A Marenna. Il decalogo.

397

 

 

Cultura napoletana: a Marenna (la traduzione in italiano sarebbe: merenda. Ma non è esattamente la stessa cosa)

Ma come si distingue una Marenna da un semplice panino?

Ecco un decalogo che sintetizza l’arte di mettere l’amore in mezzo al pane per farcelo portare allo stadio:

1) La Mamma Napoletana considera sempre il figlio “O guaglión” anche quando lei ha 90 anni e lui 70 e sa che “‘O guaglión’ adda magnà na còsa ‘e sustanza“.

2) La Mamma Napoletana sa che una marenna deve avere un giusto bilanciamento di carboidrati, proteine, zuccheri e grassi, il tutto nelle quantità necessarie alla dieta settimanale di un nuotatore olimpico.

3) La Mamma Napoletana, se vede un amico del figlio senza marenna, fa lo sguardo pietoso delle VIP che parlano dei bambini del terzo mondo o dei cani abbandonati e PROVVEDE LEI.

4) La Mamma Napoletana non prepara un panino ma un pasto completo contornato da pane. La marenna è una struttura unica, il pane armonizza il tutto assorbendo le essenze senza mai imporparsi troppo, rimanendo morbido senza spugnarsi.

5) La Mamma Napoletana conosce tre formati: sfilatino, rosetta grande e palatone, scavato al massimo nelle varianti demollicate. Non produce nulla al di sotto di questi tre formati.

6) La Mamma Napoletana ricorre raramente ai salumi e, se lo fa, si scusa con il figlio e si sente in colpa per una settimana.

7) La Mamma Napoletana mette prima uno strato di carta d’argento per mantenere caldo e fragrante il panino, poi uno di fazzolettini per assorbire l’ eventuale inzevamento e poi uno di cellophan per evitare che l’inzevamento raggiunga il resto della borsa: è la Mamma Napoletana che ha inventato il Tetrapack.
La Mamma Napoletana non riproporrà mai al figlio una marenna preparata in occasione di una sconfitta e per le partite importanti prepara la marenna delle vittorie importanti; conosce il valore apotropaico della marenna e sa che il destino del Napoli passa anche dalle sue mani.

9) La Mamma Napoletana mette sempre un frutto vicino alla marenna perchè “acconcia a vocc’ “.

10) La Mamma Napoletana, al ritorno dalla partita, ti accoglie con due domande: “c‘ha fatt’ o Napule?” e “t’è piaciut’ a marenna?” e in caso di risultato sgradevole la domanda si trasforma in un: “Però t’è cunzulato cu chella bella marenna!”.

 

[Fonte: Scatti di gusto ]

Articolo precedenteNecapisctroppassaj parte 2a 10 settembre
Prossimo articoloTERZA GIORNATA: La Cina che ride e la Cina che piange!
mm
Felice, papà, molto, e marito. Ispirato dalla filosofia Troisiana e cresciuto a pane e Così Parlò Bellavista. Malato (grave) di Napoli e del Napoli dalla nascita. Rapito dall’ironia e dalla punta di penna di Peppino Pacileo. Appassionato di economia, anche per necessità. Insomma una gran bella vita da orsacchiotto. Poi, però, prendi un tram in faccia all’improvviso e tutto si ribalta… e tutto è diverso. Ma non bisogna mai mollare…mai…perché il cielo è azzurro…proprio come il mare…

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.