Le pagelle di Napoli-Barcellona

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Che peccato! Un vero peccato. Poteva essere una serata memorabile. Di quelle da raccontare ai nipoti davanti al camino. Che peccato. Sarebbe stato giusto vincere. Dovevamo vincere. Ma va bene così. È stata comunque una grande serata. È un pareggio che alla vigilia avrei firmato col sangue. Col mio sangue azzurro. Abbiamo tenuto botta. E in realtà è stata comunque una grande serata. Anche se questo 1-1 è un po’ amaro. E mi ricorda tanto un altro 1-1 storico. Quel Napoli-Real di trent’anni fa. Anche allora giocammo benissimo e poi prendemmo un gol improvviso e immeritato. Io c’ero. E lo potrò raccontare ai nipotini. E ci sono stato anche stavolta. Dopo tanto tempo di nuovo allo stadio. E ne è valsa davvero la pena. Insieme al mio grande amico Fabrizio. Grazie al mio grande amico Fabrizio. Abbiamo visto insieme il Barcellona. Uniti da una fede. Abbiamo visto Messi dal vivo nel nostro stadio, nello stadio di Diego. Abbiamo cantato “Ho visto Maradona”. Ci siamo abbracciati increduli e felici al gol di Mertens. Abbiamo scandito il tempo sui nuovi maxi schermo. Abbiamo sofferto e gioito. E abbiamo lasciato lo stadio davvero soddisfatti. Orgogliosi e soddisfatti. Ma con un po’ d’amaro in bocca. Proprio come allora. Eh sì, è stata una serata memorabile…

Ospina sv

Visto dal vivo è ancora peggio. Da casa fa paura ma allo stadio anche di più. Dal vivo poi vengono anche meglio i chitievvivo. E vi assicuro che se ne è beccati davvero parecchi. Da tutto lo stadio. Ha toccato 6543 palloni coi piedi ed in pratica non si è mai sporcato le mani.

Di Lorenzo 6,5

Riempie il campo. È grande e grosso e butta le mani. Dal punto di vista fisico (ma anche tecnico) tiene botta alla grande a questi livelli. Ha fatto la fascia avanti e indietro 7480 volte. Un trattore.

Maksimovic 6,5

Maksi, il nostro sottosegretario alla difesa, fa il suo anche contro i mostri del Barça. Commuovente una sua chiusura su Messi. Di testa le prende tutte. Sicurezza.

Manolas 7+

Il nostro gladiatore. Nelle grandi occasioni Kostas Decimo Meridio non tradisce mai. La folla lo acclama quando dopo pochi minuti vince un uno contro uno impossibile con Messi al limite dell’area. In quel preciso momento entra di diritto nel novero degli eroi. Epico.

Mario Rui 7

È lui il simbolo del gattusismo. Da stropicciarsi gli occhi. Magari dopo aver strofinato le mani con l’amuchina. Irriconoscibile. Fa persino buttare fuori Vidal provocandolo e facendoci capa e capa. Gattusizzato.

Demme 6,5

Piace la sua tranquillità e sfacciataggine. ‘Nu scugnizzo con la testa da tedesco. Un mix esplosivo. Non ha paura di palleggiare in faccia ai mostri spagnoli.

Allan sv

Entra e fa tre strunzate di fila, una dopo l’altra. Per fortuna mancava poco alla fine. Non appare per nulla tranquillo. Cerca di strafare. Mi sa che acchiappa n’ata cazziata.

Fabian Ruiz 6,5

Si vede che è giocatore di altro livello. In mezzo al campo la sua presenza si sente e si vede. Dal vivo sembra molto meno cammellone, da’ una grande mano.

Zielinski 7,5

Standing ovation. Sta bene a Zio. Finalmente fa quello che ci si aspetta da lui. La differenza. Partecipa attivamente a tre gol azzurri. Purtroppo due li abbiamo sbagliati clamorosamente ma lui non ne ha colpe. Vuoi vedere che Gatto fa il miracolo di farlo diventare giocatore vero? Volesse il cielo…

Callejon 5,5

Tatticamente perfetto. Più centrocampista che attaccante. Si fa il mazzo come ai bei tempi. Ma quel gol no. Quel gol non lo può sbagliare mai. Non a questi livelli. La tiene sulla coscienza.

Politano 5

In Champions ci sta come il parmigiano sugli spaghetti a vongole. In pratica non c’azzecca nulla. E non azzecca quasi nulla. Troppo innamorato del pallone. Al momento è ‘nu buon Politounas. Stiamo a vedere…

Mertens 8

Puffo pleistescio raggiunge il record segnando un gol meraviglioso al Barcellona. Come in un film. E se non è Puffolandia questa…  Busquet lo azzoppa manco fosse un Chiellini qualsiasi. Esce nel tripudio del pubblico. Ora devi rinnovare, Puffo. Rinnovatelo. Perché è giusto così. Perché sia ancora Puffolandia.

Milik 6+

E che gli vuoi dire? Il principe entra per Mertens e gioca per la squadra. Alla grande. Piglia e da’ mazzate. Mette in porta Callejon che spreca clamorosamente e le mazzate le meriterebbe davvero.

Insigne 7+

Cazzutissimo terzino. Generosissimo centrocampista. Attaccante dalla tecnica sopraffina. Masaniello vero. Caposquadra e capopopolo. Incita il pubblico, balla con Mertens, fancula l’arbitro, corre e rincorre. E… finalmente… dopo tanto tempo… un tiro a giro…Semplicemente ‘o uaglione.

Gattuso 7,5

Niente da dire. Imposta la partita perfetta. Come un Nereo Rocco 2.0. I ragazzi in pratica non sono proprio scesi dal pullman. L’autista lo ha parcheggiato direttamente davanti all’area di rigore. Sempre, però, pronti a ripartire e fare male. Sofferencia y ripartencia. In realtà nemmeno così tanta sofferenza. Il Barça ha fatto un solo tiro un porta. 756% di possesso palla ed un solo tiro. Noi invece abbiamo avuto almeno altre tre palle gol clamorose. Sprecando tanto. Peccato. Meritavamo la vittoria. Magari di misura ma la meritavamo. Magari non sarebbe servita a nulla per ottenere la qualificazione ma lo meritavamo. E sarebbe stato giusto. Ci ritroviamo con un 1-1 che non è il massimo. Un risultato che ci chiama ad una impresa in Spagna. Ci proveremo. Perché non abbiamo nulla da perdere. Perché quando giochiamo così, da squadra, siamo capaci di qualsiasi cosa. In Spagna sarà tutta un’altra storia. Prepariamoci dunque alla battaglia. Proviamo ad entrare nella storia. Possiamo farlo. Davvero possiamo. E se pure non ci riusciremo sarà stato comunque bello aver potuto provarci fino in fondo.

Forza Napoli Sempre

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