Le pagelle con la Juve

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Eccoci qua. 

Non doveva succedere ma è successo. Non poteva succedere ma è successo.

Avevamo un sogno nel cuore. Abbiamo ancora un sogno nel cuore. Vivo più che mai. Abbiamo IL SOGNO nel cuore. 

Un sogno che non muore mai, un sogno che vive grazie ai nostri splendidi eroi in maglia azzurra ed al nostro grande condottiero.

Non ci sono avversari che tengano.

Non ci sono più paure.

Non ci sono più obiettivi impossibili.

Non ci sono più sostantivi possibili per questa squadra e questi ragazzi.

Se non EROI.

Veri eroi moderni. Fuori dal tempo e fuori dai luoghi.

Eccoci qua. 

Che gioia. Che orgoglio. 

Non ci sono le parole. 

Non ci sono, perché, poi, non c’è manco più la voce, in verità.

Solo orgoglio e adrenalina. 

Solo gioia.

Gioia pura e felicità.

Una notte indimenticabile. 

Infinita. 

Eterna. 

Un popolo intero in festa. 

Mi ritrovo con una gamba gonfia e senza voce. Ho preso di sicuro una botta al gol, ma non ricordo come. Non ha fatto male al momento, non me ne sono manco accorto, ed ora non riesco neppure ad appoggiare la gamba dal dolore. 

Non ricordo come mi sono fatto male ma ricordo tutto quello che è successo al gol di Koulibaly. 

Non penso che potrò dimenticarlo mai. Nessun tifoso potrà mai dimenticarlo. 

Dove. Con chi. Come. Perché. Per diversi anni a venire ognuno di noi, tifosi azzurri, ricorderà questa notte, ricorderà dove era e con chi era. Ognuno di noi ricorderà nitidamente i suoi pensieri durante quel volo interminabile e perfetto del nostro angelo d’ebano.

Io il gol l’ho visto al rallentatore. Forse è solo una sensazione. Sta di fatto che lo ricordo al rallentatore e ricordo perfettamente tutti i miei pensieri in quei nanosecondi.

Indimenticabile.

Una notte indimenticabile.

Ciascuno di noi ricorderà per sempre questa notte e questa squadra sfacciata e bellissima. Ricorderà questa squadra, consentitemi la licenza poetica, “sfaccimm”. Una squadra che ha preso a pallate la Juventus a Torino. Nascondendogli il pallone per 100 minuti. Senza consentirle un tiro in porta uno nel loro stadio fortino.

Come non era mai successo prima. Come era negli intenti del nostro condottiero. Come era nei nostri sogni più belli.

Undici, anzi quattordici più una, “facce di hazzo” che hanno fatto la storia.

A me sarebbe andata bene persino una onorevole sconfitta, di sicuro il pareggio. Figuriamoci. Ero già contento di essere arrivato allo scontro diretto a meno quattro.

E invece abbiamo vinto.

Abbiamo vinto all’ultimo minuto. 

Dopo averli asfaltati.

Abbiamo vinto.

Con una partita mostruosa.

È successo…

È successo davvero…

 

Reina sv

Aggia’ sfuga’. Dovrei dargli il 7,5 politico. Come a tutti. Perché ha guidato da maestro la squadra, da vero libero arretrato. Pareva proprio Pepe Rudy Krol. Che poi…che piedino ha? Nu buon Cenerentolo…Ma voglio esagerare. Gli do senza voto. Per la prima volta nella storia del Disney Stadium la Juve non ha tirato in porta. Pepe manco si è sporcato i guantoni… E sporcato è la parola giusta… Pepe Senza voto a Torino… e scusate se è poco…

Hysaj 8

Hisay Gump gli ha consumato il Camp a quelli la’. Inesauribile. Ha fatto i solchi su quella fascia. Fermando chiunque e ripartendo alla grande. Tanto di sciatuscio. Che nel suo caso sta per tanto di cappello.

Albiol 9

Fantastico il nostro ministro della difesa. Il nostro amico dal grande cuore. Un giorno potrà raccontare ai nipotini di aver guidato la difesa perfetta. Di esserne stato il comandante. Potrà dire loro che era il 22 aprile 2018. Torino. Disney Stadium. Una notte che è già leggenda.

Koulibaly 10

Vola. Vola Angelo nero. Il nostro Angelo nero. Un Angelo Vero. Come la canzone del grande Pino… Un angelo nero con la maglia azzurra. Vola Angelo nero. Vola Angelo vero. Vola tra l’inferno ed il cielo. Il cielo ora è sereno. Ed Azzurrissimo.

Mario Rui 9

Scusa Mario. Ma scusa davvero. Alzi la mano chi credeva che potesse tenere Douglas Costa. Credo nemmeno la signora Rui. Credo nemmeno mamma Rui. Ed invece tiene sia Costa che Cuadrado ed a volte pure Dybala che, per la verità, si teneva da solo. Sono gli altri che non tengono lui. Rui Mostra Rui (2) attributi grandi come cocomeri. Mostro Rui.

Jorginho 8,5

Il fantastico direttore di una splendida orchestra. Mai appariscente ma efficace e fondamentale. Da veri intenditori insomma. Tipo quelli dei concerti di retrospettiva russa delle manifestazioni socio culturali di avanguardia. In realtà con un minimo di buona fede sarebbe molto semplice riconoscerne meriti indiscussi da fuoriclasse del ruolo.

Hamsik 9

Luce in versione riflettore. Partita non enorme, de più, come direbbero a Roma. Testa alta e sguardo avanti sempre. Con Jorginho guida un centrocampo da sogno. Non sbaglia un tocco. Solo alla fine Pjanic e Khedira capiscono quale è il pallone. Era quello tondo… C’è poco da fare se lui gioca come sa. Se c’è Luce tutto si illumina e c’è il vero Napoli. Grande capitano!

Zielinski 7,5

Entra per un Hamsik enorme che io non avrei mai levato. Entra per dare un pizzico di ignoranza. Con una discreta faccia di… E l’ignoranza, in senso buono, c’è tutta. Sfiora un paio di volte il gol ignorante. Bravo ‘o Zi’. Anche stavolta si può dire: “ZIO C’E’!”

Allan 8-

Per una notte torna il cane di presa originale. Quello scassambrell che abbaia e rincorre tutti. I centrocampisti Chediri della Juve se lo ritrovano dappertutto, come un petrusino nella menestra, come dicono a Vinovo. Completa bene un centrocampo quasi perfetto. Poi scoppia ed entra Rog.

Rog sv

Si fa i suoi soliti pochi minuti. 10 minuti stavolta. Ma che minuti. Quelli decisivi della grande impresa. Anche lui un giorno potrà dire ai suoi nipotini io c’ero ed ho visto un Angelo nero volare nell’aere…

Callejon 8

Una sera all’improvviso ritorna di nuovo lui. Ritorna il vero Callejon. Quello multitasking. Quello preferito dai tifosi e specialmente dalle tifose napoletane. Chill ca fa tutt cos. Come il fratello di Parascandolo nel film di Bellavista. Chell ca trov chell faccio. Pressing alto. Palle recuperate. Diagonali. Chiusure difensive. Tagli in attacco. Tiri a volo. Occasioni da gol. E poi…quel calcio d’angolo perfetto…

Mertens 7,5

Il puffo va a corrente alternata ma stavolta il suo lo fa. Semina il panico anche se poi a finale non tira mai. Lotta insieme ai compagni. Primo baluardo in pressing. Per una volta nessun tacco o tacchetto ma tanta, tanta sustanza. Grande Ciro.

Milik 7,5

Il principe di Polacchia ci mette l’anima. Come al solito. Ma a sto giro non riesce mai ad essere pericoloso. Anche se vott ‘e man. In realtà è pure sfurtunat, perché penalizzato dallo schema Cuadrado. Rocco Rocchi infatti non gli fischia un fallo a favore perché i falli sono tutti di Cuadrado, che nel finale rotola a destra e sinistra. A lui invece lo abboffano di mazzate ma non gli danno manco una cazza di punizione. Chi nasce Mili’k non può diventare Cuadrado non ci sta niente da fare…

Insigne 9

Ma tu si ‘o uaglione… che t’e’ mis ncap? Vai a gioca’ ‘o pallone… Lorenzo sì che gioca a pallone e come gioca a pallone! E, giocando a pallone, si è messo in capa, in testa, un SOGNO. Come tutti noi. Ci crede e ci ha sempre creduto. Leader tecnico e non solo di questa squadra. Sempre più Masaniello. Con due attributi giganteschi. Come quando si tira la questione con quel CHETINO di Chedira, saltandogli addosso, lui, più basso di trenta centimetri. RUOSSS!!!!

Sarri 10

STABBENE Miste. Ce l’hai fatta. La rivoluzione è compiuta. Sei arrivato a palazzo. Proprio come volevi. Proprio come volevamo. Con le tue armi, con le nostre armi. Le armi di una squadra splendida da te plasmata.

Una squadra di uomini e professionisti veri. Una squadra che non molla mai e non ha paura. E stavolta non abbiamo avuto paura caro miste. Perché davvero non c’era nulla da aver paura e perchè davvero non c’era nulla da perdere.

Hai conquistato il palazzo. Hai violato la loro roccaforte inespugnabile. Lo hai fatto nell’unico modo possibile. Prendendoli a pallate. Palleggiandogli in faccia. Senza paure. Nascondendogli il pallone. Senza concedere nulla, dico nulla. Nemmeno un tiro a porta.

SARRI…vato a palazzo.

SARRI…votato tutto…

Tutto è andato come doveva andare. Come era giusto che andasse dopo una stagione così. Era una missione davvero. Una Crociata. Tutti insieme per un unico obiettivo. Con il bagno di folla e di amore alla partenza da Napoli. La spinta del popolo. Con i tuoi uomini con le facce che volevamo. Le facce che volevi. Con la partita perfetta.

E le abbiamo viste bene quelle undici, quattordici, facce di hazzo che volevi. In realtà quindici, caro Miste. Perché la quindicesima, anzi LA PRIMA, è la tua, ed è quella più grande. Ed è la più bella. E sihuramente la più di hazzo.

Che orgoglio. Davvero.

Siamo al palazzo. Finalmente.

Abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare. Ora non resta che attendere che gli Dei del calcio facciano quanto devono. Perché non dipende più da noi. Non solo.

Perché non è finita e la cosa paradossale è che loro sono ancora avanti. E potrebbero vincere lo stesso, anche se dopo ieri sarebbe un vero delitto.

Ma noi ci crediamo. Ora per forza.

E comunque a noi va già bene così.

A noi ci basta la tua grande faccia di hazzo miste.

Grazie. Possiamo dirti e dirvi solo Grazie.

Maremma ORGOGLIOSA. Maremma PALAZZA…e…

 

Forza Napoli Sempre

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mm
Felice, papà, molto, e marito. Ispirato dalla filosofia Troisiana e cresciuto a pane e Così Parlò Bellavista. Malato (grave) di Napoli e del Napoli dalla nascita. Rapito dall’ironia e dalla punta di penna di Peppino Pacileo. Appassionato di economia, anche per necessità. Insomma una gran bella vita da orsacchiotto. Poi, però, prendi un tram in faccia all’improvviso e tutto si ribalta… e tutto è diverso. Ma non bisogna mai mollare…mai…perché il cielo è azzurro…proprio come il mare…

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