La Cazetta. Finalmente.

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Eccoli qua. Quanto mi sono mancati. I migliori. Quelli che sono sempre sulla notizia e fanno giornalismo vero. E non fazioso.
Insigne passa con Raiola!
Che titolone davvero ad effetto.
Avremmo voluto farlo noi per il nostro cacciomeccato. Ma noi non siamo così bravi e così onesti.
Poi dovremmo essere pure bravi a fare i titoli e non lo siamo.
In realtà il cainato del fratello del procuratore di Insigne forse ha incontrato Il nipote del cugino di Raiola.
E ci sta questo incontro.
Perché come giustamente dicono loro, i Cazettari, insigne e’ furioso. Furioso con il mondo intero e specialmente col suo procuratore.
Intanto chi ha visto Insigne a Dimaro subito ha capito che è furioso. S verev proprio. Tanto che Sepe spesso si confondeva e lo chiamava Orlando.
Io infatti se avessi potuto asessere un cazettaro (scusatemi il lessico ma appena penso a loro mi emoziono e mi viene anche grammaticalmente un salto di qualità…), dicevo se asessi avuto la fortuna avrebberesse fatto sto titolo: “Insigne Furioso.”
Ma loro, secondo me manco lo conoscono Ariosto, se ‘o sann e’ perché pensano che e’ nu condimento po pollo arrosto, loro sanno ‘e cos ‘e calciomercato. Comunque se Lorenzo e’ incazzato con il procuratore non ha tutti i torti perché quello non più tardi di un mese e mezzo fa gli ha fatto solo firmare il contratto della vita.
Sta di fatto che Rajola prende Insigne fra poco, e’sicuro.
Poi Insigne va al Barcellona, e’ anche questo è proprio sicuro.
A sostituire Neymar che ovviamente, sicuro, il Barcellona vende al Psg.
Mamma mia come so bravi i cazzari… scusate…scusate volevo scrivere cazettari…quello è il T9 che scrive ciò che vuole ( anche se o T9 mio capisce e pallone, assai, proprio come il padrone…).
Come so bravi.
Noi vi stimiamo, noi aspiriamo a diventare bravi come voi.
Seri, onesti, disinteressati e mai di parte. E soprattutto mai notizie assurde per cercare di destabilizzare pericolosi avversari.
Questo è vero giornalismo.
Siete il nostro punto di riferimento.
Davvero…

 

ll direttore
Felice Antignani

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Felice, papà, molto, e marito. Ispirato dalla filosofia Troisiana e cresciuto a pane e Così Parlò Bellavista. Malato (grave) di Napoli e del Napoli dalla nascita. Rapito dall’ironia e dalla punta di penna di Peppino Pacileo. Appassionato di economia, anche per necessità. Insomma una gran bella vita da orsacchiotto. Poi, però, prendi un tram in faccia all’improvviso e tutto si ribalta… e tutto è diverso. Ma non bisogna mai mollare…mai…perché il cielo è azzurro…proprio come il mare…

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