Amm perz Hamsik e o’ sapon’…Traduzione: Un pareggio che sa di amara sconfitta.

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Diciamocelo chiaramente. Almeno tra di noi, non nascondiamoci la verità.
Il ventitreesimo turno di campionato è stato un vero e proprio festival del gol mangiato, per noi del Napoli.
Una sorte di sagra paesana dove, a turno, i vari attaccanti partenopei s’ so’ assettat’ e s’ so’ mis’ a magnà.
E tra nu puparuol’ mbuttunat’ e na sacicc’ cu e’ friariell’, a nuje c’hann’ fatt’ arruvuglia’ pur’ e cer’vell’.
A Firenze, insomma, nun simm’ stat’ capac’ e lavà l’onta dello scorso campionato e così, lo zero a zero del risultato finale, ha lasciato così tutt’ e pann’ spuorch’ sulle rive dell’Arno. E avimm’ perz’ pur’ o sapone.
Prima Insigne, poi due volte Mertens, dopo Zielinski, poi ancora Fabian Ruiz ed infine Milik, dulcis in fundo.
Niente, o’ pallon’ nun ha vulut’ proprio trasì rint’ a port’ e Lafont, estremo difensore della Viola, a volte bravo a parare coi guantoni giganteschi, a volte furtunat’ assai quann’ ha vist’ carè nel nulla tutti i tentativi degli avanti del Napoli.
Mentre Hamsik lo danno ormai smarrito tra la Slovacchia e la Cina, il Napoli si è come smarrito nella terra di mezzo, tra quello che non è stato quest’anno e quello che forse sarà… l’anno prossimo.
Detto del pareggio fiorentino del Napoli, che ci ha fatto intossicare amaramente a cavallo della febbre del sabato sera, vediamo in sintesi quanto è accaduto nella quarta giornata di ritorno.
Hanno vinto, tra giovedì e venerdì, le due romane, Lazio e Roma, hanno vinto, tra sabato e domenica, le due milanesi, Inter e Milan, ed in ultimo hanno vinto pure, nel pomeriggio domenicale, il Torino, l’Atalanta ed il Frosinone. Ha perso, giustamente e correttamente, come da consueti accordi contrattuali, il solo Sassuolo, in versione schiattatamente da “scansuolo”.
Sono stati segnati appena 18 gol, con gli attacchi gravati da una fastidiosa stitichezza sotto porta dei vari Quagliarella, Pavoletti, Babacar, Caputo, Stepinsky, Inglese, ecc ecc.
Una rapida occhiata alla classifica del massimo torneo pone in evidenza che tra le prime otto l’unica a non aver centrato il colpo da bottino pieno è stato, ahimè, il solo Napoli mentre tra le ultime otto, anzi tra le ultime dieci, ha vinto il solo Frosinone. Per la gioia di Stirpe, presidente ciociaro, e la contemporanea stizza di DeLa il pappone, che alcune settimane fa ebbe a dire: “il Frosinone non è da serie A”. No comment!
La Lazio con il minimo sforzo ha agevolmente superato l’Empoli, bissando lo stesso risultato (1-0) con il medesimo marcatore, Caicedo, della settimana precedente in terra ciociara.
La Roma, invece, ha asfaltato (3-0) in terra veneta il Chievo che ha opposto una modesta resistenza allo strapotere giallorosso, e comunque non è stata in grado di ripetere l’eccezionale prova del girone d’andata, quando riuscì addirittura a raggiungere sul pari i capitolini, dopo l’iniziale doppio svantaggio. Autori delle reti, tutte di pregevole fattura, sono stati El Sharawi, Dzeko e Kolarov.
L’Inter, da par suo, ha restituito il favore ricevuto nella partita d’andata dal Parma, andando a vincere col medesimo punteggio (1-0), ma non senza qualche difficoltà, in terra ducale, regno ormai incontrastato di Gervinho. Autore della marcatura è stato Lautaro Martinez, stella che, partendo dalla panchina, ha punito intorno a Natale anche il nostro amato Napoli.
Il Frosinone ha fatto il colpaccio di giornata andando a vincere (1-0), in modo sorprendente, sul campo dei doriani di Giampaolo con un gol di Ciofani. Partita ordinata e diligente quella dei ciociari che hanno arginato il ritorno dei liguri con una tattica accorta e, soprattutto, con la bravura del portiere Sportiello, autore di diversi interventi salva-risultato.
Il Torino ha regolato in casa l’Udinese (1-0) con un gol del cursore Aina, in prestito dal Chelsea, che si sta mettendo bene in luce nel nostro campionato. I friulani, a dire il vero, hanno tanto da recriminare: infatti hanno fallito un rigore ed hanno anche clamorosamente sciupato più di un’occasione per raggiungere almeno il pareggio. Giornata di super lavoro per il portiere granata Sirigu che, proprio sul calcio di rigore tirato da De Paul, ha fatto un paratone super. Bravo.
L’Atalanta ha sofferto non poco contro la Spal, sotto una pioggia incessante. Andata in vantaggio con Petagna, su assist eccezionale di Kurtic, la squadra ferrarese ha tenuto a lungo testa alla più forte avversaria bergamasca. Poi, al 57esimo ed al 79esimo del secondo tempo, i nerazzurri hanno innestato il turbo e con due azioni speculari hanno prima pareggiato con Ilicic e poi realizzato il gol vincente del 2-1 con il solito Zapatone. Splendide, da vedere e rivedere, le due manovre di attacco che hanno permesso agli atalantini di ribaltare il punteggio: sulla prima, palla filtrante per Zapata sulla sinistra che in corsa ha messo al centro per l’accorrente Ilicic che ha realizzato perentoriamente; sulla seconda, palla filtrante per Ilicic sulla destra che in corsa ha messo al centro per l’accorrente Zapata che ha realizzato da par suo. Do ut des.
Infine, nel posticipo di domenica sera, il Milan ha avuto ragione del Cagliari con un perentorio 3-0. Hanno segnato, nell’ordine, Ceppitelli, con un autogol, Paquetà ed infine Piatek. I rossoneri hanno colto il successo pieno mostrando buone trame di gioco ed esaltando le qualità di Suso, Calhanoglu e Paquetà. Gli isolani avrebbero meritato miglior fortuna, soprattutto con i tentativi sotto porta di Joao Pedro. Ma ancora una volta è emerso l’eccezionale periodo di forma dell’estremo difensore milanese Donnarumma, autore di pregevoli interventi.
Non ho visto il match tra Sassuolo e Rubentus. Ma quelli più informati mi hanno detto che non mi son perso nulla di speciale, tranne l’abituale prestazione superlativa dell’arbitro e dei suoi assistenti, VAR incluso.
La nuova classifica vede il Napoli allontanarsi dalla vetta. Undici sono i punti di distacco dai simpaticoni rubentini. Mancano quindici giornate alla fine. Conti alla mano, i partenopei dovrebbero fare una media di 0,75 punti in più a partita per sopravanzare. Chissà se ci riusciranno. Sarebbe però un peccato se non cercassero almeno di provarci. Non mollate. Mai. Anche senza Hamsik.
E giovedì si va in Svizzera per l’impegno di E.L. contro il Zurigo. Di certo DeLa ne approfitterà per fare un salto in banca a controllare il suo conto corrente. Ma Ancelotti invece, di suo, dovrà approfittare per rilanciare al meglio l’attacco partenopeo, apparso nelle ultime due trasferte, a Milano e Firenze, piuttosto abulico se non muscio. Ecco proprio muscio muscio. Comunque vada, sarà un successo, no? #iocicredo…
Andrea P&B.

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Tifoso del Napoli dai tempi del maestro Luis Vinicio, sognatore da sempre, fotografo mancato e strimpellatore convinto di strumento a sei corde, bancario fedele ultratrentennale, laureato in economia aziendale alla tenera età di 50 anni, sposato con prossima vista sulle nozze d’argento con due figli parimenti tifosi del Napoli sin dalla nascita, provo a seguire gli insegnamenti del Cristo Gesù e di tanto in tanto mi cimento a parlare di pallone… ma solo a mente fredda. Non odio la Juventus, mi limito solo ad evitarla scrupolosamente per non cadere in tentazione! Saluto di solito con “Pace e Bene”… e qualcuno recentemente mi ha apostrofato proprio così, “Andrea Pace e Bene”. Mi sembra una buona idea per il mio nick name da provetto blogger azzurro. Andrea P&B.

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