io c’ho il copyright. So tre anni che lo dico e lo chiamo così. Le pagelle fanno tendenza?

Ounas sv
Un cartone animato giapponese. Sembra uno dei fratelli Derrik di Holly e Benij. I gemelli. Quelli che zompano sulla traversa e svulazzano nell’aere. Lui zompa e svolazza e per poco non segna un gol che avrebbe sgarrupato la curva b.

Mertens 6,5
Puffita’ nell’aria. Sprazzi di vero Mertens. Di vero Puffo pleistescio. Quello che mette in porta Milik e Callejon con giocate fantastiche strappandoti applausi a scena aperta e poi sbaglia un gol fatto strappandoti ‘e paccher ‘a mano. Ma c’è profumo di puffita’. Di nuovo. Era ora.

Insigne sv
Mamma mia e come sta Lorenzino. Ten ‘na faccia… tristissimo… mi sembra un ragazzino innamorato non ricambiato. Insomma uno che ha pigliat nu palo ‘e facc clamoroso. Lore’ non ci pensare…
Si chiude una porta (juventina) e si apre un portone europeo…

Ancelotti 7
Torna la COPPA e il nostro Carletto misterchef subito si mette aCOPP.
È il suo habitat naturale.
Il mister nella coppa ci sguazza come una rana nello stagno.
Come un gallo in un pollaio.
Come un pappicio nella noce.
Non era semplice.
Proprio per niente.
Perché in Europa non è mai semplice.
Ma l’Europa è l’Europa.
È tutta un’altra cosa.
In Europa si gioca con le regole.
È una cosa davvero bella.
In Europa se giochi meglio vinci.
In Europa si gioca ad armi pari.
Undici contro undici.
Si può fare.
È lunga e difficile ma si può fare.
E come disse il pappicio alla noce:

Forza Napoli Sempre!

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