Che è… che è stato…che è succies? Nona Giornata

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Scusate il ritardo.
Mi sono preso una pausa di riflessione. Una riflessione infarcita di delusione.
Nelle ultime 24 ore sono stato piuttosto combattuto.
Di fronte al cursore lampeggiante sullo schermo bianco del display, una continua domanda è rimbalzata nei meandri della materia grigia: scrivere o tacere del tutto sull’ultimo turno di campionato?
Grande è stata la voglia di passare la mano stavolta, aumm aumm… zittu zittu… silenziosamente… nell’indifferenza.
Poi, per doveroso rispetto di coloro che affettuosamente mi seguono, ha prevalso il senso della passione anche nel momento della cocente delusione.
La nona giornata ha lasciato un brutto segno non solo sul ginocchio di Malcuit, purtroppo per lui, ma anche sul morale di chi scrive e, con ogni probabilità, sulle sventolate ambizioni da scudetto d’inizio torneo del Napoli.
Ricordate i buoni propositi agostani?
A Ferrara, i partenopei non hanno perso semplicemente due punti contro una squadra si tosta, la Spal, che tuttavia è di livello tecnico assai inferiore: gli azzurri hanno perso una splendida, forse irripetibile occasione per avvicinare il duo di testa.
Juve ed Inter infatti nel sabato del villaggio, quello pallonaro non quello di Giacomo Leopardi, avevano beneficato rispettivamente Lecce e Parma con un imprevedibile doppio pareggio.
In fondo i nostri amati beniamini hanno perso anche un po’ di fiducia in sé stessi, smarriti tra moduli, posizioni, schemi, trame, incomprensioni, perplessità tecniche che l’allenatore plurivincente prova a mascherare con il suo carisma e le sue parole spese nelle interviste post partita.
Chest’è o Napule e chist’ann: mercoledì da campioni e domenica da coxxxoni.
Up and down, su e giù… i’ nun c’ia faccio chiu’.
M’aggio pigliat’ tropp’ coller’… Koulibaly ma ch’ tien’ a ualler’ ?
M’ so tropp’ ntussecat’… Arbitro si o nun si nu grand’ scurnacchiat’ ?
M’avit’ accis’ a salut’ … ma ch’ rè miez’ o camp’ v’ sit’ tutt’ addurmut’ ?
Uno sperpetuo continuo, che sofferenza.

Ciò detto, a poche altre tocca la lotta scudetto. A noi, invece, tocca stare attenti al ritorno delle romane, entrambe vincenti, ma soprattutto allo strapotere fisico dell’Atalanta che proprio in questa settimana sarà di scena al San Paolo.
Che dire… speriamo di cavarcela mercoledì.

Il flop del Napoli non ha oscurato più di tanto quanto di buono fatto vedere nel nono turno di campionato.
Piuttosto fortunata la vittoria del Sassuolo nel fraidei nait, anticipo degli anticipi.
Da grande squadra la rimonta del Genoa, sotto di un gol contro il Brescia, con tre reti di rara fattura realizzate da Agudelo, Kouamè e Pandev, tutti subentrati nel secondo tempo del match del sabato sera.
Per il neo allenatore Thiago Motta una prima prova molto positiva.
Caparbia la vittoria del Bologna contro la Samp all’ora di pranzo domenicale.
Senz’appello il trionfo dei bergamaschi contro l’Udinese, con una girandola di gol infinita: in assenza di Zapatone, ci pensano Muriel ed Ilicic a fare i fuochi pirotecnici sotto porta.
Tra Torino e Cagliari è finita in parità con tanto equilibrio in campo.
La Roma, con tanti rimaneggiamenti nell’organico, ha battuto con merito il Milan, che sembra non aver trovato giovamento alcuno dal recente cambio allenatore.
La Lazio, non senza recriminazioni arbitrali da parte Viola, ha conquistato i tre punti in riva all’Arno con una prova estremamente positiva.
L’Inter gondiano è stato fermato da un Parma tutto corsa e contropiede.
La Juve sarriana invece ha subito un colpo di calore in Salento e non è riuscita a superare il Lecce, anzi a momenti rischiava di perdere persino il chiattone traditore.

Verona-Sassuolo 0-1
Lecce-Juve 1-1
Inter-Parma 2-2
Genoa-Brescia 3-1
Bologna-Samp 2-1
Atalanta-Udinese 7-1
Napoli-Spal 1-1
Torino-Cagliari 1-1
Roma-Milan 2-1
Fiorentina-Lazio 1-2

Tra poche ore andrà in scena il decimo turno. Infrasettimanale, tra martedì e giovedì. Al San Paolo arriva l’Atalanta sette bellezze. Gli azzurri dovranno fare una prestazione straordinaria per cercare di conquistare punti contro una diretta concorrente ad uno dei posti di rincalzo.
Forza Napoli e… speriamo in cose positive.
Andrea P&B.

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Tifoso del Napoli dai tempi del maestro Luis Vinicio, sognatore da sempre, fotografo mancato e strimpellatore convinto di strumento a sei corde, bancario fedele ultratrentennale, laureato in economia aziendale alla tenera età di 50 anni, sposato con prossima vista sulle nozze d’argento con due figli parimenti tifosi del Napoli sin dalla nascita, provo a seguire gli insegnamenti del Cristo Gesù e di tanto in tanto mi cimento a parlare di pallone… ma solo a mente fredda. Non odio la Juventus, mi limito solo ad evitarla scrupolosamente per non cadere in tentazione! Saluto di solito con “Pace e Bene”… e qualcuno recentemente mi ha apostrofato proprio così, “Andrea Pace e Bene”. Mi sembra una buona idea per il mio nick name da provetto blogger azzurro. Andrea P&B.

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