Che è… che è stat… che è succies? Undicesima giornata

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Facess’ na culat’ e ascess’ o sole.
Tradotto, per chi non conoscesse questo proverbio: mai una volta che stendessi un bucato ad asciugare ed il sole rispondesse “presente”.
Scusatemi, ho utilizzato questo antico detto per rappresentare quella che è, a mio avviso, l’attuale situazione del Napoli.
Agli azzurri non gliene va bene una in campionato. Neanche mezza, a dir il vero. Avversità ad ogni piè sospinto.
Tra ripetuti infortuni, giocatori ancora in attesa di ambientarsi, pali colpiti a dismisura, rigori negati a iosa, arbitri come giustizieri ed allenatori, padre e figlio, in veste di conferenzieri… tutto, ma proprio tutto sta girann’ stuort’. Tropp’ stuort’.
In questo preciso momento, gli azzurri sono lontani 11 punti dalla vetta e 11 punti dall’ultimo posto. Questa equidistanza dai rispettivi poli della graduatoria significa solo una cosa: mo’ i partenopei sono una squadra di metà classifica.
Né più e né meno.
Scudetto? Zona Champions? Piazzamento Europeo? Niente di tutto questo.
Siamo nell’anonimato di metà classifica, quella specie di condominio, più o meno ristretto, in cui si vivacchia agonisticamente senza clamori e senza patemi.
A ben vedere nei numeri che ci consegna la storia, negli ultimi 10 campionati il Napoli, dopo 11 turni, non era mai stato più giù dell’attuale posizione: settimo posto ed in solitario per giunta.
Però la storia pallonara ci insegna anche altro, un positivo esempio: nella stagione 2015/16 la Juve, che poi vinse lo scudetto con 91 punti finali, all’undicesima giornata aveva solo 15 punti ed era in decima posizione con 4 sconfitte sul groppone. In seguito ne subì solo un’altra, a titolo ormai acquisito, nel penultimo turno. Sarà in grado il Napoli, questo Napoli molto sfigato, un po’ senza capo né coda, senza aiuti arbitrali, ad esser protagonista di una simile impresa?
Come leggo in giro sui social, da fonti più o meno autorevoli, quella attuale è una situazione davvero incomprensibile.
Con la migliore formazione mai avuta nell’era post maradoniana, il Napoli esprime il peggior calcio e raccoglie minor numero di punti.
La vogliamo chiamare crisi? E chiamamola pure così, ma di certo è una situazione assai scomoda.
Colpa della famiglia Ancelotti per i tanti equivoci tattici che emergono così evidenti?
Colpa di DeLa Pappone che pensa al suo tornaconto individuale e mette troppi pochi quattrini in circolo?
Colpa di Giuntoli per una campagna acquisti che, a conti fatti, si sta rivelando assai poco lusinghiera?
Colpa del palazzo che con questo assurdo e poco comprensibile utilizzo della VAR ha scompaginato le regole con decisioni fantozziane?
Colpa di noi tifosi che teniamo ormai la bocca buona e facciamo fatica a dimenticare le stagioni trascorse perché tratteniamo ancora negli occhi le più belle giocate mai viste tra Insigne (ormai ai minimi termini), Ghoulam (inghiottito nel nulla o quasi) ed Hamsik (venduto forse troppo precipitosamente)?
Ve la ricordate la famosa “catena di sinistra”? Ve la ricordate, eh?
Vabbuò ma mo’ nun facit’ accussì, nun v’ mettit’ a chiagner’. Non siate nostalgici.
Vi fa male. Ci fa male. Assai male.
Purtroppo, la “catena di sinistra” è addivntat’ quasi na catenell’ po’ cess’ e da quella zona i partenopei subiscono ogni sorta di attacco (vedasi contro il Cagliari, l’Atalanta, i capitolini, ecc ecc).
Il Napoli, contro la Roma, ha perso la terza partita da inizio torneo. Tre su undici.
In precedenza già Juve e Cagliari ci avevano lasciati senza punti e con tanti rimpianti.
Sin qui sono 15 i gol subiti: solo Samp, Torino e Verona non hanno segnato nella porta partenopea, ma ci sono andati comunque vicino.
E ringraziamo Meret.
Che dire… quello che ho già scritto in privato agli amici, ricordando il grande Eduardo: “adda passà a nuttata”.
Un dubbio mi assale: vuoi vedere che si punta solo alla Champions? Chissà!

Cosa è avvenuto sugli altri campi ? Cose già viste e cose anche un po’ straordinarie.
La Juve ha battuto il Torino nel derby tutto piemontese, e, come spesso le accade negli ultimi tempi, è stata lautamente graziata per un rigore nettissimo non concesso ai granata. Brutta partita ma ancor più brutto è il risultato finale
I cinesi nerazzurri, gondiani in tutto e per tutto, soffrendo hanno vinto a Bologna con un gentile aiutino dell’arbitro che ha generosamente fischiato un più che dubbio penalty.
Il Cagliari ha sconfitto con merito l’Atalanta in quel di Bergamo all’ora del pranzo domenicale. I sardi hanno mostrato un buon calcio che, alla fine, ha messo alle corde i bergamaschi. Ilicic si è fatto espellere a fine primo tempo, e ciò ha reso più facile il compito ai rossoblù isolani, doppiamente guidati: da mister Maran in panchina e da Nainggolan leader in campo. Con la vittoria i cagliaritani hanno raggiunto proprio i bergamaschi al quarto gradino della classifica, alle spalle della Roma.
L’Udinese, senza apparente guida tecnica, ha sbancato con una netta affermazione il campo del Genoa.
Il Verona ha imposto il fattore campo al Brescia e con merito ha conquistato tre punti d’oro. I lombardi sono in piena crisi di risultati con cinque sconfitte subite negli ultimi sei matches di campionato. Esonerato mister Corini che, in fondo, forse paga anche per colpe non sue.
Tra Lecce e Sassuolo è stata una bella partita, frizzante fino all’ultimo minuto. Due volte in vantaggio i salentini e due volte gli emiliani hanno riagguantato il pari. La divisione della posta è la sintesi perfetta di quanto hanno mostrato in campo le due pretendenti.
Anche tra Fiorentina e Parma è finita in parità: partita equilibrata e giocata prevalentemente a metà campo. All’iniziale gol di Gervinho del primo tempo, ha replicato Castrovilli a metà della ripresa. Divisione della posta tutto sommato equa.
La Lazio ha brillantemente sconfitto il Milan alla Scala del calcio. I biancazzurri hanno giocato da grande squadra e nel momento decisivo hanno piazzato la stoccata vincente. Impianto ben rodato quello di mister Inzaghino che sta ben sfruttando la vena prolifica di Ciruzzo da Torre con furore, al 13esimo gol in campionato. Eccezionale anche il rendimento di Luis Alberto e Lazzari, autori di due pregevoli assist gol. Forse non condividerete, ma da centrocampo in sù la Lazio gioca il più bel calcio in Italia.
Nel mondei nait la Samp, nei minuti di recupero, beffa la Spal e lascia l’ultima posizione in graduatoria proprio ai ferraresi. Mister Ranieri azzecca il cambio di Caprari, autore del gol, giustappunto un minuto prima del gol. Beata fortuna.

Bene, tra poche ora il nostro amato Napoli affronterà una gara decisiva per il prosieguo del cammino in Champions. Mettiamo da parte critiche, giudizi, malumori e depressioni varie. Diamo libero spazio al tifo, al sano tifo. Non quello becero e razzista, non quello ignorante e discriminatorio, non quello selettivo ed esclusivo. Tifiamo alla napoletana, in modo viscerale ed inclusivo. Tanta passione e tanto trasporto emotivo. Forza Napoli !
Andrea P&B.

ROMA-NAPOLI 2-1
BOLOGNA-INTER 1-2
TORINO-JUVE 0-1
ATALANTA-CAGLIARI 0-2
GENOA-UDINESE 1-3
VERONA-BRESCIA 2-1
LECCE-SASSUOLO 2-2
FIORENTINA-PARMA 1-1
MILAN-LAZIO 1-2
SPAL-SAMP 0-1

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Tifoso del Napoli dai tempi del maestro Luis Vinicio, sognatore da sempre, fotografo mancato e strimpellatore convinto di strumento a sei corde, bancario fedele ultratrentennale, laureato in economia aziendale alla tenera età di 50 anni, sposato con prossima vista sulle nozze d’argento con due figli parimenti tifosi del Napoli sin dalla nascita, provo a seguire gli insegnamenti del Cristo Gesù e di tanto in tanto mi cimento a parlare di pallone… ma solo a mente fredda. Non odio la Juventus, mi limito solo ad evitarla scrupolosamente per non cadere in tentazione! Saluto di solito con “Pace e Bene”… e qualcuno recentemente mi ha apostrofato proprio così, “Andrea Pace e Bene”. Mi sembra una buona idea per il mio nick name da provetto blogger azzurro. Andrea P&B.

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