Infradito di Calciomercato

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Certo che l’estate per il tifoso e’ un periodo quanto meno strano. Complicato direi. Un periodo lungo. Oltre due mesi di totale astinenza dal campionato. Un periodo in cui, forse, si può sopravvivere solo grazie al calciomercato, questo sconosciuto. E’ davvero dura per una manica di malati senza medicine ovvero di “trocati” senza la troca. E così scatta l’istinto di sopravvivenza. Ed ecco che diventiamo tutti operatori di mercato, tutti piccoli raioli o jorgi mendes. Ma anche molto meno. Perché in verità siamo ad honorem tutti esperti di calciomercato quando siamo sotto l’ombrellone e ci bastano, per esserlo, uno smartphone o un tablet, qualche amico, un baretto, magari il Corriere dello sport edizione Campania, come ai vecchi tempi. Potevamo noi non partecipare? Potevamo noi, dopo le Pagelle 2016/2017, dopo avere pubblicato l’almanacco, in attesa del nuovo anno, esimerci dall’argomento? Certo che sì.
L’abbiamo fatto?
Certo che no, ovviamente.
Perché siamo i primi malati proprio come voi. Perché siamo i primi “trocati”.
Ieri si è presentato in redazione un personaggio assurdo. Ancora più assurdo perché noi non abbiamo una redazione. E’ un nostro fan, vuole fare una piccola rubrica sul mercato. Dice che lui ne capisce, e’ amico intimo di Moggi, suo testimone di nozze, conosce Mino Raiola ed un sacco di procuratori. Tiene un bar sulla spiaggia, dalle parti di Mondragone. Ma lui in realtà e’un giornalista mancato, da ragazzo faceva le fotocopie nella redazione di Sportsud, una volta e’ andato ospite persino a Televomero.
Luigi Onorato.
Presunto skipper, molto tifoso, certo un po’ kitch. Io potrei aiutarlo facendogli da mentore. La rubrica, periodica, si chiamerà, forse, “intramuscolo di calciomercato” o, meglio, considerati l’estate e l’argomento, “infradito di calciomercato”

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Felice, papà, molto, e marito. Ispirato dalla filosofia Troisiana e cresciuto a pane e Così Parlò Bellavista. Malato (grave) di Napoli e del Napoli dalla nascita. Rapito dall’ironia e dalla punta di penna di Peppino Pacileo. Appassionato di economia, anche per necessità. Insomma una gran bella vita da orsacchiotto. Poi, però, prendi un tram in faccia all’improvviso e tutto si ribalta… e tutto è diverso. Ma non bisogna mai mollare…mai…perché il cielo è azzurro…proprio come il mare…

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