Le pagelle di Inter-Napoli

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C’era un coro da stadio famosissimo ai miei tempi. Un coro da ultras. Intimidatorio. Serviva per minacciare i tifosi ospiti. Faceva così: a mezzanotte… uscite a mezzanotte… a mezzanotte’ uscite a mezzanoooooootte! Ebbene sì questo coro è tornato di attualità. Con le partite alle 21.45, il poco del cooling break che ormai è proprio un’apericena con tanto di tartine e finger food, le dieci sostituzioni, quei sette/otto minuti di recupero… e alla fine si finisce a mezzanotte. E si esce a mezzanotte. E i poveri pagellari come me sono costretti a fare le pagelle fino alle sei del mattino. Mentre i calciatori vagano tutta la notte alla ricerca di qualche festa per mangiare un boccone e bere qualche sorso di champagne. Una vitaccia. Specie per noi. Specie dopo una partita così. Una partita persa 2-0 senza manco sapere perché è per come. È stato già detto vott’ ‘a frni’?

Meret 6

Nessuno osi prendersela con lui. Non sono certo che il tiro di Lautaro si piglia. E se pure si piglia stavamo già sull’1-0. Salva due gol fatti che fanno il paio con quelli subiti. #nessunotocchiMeret

Hysaj 5,5

Stavolta a destra. Come un politico consumato, passa da destra a sinistra senza remore. A destra però miete molto meno consensi. A questo punto la teoria dei piedi storti invertiti è da prendere in considerazione.

Malcuit sv

Bentornato scarola! Il nostro yacult probiotico di nuovo in campo. L’unica bella notizia della serata.

Maksimovic 6-

La ciuccita’ di fechella di Manolas lo costringe agli straordinari. Di nuovo in campo titolare. Si piazza al centro della difesa e sfida Lukaku e tuttu l’attaccu di Gonde come direbbe il mio carissimu amicu Andrea. Tuttu summatu non malu.

Koulibaly 6,5

Gran bel duello con Lukaku. Una sfida tra nironi originali. Kalidou alla lunga lo vince. Potenza ed eleganza. Se lo scambierei? No grazie. No lukaku propriu.

Mario Rui 4

Appare subito evidente che Gattuso ha dimenticato di sedarlo. Pessimo. Prima durante e dopo. Un vero uappo di cartone. Sostituito si produce in una sceneggiata degna del figlio piccolo di Mario Merola. Troppo sole in barca?

Ghoulam sv

Gattuso mette sia lui che Malcuit. Prova a resuscitare entrambi. Si vede che stava in fase mistica. Il piedino però è sempre quello che è.

Zielinski 7

Alliccato come non mai. Pare che ormai non usi più la brillantina ma addirittura la ‘nzogna. Per essere sempre più lucido. Forse il migliore in campo. Se ne accorto persino l’altro Zio, Bergomi, quello che non capisce nulla di calcio. Gattuso inspiegabilmente lo ha tolto.

Allan 6

Prova a fare lo Zio. Coi piedi che ha è però al massimo uno zio di secondo grado, forse terzo. Un parente alla lontana. Per carità fa piacere vederlo. Ma lo zio di oggi è altra cosa.

Demme 5,5

Per lui vale il discorso di Meret. Giggi Lobocca che è più neomelodico e più partenopeo si fa le tappe al San Paolo, Diego che è più uomo di mondo preferisce i palcoscenici internazionali. Partita così è così. Da zero a zero. Magari…

Elmas 6

Vivo. Sfrontato. Sfiora il gol. Un diamante è per sempre. Pure se è grezzo. Ma bisogna lavorarci sopra. E assecondarne le sfaccettature. E questo è assai sfaccettato. È proprio ‘nu sfaccett

Politano 6

Ex di turno. Lui le motivazioni ce l’aveva di sicuro. Avrebbe pagato di tasca sua per far arrabbiare Gonde e magari fargli scippare qualche gabello da desda. Don Maddeo non è uno che porge l’altra guancia.

Lozano 6

Salta l’uomo. E spesso quell’uomo fa saltare lui per aria. Ci crede, ci prova, va. Almeno lui non lo vuole da Insigne e prova a mettersi in proprio. Uomo verticale in un Napoli troppo spesso orizzontale.

Milik 3

Nell’altra squadra gioca il centravanti vero. Quello serio. Quello che butta il pallone dentro. Quello che fa a mazzate con tutti. Quello che Il 99% dei napoletani vorrebbe. Lui non segna più e poi si tira le cosce, di certo non fa nulla per far cambiare idea a quel 99%. Troppo brutto per essere vero. Il principe è diventato ‘nu paggetto. Gattuso gli fa giocare quasi tutta la gara e nessuno capisce il perché.

Callejon sv

Gatto lo mette centravanti. Solo pochi minuti. Non la becca quasi mai. Falso nueve. Anzi proprio pizzuotto nueve.

Insigne 7

È dovunque. La squadra è lui. Lo schema è Insigne fa tu. Tocca 260 palloni e ogni azione pericolosa passa da suoi piedi. Poi sbaglia qualche gol facile. Ma è normale. Ci mancass’. Va bene al centro del gioco ma così è davvero troppo. Fatelo riposare per favore. Come se fosse una pasta e patane.

Gattuso 5

Molti lo paragonano a Gonde. In realtà a mio avviso i due hanno poco in comune. A parte il fatto che Gonde c’ha un Gatto in testa. Ma il gatto in testa a Gonde è falso. Come lui. Favezo. Mentre Gatto nostro è uno vero. Dice le cose in faccia. Pane al pane e vino al vino come direbbe l’amico Carlo. Anche io amo dirlo in faccia. Siamo in palese difficoltà caro mister. Già da qualche gara. Abbiamo dato già tutto? Giochiamo male e non segnamo mai. Ma si può rimediare. Magari è tutto frutto di un difetto di comunicazione. Pare che Gattuso dopo il Milan abbia detto: “ragazzi: ora tutti sul pezzo, testa al Barça”. I ragazzi hanno frainteso. Barsa non Barca. Capito Mario? Ci sta na bella differenza. E a casa peraltro non va il sole ‘ncapa mentre a mare si. Quindi spieghiamoci meglio. Perché nessuno vuole prendere una imBarcata. Perché nessuno vuole vedere altre sceneggiate.

Forza Napoli Sempre

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