Che è… che è stato… che è succies…1a di ritorno

122

Non era il nostro Napoli.
Non scherziamo, eh.
Quello visto sabato sera non era il nostro Napoli.
Si e no, era na band mal’assortita e p’ll’rin’.
Ma una cosa è certa: non era il nostro Napoli.
Troppo, troppo brutto per essere vero.
Quegli zombi sparpagliati alla rinfusa per il campo, lenti come le aragoste degli acquari dei ristoranti (cit. del mio amico Angelo), non potevano essere del Napoli.
Neanche hanno sudato le magliette.
Magliette poi… diciamo pure quegli intessuti volantini del supermercato, stampati su un fondo azzurro sempre più fondo e sempre meno azzurro.
Mai un’offerta, un tre per due, una vendita promozionale per svuotare gli scaffali e pure gli armadietti degli spogliatoi.
No, nun po’ ess’r stat’.
Non era il nostro Napoli.
Né il Napoli allenato signorilmente da Reja o quello guidato piratescamente da Mazzarri, né quello costruito intelligentemente da Benitez o quello inventato sapientemente da Sarri, né tantomeno quello stupidamente inguaiato da Ancelotti.
Ma non era neanche il Napoli squaqquaracchiato da Donadoni o quello disintegrato colpevolmente da Ventura.
Somigliava vagamente al Napoli annientato in poco tempo da Mazzone o quello fantasiosamente colabrodo di Zeman.
Insomma, più ci penso e più mi convinco: non era il nostro Napoli.
Decisamente inguardabile.
Impalpabile, inconsistente.
Indisponente, irritante.
I… i… i ‘e rigniess’ e paccher’ a tutt’ quant’.
Calciatori viziati e strapagati, privi di ogni riconoscenza, per nulla capaci ad essere un unicum coraggioso come le circostanze richiedono.
Niente gioco di squadra, né cattiveria agonistica o estemporanea inventiva.
Nessun leader sul terreno di gioco, capace di fare almeno un po’ da trascinatore, né un vero boss a bordo campo, con un pur minimo barlume di lucidità mentale.
Troppo disastroso: non era, non poteva essere il nostro Napoli.
Impietosi anche i numeri statistici.
Un’unica (…e fortunosa) vittoria nelle ultime dodici giornate.
Quattro sconfitte di seguito al San Paolo e, in totale sin qui, otto disfatte da inizio campionato.
Ventotto reti subite e tante altre evitate solo per il rotto della cuffia.
I… i… i scassass’ ogni cos’, altro che la cuffia.
Non poteva essere il nostro Napoli.
Non era il nostro Napoli, purtroppo.
Ma era il Napoli di Gattuso, Giuntoli e De Laurentiis. Non so se mi spiego.
In sintesi, il Napoli della confusione più totale.
Di fronte a tale sconcezza, ricimm’ pur’ annanz’ a tanta munnezza, c’è solo una cosa da fare: comprare subito un bel pullman e piazzarlo davanti alla porta del duo Ospina/Meret per fermare tutte le future scorribande avversarie, raggranellare i sedici punti necessari a conquistare l’agognata salvezza e, in estate, rifondare poi tutto.

Tra poche ore la Lazio in coppa, in successione domenica la Juve in campionato: si prospetta un’altra settimana di sofferenza a occhio e croce.
Basta dire “Forza Napoli” e tutto passa in fretta ? Tipo “bacetto passatutto”. Non credo, la bua resta e fa anche male.
Ma forse dire “Forza Napoli” serve comunque a sperare in un’inversione di tendenza, quanto mai necessaria.

L’amara sconfitta del Napoli contro la Viola in questo primo turno del girone di ritorno, per quanto ovvio, non deve offuscare  l’onestà intellettuale. La Fiorentina ha meritato di vincere, per tattica, organizzazione, combattività e spirito di sacrificio. Esattamente tutto ciò che è mancato alla scialba controfigura proposta dal Napoli di Gattuso.
In tanta desolazione, una magra consolazione: l’undicesimo posto in classifica, per questa settimana, è stato comunque mantenuto.
Che soddisfazione, non è vero ?

Vabbè, detto del dramma partenopeo, in breve ecco i commenti delle altre partite del ventesimo turno.

La Lazio, con una tripletta di Immobile, ha realizzato una manita contro la Samp e l’ha messa al tappeto: undicesima vittoria di fila per gli aquilotti che sembrano fare sul serio nella lotta per il titolo. La fortuna dei laziali sta girando a mille. Puntuale è arrivata anche la benedizione di uno che di calcio se ne intende davvero: “questa Lazio somiglia al mio Leicester” ha detto infatti il mister doriano Ranieri che, con aplomb british, ha ammesso la netta sconfitta. Cinque gol la Samp aveva rifilato la scorsa settimana al Brescia e cinque gol ha beccato questa settimana dalla Lazio. Do ut des pallonaro.

Il Sassuolo ha piegato, tra le mura amiche, il Torino che avrebbe meritato almeno il pari. Bellissimo il gol del momentaneo uno ad uno dell’emiliano Boga: un missile imparabile, scagliato da fuori area. Il forcing del secondo tempo emiliano ha poi messo alle corde i granata, in più occasioni sciuponi nel corso del primo tempo. Vittoria per i neroverdi e gran mea culpa per la banda di mister Mazzarri.

Il Milan, dopo aver a tribolato per buona parte della partita, ha conquistato la vittoria ed i tre punti contro una indomita Udinese. Gran parte del merito va al subentrato Rebic, attaccante tenuto a lungo in naftalina, che con una doppietta ha trascinato i suoi al successo.
Ibra non ha segnato, ma la sua presenza in campo si è fatta sentire. Da quando è arrivato, i rossoneri hanno già totalizzato sette punti in tre gare. Non era meglio, caro Pappone mio, se lo avesse preso il Napoli?

Nella domenica pomeriggio il menù calcistico ha proposto tre match, tutti terminati con il segno ics in schedina.

Il Lecce ha fermato, con una gara gagliarda ed un gol del capitano Mancosu, l’armata nerazzurra di Gonde. Gli interisti, seppur senza tanto costrutto, hanno mantenuto a lungo il pallino del gioco, ma non hanno giocato in fin dei conti una gran partita. Anzi, hanno avuto un approccio piuttosto soft in campo. Tra i giallorossi di casa ha ben figurato il portiere Gabriel, capace in più occasioni di dare sicurezza a tutto il reparto difensivo salentino.

Due doppiette, di Joao Pedro da una parte e Torregrossa dall’altra, hanno determinato il pari Tra Brescia e Cagliari. Passata in vantaggio la squadra sarda, è stata prima raggiunta e poi superata dall’undici lombardo. Di rara bellezza il gol del vantaggio bresciano: un tiro potente e preciso all’incrocio dell’incolpevole Olsen. Il gol che ha poi fissato definitivamente il punteggio è arrivato su calcio di rigore. Balotelli, entrato nella ripresa dalla panchina, è stato espulso dopo appena sette minuti: ha detto un plateale “vfnc” all’arbitro e questo, si sa, non si può fare… se non hai la maglia a strisce bianconere.

Anche tra Bologna e Verona è finita in parità. Uno ad uno e tutti contenti o quasi. Match ricco di energia agonistica. È stata una battaglia sportiva, fatta di tanta fisicità. Le due squadre hanno messo in campo tutta la tenacia dei rispettivi mister Mihailovic e Juric. Ai punti avrebbe probabilmente vinto la squadra veronese. Infatti, diverse sono state le parate salva risultato del portiere felsineo. La divisione della posta accontenta comunque entrambe le squadre.

La Roma in trasferta ha superato brillantemente un Genoa combattivo in attacco ma piuttosto fragile in difesa.
I giallorossi, reduci da due sconfitte consecutive contro Torino e Juventus, hanno rialzato la testa al meglio e si sono imposti con merito in terra ligure.
Su tutti, tra i capitolini, hanno ben figurato il portiere Pau Lopez, autore di pregevoli interventi, ed il centrocampista Diawara, sempre più metronomo del gioco romanista. Diawara, Diawara… pecchè t’ n’ si jut’ ra ccà ?

Domenica sera sembra che il Parma abbia alzato bandiera bianca contro la corazzata guidata da cierresette cucù tetè che mai si stanca di essere un fenomeno.
L’undici emiliano non si è subito arreso, ma alla fine è stato comunque steso.
Ormai la strada è tracciata di netto: il prossimo scudetto resterà sullo stesso petto.
Per nostra somma gioia, anche Sarri farà così parte della grande vittoria.
Figlio ingrato, iss’ e chill’ato, almeno ha saputo vendersi a chi ha cchiù pavato.

Nel mondei nait la Spal ha fatto il colpaccio a Bergamo. Sotto di un gol dopo il primo tempo, i ferraresi hanno ribaltato il risultato in appena sei minuti nel corso della seconda frazione di gioco. Gran bella partita, giocata a ritmi vertiginosi. I nerazzurri atalantini sono apparsi meno lucidi ed organizzati del solito. Con la vittoria in trasferta la Spal scavalca di slancio in classifica Genoa e Brescia e si porta ad un solo punto dal quart’ultimo posto.

Il ventesimo turno è passato alla storia. Tra poche ore si alza il sipario sulle prime partite dei quarti di coppa Italia. Apre il Napoli con il match contro la Lazio. Sarà una bella gara. Sarà la gara della svolta. Ci conto. Ci spero. Forza Napoli.
Andrea P&B

LAZIO-SAMPDORIA 5-1
SASSUOLO-TORINO 2-1
NAPOLI-FIORENTINA 0-2
MILAN-UDINESE 3-2
LECCE-INTER 1-1
BRESCIA-CAGLIARI 2-2
BOLOGNA-VERONA 1-1
GENOA-ROMA 1-3
JUVENTUS-PARMA 2-1
ATALANTA-SPAL 1-2

Articolo precedenteLe pagelle di Napoli-Fiorentina
Prossimo articoloDillo con una foto: Napoli-Lazio
mm
Tifoso del Napoli dai tempi del maestro Luis Vinicio, sognatore da sempre, fotografo mancato e strimpellatore convinto di strumento a sei corde, bancario fedele ultratrentennale, laureato in economia aziendale alla tenera età di 50 anni, sposato con prossima vista sulle nozze d’argento con due figli parimenti tifosi del Napoli sin dalla nascita, provo a seguire gli insegnamenti del Cristo Gesù e di tanto in tanto mi cimento a parlare di pallone… ma solo a mente fredda. Non odio la Juventus, mi limito solo ad evitarla scrupolosamente per non cadere in tentazione! Saluto di solito con “Pace e Bene”… e qualcuno recentemente mi ha apostrofato proprio così, “Andrea Pace e Bene”. Mi sembra una buona idea per il mio nick name da provetto blogger azzurro. Andrea P&B.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.