BATTUTO UN TABÙ… DI COLORE VIOLA.

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La quarta giornata di campionato ci ha regalato la splendida vittoria del Napoli sulla Fiorentina che, tanto per non dimenticare, l’anno passato ci fece nuovi nuovi nel momento decisivo della lotta per lo scudetto.
Ma il turno appena concluso ha portato in dote anche il capitombolo dell’Inter, zeppa di campioni, ed il mezzo passo falso della Roma, ancora in cerca di identità.
È apparso proprio stamattina un annuncio sul giornale “A cazett ro sport”: cercasi disperatamente squadra imbattibile, capace di assurgere a ruolo di antagonista della pluriscudettata, pluridecorata, plurivincente e plurimbrogliona squadra serpentina.
Intanto il Napoli, come dire, in classifica si tiene… ad un tiro di sputo (ehm, ehm).
Appena tre punti sotto, giusto per evitare eventuali implicazioni con liquidi organici bianconeri.

Hanno vinto Napoli, Parma, Samp, Genoa, Lazio, Spal. Hanno pareggiato Roma, Chievo, Udinese, Torino, Cagliari, Milan. Ha perso il Sassuolo. Qui di seguito ecco i brevi commenti sulle sfide disputate.

NAPOLI-FIORENTINA 1-0. Vittoria non meritata. Di più. Strameritata assai. Gioco non brillante. Di più. Estremamente vincente. Squadra un tantino trasformista. Di più. Terribilmente camaleontica. Trame poco sarriane. Di più. Decisamente ancelottiane. Non vado oltre. La scoppola presa con la Samp appartiene già al passato. Per tutti gli approfondimenti vi suggerisco comunque di leggere, ed eventualmente commentare, le pagelle di Felice Antignani. Chi ten’ a ci-erre-sette, chi ten’ a gi-acca-nove… e chi ten’ il Magnifico 24. Elle-i-ventiquattro: un gol ed una prestazione da fuoriclasse. Bravo o’ scugnizz’ made in Fratt’.

INTER-PARMA 0-1. Secondo me, porta un po’ sfiga il titolo di antirubentus. Almeno così sta accadendo alla squadra dell’alchimista Spalletti, che le sta provando proprio tutte, per non dire che sta ‘mbrugliann’ assaje e cart’, per mandare all’aria il multimilionario progetto ro cines’ chin’ e sord’. Nelle prime quattro giornate i nerazzurri hanno giocato già tre volte contro squadre emiliane, collezionando ben due sconfitte ed una sola vittoria. Un buon ruolino di marcia, no? Per i gialloblu del prosciutto migliore, un risultato a dir poco sorprendente. La neopromossa squadra parmigiana, nella circostanza, è stata anche dotata di una grossa dose di fortuna. Che dire dei nerazzurri: hanno sprecato forse tanto e sono stati oltremodo puniti da un tiro da lunga distanza, scagliato con millimetrica precisione dal debuttante Dimarco, con Handanovic spettatore non pagante.
E così, per la corazzata interista, son già otto i punti di distacco dalla vetta. C’è tempo… per recuperare o, meglio ancora, per incrementare il distacco.

FROSINONE-SAMP 0-5. Serata decisamente storta per i ciociari che, al cospetto di Quagliarella e soci, si son sciolti comm’ a’ ciucculat’ ra nutell’ al sole. Sin qui la squadra laziale, ferma ad un solo punto in classifica, non ha ancora realizzato un solo gol in campionato. I liguri invece, galvanizzati dal netto successo della giornata precedente (per noi tifosi partenopei, ahimè, una triste rimembranza), hanno largamente approfittato della favorevole occasione. Vittoria e manita per la squadra di Giampaolo, che sembra aver rivitalizzato l’oggetto misterioso Defrel, autore di un’altra doppietta.

ROMA-CHIEVO 2-2. Non ci siamo. Non ci siamo proprio. Non è la stessa squadra giallorossa dello scorso finale di stagione. Battagliera e gagliarda. In vantaggio di due reti nel primo tempo, i capitolini si son fatti raggiungere dai veneti che, all’ultimo istante di gioco, hanno persino rischiato di ribaltare il punteggio. Insomma una Roma in stile Penelope… fa nel primo tempo e disfa nel secondo tempo, lasciando incompiuta l’opera architettata dal suo mister. Per i clivensi, penalizzati in settimana dalla giustizia sportiva da un meno tre in classifica, un insperato pareggio con tanto di visita a piazza S.Pietro in premio. E per dono a Papa Francesco una piccola riproduzione di Giaccherini alta 1 metro e 90 centimetri.

UDINESE-TORINO 1-1. Brutta partita. Forse me ne intendo poco di calcio, ma in Friuli è andato in scena uno spettacolo poco entusiasmante per i palati pallonari anche meno fini. Udinese guardinga e con poche idee, peraltro confuse, dal centrocampo in su. Torino, invece, sfortunato ma anche poco reattivo nell’approfittare delle occasioni favorevoli capitate nell’area bianconera. Belotti e Zaza peggio di Speroni e Giginho della Longobarda di mister Oronzo Cana’. Risultato di parità sapientemente già previsto dal mio caro amico Angelo, che sin dal giorno prima si era così pronunciato in proposito: queste squadre si equivalgono. Una annotazione critica: la terza maglia del Torino fa quasi un tantino più schifo della terza maglia del Napoli. Ma alla RdK hanno finito l’inchiostro a colori nelle stampanti per i tessuti? Mah!

RONALDUS-SASSUOLO 2-1. Sono piuttosto in dubbio: scrivo della prima ed attesissima doppietta di CR7 o dell’inquietante e schifosissimo sputo di DC11? In maniera salomonica non scrivo né dell’uno, troppo pompato, né dell’altro, troppo accatarrato. Mi limito solo a far notare che la squadra serpentina è forte, forte assai. È strano che non abbia ancora vinto già tutto a metà settembre… campionato, coppa, champions, gratta e vinci, biglietto della lotteria, torneo di briscola. Il gol di Babacar è un segnale da cogliere. I serpentini non sono imbattibili. Mmmmmm !

GENOA-BOLOGNA 1-0. I rossoblu liguri mettono sotto, meritatamente o quasi, i rossoblu emiliani. Piatek (si legge Piontek) regala il secondo successo al Genoa in campionato, affossando il Bologna di Inzagone. Con un bel tiro ad effetto dal limite dell’area di rigore, il polacco insacca alle spalle del connazionale Skorupski ed arriva così a ben 4 gol nella classifica dei bomber. Partita a lungo in equilibrio e con poche emozioni sotto porta. I padroni di casa hanno fatto valere il fattore campo ed hanno poi legittimato il successo con un’altra chiara occasione da gol verso il finale di partita. Dall’altra parte i bolognesi, hanno fatto ben poco per raddrizzare la partita. A ben vedere, sin qui non hanno ancora realizzato una sola marcatura dall’inizio del torneo. Povero Pippo!

EMPOLI-LAZIO 0-1. Nel match vinto dagli aquilotti, la differenza l’hanno fatta gli estremi difensori. In negativo, il portiere della squadra toscana ed in positivo, invece, quello della squadra laziale. Terracciano, da un lato, non è sembrato proprio irreprensibile sul gol degli aquilotti, mentre Strakosha, dall’altro lato, ha salvato mirabilmente un gol già fatto dai padroni di casa. Nonostante le numerose occasioni per raddoppiare buttate alle ortiche a fine secondo tempo da parte degli aquilotti, a mio avviso, quelli dell’Empoli non meritavano la sconfitta. Forse sono stati meno brillanti delle partite precedenti, ma per lunghi tratti hanno fronteggiato bene gli avversari di maggior lignaggio calcistico. Seconda vittoria consecutiva per gli uomini di Inzaghino che, dopo la vivace telefonata di Lotito di qualche settimana fa, appare essere più vispo e vivace a bordo campo.

CAGLIARI-MILAN 1-1. C’ simm luat’ natu penzier’. Ha signat’ pur GH9, detto l’ota (elle-apostrofo-ota), o anche proptament’ o’ chiatton’ traditor’. Mo’ si. Stamm’ tutt’ chiu’ tranquill’. A parte l’evento del portento, la partita è stata piacevole dal punto di vista agonistico seppur tecnicamente piuttosto modesta. Alla iniziale veemenza dei cagliaritani, che hanno messo in mostra un ottimo Cragno in porta ed un eccellente Barella in tutte le parti del campo, ha replicato il gioco ragionato, ma a tratti troppo compassato, dei lombardi. Risultato di parità giusto in fin dei conti. Entrambe le squadre muovono la classifica e, forse, qualche timida recriminazione per non aver conquistato i tre punti.

SPAL-ATALANTA 2-0. Con una splendida prestazione, la squadra ferrarese ha sconfitto i bergamaschi ponendosi all’attenzione di tutti come squadra rivelazione di questo inizio del torneo. Tre vittorie su quattro gare sin qui disputate. Nove punti in classifica e Napoli appaiato in zona champions. Eroe della vittoriosa serata è stato Petagna, autore della doppietta dell’ex, dal dolce sapore di vendetta. Nell’Atalanta non ha brillato il Papu Gomez e tutta la manovra dei nerazzurri ne ha risentito. Poco ha inciso Zapatone in attacco ed Ilicic poco più indietro. La squadra di Semplici ha giocato un calcio semplice ma mai banale, accorta in fase difensiva e cinica in attacco.

Bene, dopo la quarta giornata di campionato ora spazio alle partite di C.L. e di E.L.
Il Napoli è impegnato a Belgrado. Non senza il nostro supporto. Forza Napoli !
Andrea P&B.

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Tifoso del Napoli dai tempi del maestro Luis Vinicio, sognatore da sempre, fotografo mancato e strimpellatore convinto di strumento a sei corde, bancario fedele ultratrentennale, laureato in economia aziendale alla tenera età di 50 anni, sposato con prossima vista sulle nozze d’argento con due figli parimenti tifosi del Napoli sin dalla nascita, provo a seguire gli insegnamenti del Cristo Gesù e di tanto in tanto mi cimento a parlare di pallone… ma solo a mente fredda. Non odio la Juventus, mi limito solo ad evitarla scrupolosamente per non cadere in tentazione! Saluto di solito con “Pace e Bene”… e qualcuno recentemente mi ha apostrofato proprio così, “Andrea Pace e Bene”. Mi sembra una buona idea per il mio nick name da provetto blogger azzurro. Andrea P&B.

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