Le pagelle di Napoli-Genk

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Ebbene sì. Sono sempre i migliori quelli che se ne vanno. Perché si stava meglio quando si stava peggio. Del resto non esiste più la mezza stagione (calcistica). E tanto va il gatto Gattuso al lardo che ci lascia lo zampino. Luoghi comuni a parte, la notizia era nell’aria. Un atto quasi dovuto. Ora è anche ufficiale. Il Napoli ha esonerato Carlo Ancelotti. Carletto ci lascia dopo solo un anno e mezzo. Sembrano passati secoli ma è solo un anno e mezzo. Come passa il tempo quando ci si diverte…

Solo un anno e mezzo. Nel mezzo di un campionato disastroso ma dopo una qualificazione storica agli ottavi di Champions. È il calcio. A volte sa essere davvero crudele. E strano. Ma il bello è che poi si riparte. Sempre. Ogni volta. E allora ripartiamo anche in campionato. È quasi ora…

Meret 6

Finalmente un po’ di ciorta. Graziato in un paio di circostanze dagli avversari che si divorano gol clamorosi. Si rovina la media campionato che è di un gol ogni tiro subito. W La Champions!

Di Lorenzo 6+

Gionni ormai gioca come un veterano (cit. Pasqualino). Pare che la Champions la giochi da anniannieanni. In realtà ha solo poche presenze. Peeeeeersoonalita’ da vendere (speriamo di no…)

Koulibaly 7

Ormai non è più una sorpresa quando gli pigliano i cinque minuti e parte verso la porta avversaria. Con il pubblico in delirio a incitarlo e accompagnarlo come fosse un cavallo scosso del palio di Siena. Non è una novità. La novità è invece quella di un difensore concentratissimo e di nuovo solido e insuperabile. Assafa’…

Manolas 6,5

Cresce l’intesa con KK. Lui è sempre incazzato come una biscia e per questo è uno di noi. Fantastico anche nelle interviste post partita, con quella faccia da film, un po’ da bravo ragazzo un po’ da serial Killer. Idolo.

Mario Rui 5,5

Dalla sua parte chiunque fa bella figura. Ito, detto abbivo o anche estravivo, lo supera più di una volta. Lui non fa una grinza. Come se ‘o fatt non fosse suo. Riesce nell’impresa di farsi ammonire inutilmente sul 4-0 a cinque minuti dalla fine. Genio.

Zielinsky 6

Un uomo una giravolta. Si gira su se’ stesso qualcosa come ottanta volte. Finta e sterzata a tornare indietro. Fa semp chest. Manco Juary intorno alla bandierina. Partita sufficiente.

Gaetano 8

L’esordio in Champions. A Napoli. Roba da fridd ncuoll. Mostra sfrontatezza e personalità, doti apprezzate dal pubblico. Riempie il centrocampo con la sua presenza fisica. Bellissima l’investitura di Insigne, vero capitano nell’occasione. In bocca al lupo! Scassa tutto uaglio’!

Allan 6,5

L’Allan che non ti aspetti. Sfodera aperture alla Pirlo come se piovesse. Fa spesso il regista puro e lo fa pure bene. Partita di sostanza e non di panza. Grande sostanza e nemmeno tante mazzate.

Fabian 5,5

A corrente alternata. Uno dei compiti principali di gatto Gattuso è quello di farlo tornare il giocatore scintillante di qualche giornata fa. Quello che ci invidia tutta Europa. Quello che s’e’ nu poc perz pa’ via, nel deserto di un centrocampo azzurro da ritrovare.

Callejon 6,5

Si procura due rigori. Finalmente di nuovo decisivo. Finalmente di nuovo utile a questa squadra. Anche perché, udite udite, in Europa i rigori ce li danno. Anche più di uno a partita. Incredibile ma vero. Bentornato a bordo soldato José.

Lozano sv

Entra con Llorente. Per la serie il giovane e il nonno. Come il titolo di una favola. Ma a lieto fine ovviamente. Come in ogni favola che si rispetti si addormentano quasi tutti. Non la becca quasi mai.

Mertens 6+

Nu buon Allans. Corre per tutto il campo. Cerca di dare fastidio a chiunque gli capiti a tiro. Si impegna tantissimo. Non tira mai in porta, ma come centrocampista aggiunto e cane di presa appezzottato è quasi perfetto.

Milik 8

L’uomo del match. La decide in mezz’ora e si porta a casa il pallone. Contro il Cesenk ma è pur sempre Champions. È bastato lui, un centravanti di ruolo, a ridare consistenza alla manovra. Lui che i gol li ha sempre fatti. È bastato lui e ‘nu poc ‘e genio.

Llorente sv

Entra per fare la presenza. In pochi se ne accorgono in verità. Fa una cosa buona: regala la standing ovation a Milik. Con il ritorno del Principe di Polacchia, Nonno Fernando può tornare al suo quarto d’ora abituale dopo tanto superlavoro.

Ancelotti 10

“Te ne vaje o no, te ne vaje si o no?”. Stavolta la risposta è arrivata. Stavolta se ne è andato si. Se ne è andato sul serio. Per la verità lo hanno cacciato. Come un Donadoni o un Ventura qualsiasi. Lui che invece è nientepopo’dimenoche Carlo Ancelotti. Letteralmente cacciato via. Lui e il suo staff. Lui e tutta la razza sua. Ancelotti, Ancelottino e Ancelotti acquisiti. Tutti col foglio di via. Molto triste. Davvero. Ma è giusto così, probabilmente. Forse inevitabile. Forse è pure tardi. Anzi è troppo tardi. È giusto ma dispiace. Dispiace davvero, perché la sensazione è che poteva essere tutto diverso e molto ma molto meglio di così. La sensazione è quella di aver perso una grande opportunità. Enorme. Peccato. Peccato davvero. La squadra in campionato si è liquefatta. Persa tra ammutinamenti, contratti non rinnovati, sfortuna, tanti arbitraggi discutibili e chi più ne ha più ne metta. Si è persa ed ha perso troppo. Grossissime le responsabilità del mister. Ma non solo sue. Anche perché nel contempo la stessa squadra in Champions ha fatto faville. Il Napoli di Ancelotti in Champions in due anni ha perso solo una volta, di misura ad Anfield. Poi solo grandi partite e grandi risultati. Carletto, si sa, preferisce la coppa… Finisce così con tanta tristezza e l’amaro in bocca. Resta l’orgoglio di aver avuto un allenatore così prestigioso. Resta la stima e la simpatia per un grande uomo ed un grande tecnico. Uno che ci ha sempre messo la faccia e non ha mai accampato scuse. È stato un vero privilegio.

In bocca al lupo per tutto!

Ma, anche, da oggi, benvenuto Gattuso e soprattutto… Forza Napoli Sempre!

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Felice, papà, molto, e marito. Ispirato dalla filosofia Troisiana e cresciuto a pane e Così Parlò Bellavista. Malato (grave) di Napoli e del Napoli dalla nascita. Rapito dall’ironia e dalla punta di penna di Peppino Pacileo. Appassionato di economia, anche per necessità. Insomma una gran bella vita da orsacchiotto. Poi, però, prendi un tram in faccia all’improvviso e tutto si ribalta… e tutto è diverso. Ma non bisogna mai mollare…mai…perché il cielo è azzurro…proprio come il mare…

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